Capitolo 34

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Autrice

Importante leggete!
Non potete capire quanto è stato cringe per me scrivere questo capitolo, ma spero che vi piaccia.
una mia compagna di classe sta scrivendo una storia e volevo chiedervi di andarla a leggere, per ora ci sono solo tre capitoli, ma vi prego leggetela (autrice:magrottucaz nome storia:tourne dans le vide) VI SUPPLICO LEGGETELA, ALMENO IL PRIMO CAPITOLO 🫶🏻🫶🏻🫶🏻
FEDERICO
T/N ci pensò su qualche ora prima di accettare l'invito. Ha detto che ci voleva riprovare e se Chiara avrebbe parlato male di lei o detto qualcosa che non le sarebbe piaciuto si dare alzate e l'avrebbe picchiata, io non dovevo fare niente.

Verso le 18, quando entrambi eravamo pronti ed eleganti, cominciamo ad andare verso il ristorante dove avevano prenotato i miei. Non era più a casa loro perché non avevano trovato il materiale giusto per cucinare, almeno così mi aveva detto mio padre.

***

Quando arrivano c'eravamo solo io, T/N e i miei. Nessuno parlava, infatti c'era un'aria veramente imbarazzante. Dopo qualche altro minuto di silenzio arrivò Chiara. Si mise a capo tavola, vicino a me e mia madre.

Quando T/N se ne accorse mi chiese subito di fare a cambio posto. Non obietai e feci a cambio posto mettendomi difronte a mio padre.

Dopo esserci tutti sistemati, mio padre consigliò di iniziare ad ordinare. Io presi delle trofie al pesto invece T/N prese il suo piatto preferito ovviamente, spaghetti alle vongole.

Il ristorante era veramente bello, si affacciava sulla bellissima ed immensa Torino, si poteva anche vedere l'Allianz Stadium.

Verso la fine della cena mia madre cominciò a farci delle domande sulle vacanze estive, per tutto il tempo T/N rimase zitta e solo quando la domanda me la fece Chiara iniziò a parlare.

C: ma se facciamo una vacanza tutti insieme, insieme anche a Lorenzo e Adriana?-. Mia madre rispose di di tutta contenta.
T/N: io e Federico non possiamo, abbiamo già preparato tutto e poi staremo poco visto che dovremo ritornare e partire per 3 volte.-
C: e dove andate.- disse toccandomi la mano. T/N appena la vide non fece niente, infatti fui io a spostare la mano e prendere quello nella mia ragazza.
F: andremo fuori Italia per questo mese, vogliamo esplorare un po' il territorio europeo.- Sapevo che questa cosa faceva arrabbiare Chiara perché mi diceva sempre che sarebbe stato il suo sogno. Mi girai verso T/N che era intenta a giocare con la forchetta nel piatto. -Bene io penso che sia arrivato il momento di andarcene. Grazie per la serata.-

Mentre mi alzavo ovviamente non poteva mancare il commento di Chiara che andava pure bene se non mi avrebbe bloccato stringendomi le mani e supplicandomi come lei sa fare. A qualcuno questa scena non piaceva infatti dopo qualche minuto si senti un rumore forte. T/N aveva dato uno schiaffo veramente forte in faccia a Chiara. Tutto, letteralmente tutto il ristorante si girò verso di noi.
T/N: non ti azzardare mai più a toccare il mio ragazzo.- disse con tono autoritario per prendermi la mano e trascinarmi fuori dal ristorante.

***

Dire che T/N era arrabbiato non era nulla in confronto a dire che era furiosa. La prima cosa che fece entrando a casa è stata quella di buttarsi sul divano a pancia in su mettendosi una mano in faccia. Mi sedetti vicino a lei mettendole i piedi sopra le mie cosce così da poterle toglierle i tacchi. Dopo averle i tacchi mi sdraiai accanto a lei. Le diedi qualche bacio sul collo fino ad arrivare alla sua bocca e cominciarci a baciare "fede..." sussurrò in modo sensuale.

Ci alzammo senza staccare le nostre labbra. Mi saltò addosso attorcigliando le sue gambe ai miei fianchi. Salimmo verso la nostra camera da letto, mi sedetti con ancora lei in braccio, ma poi subito mi alzai per aprirle la cerniera del vestito nero che indossava. Appena finì di togliersi il vestito, mi butto sul letto senza preavviso. Salì sopra di me e comincio a stuzzicarmi mordendomi l'orecchio nel mentre slacciava i bottoni delle mia camicia. Quando mi tolse la camicia cominciò a darmi dei bacetti partendo dal collo fino ad arrivare alla cerniera del pantalone. Quando mi tolse anche il pantalone, cambia la nostra posizione per far finire T/N sotto.

Questa volta ero io a darle i baci per tutto il suo busto e giocherellando con il suo seno. Con le mani arrivai alle sue mutande e con calma cominciai ad abbassarle fino a toglierle e buttarle a terra vicino alle mie -Dio mio...- ansimò di nuovo lei. Dire che ero eccitato non era nulla, la mia erezione stava letteralmente crepando e finalmente decisi di entrare dentro di lei. Non usavamo protezione, tanto non ce ne era bisogno.
Dopo qualche minuto non riuscì più a trattenermi e mi liberai dentro al suo docile corpo. Mi buttai accanto
***

Il giorno seguente a svegliarmi non era il solito buon odore di caffè e pancake, ma una T/N avvolta in un asciugamano che mi diceva di sbrigarmi perché stavamo facendo tardi per il volo.

Dopo le faccende che sono accadute con i miei, decisimo che era meglio anticipare le vacanze. Oggi saremmo andati ad Ibiza. Finalmente un po' di riposo da tutta questa situazione. Saremo rimasti la ad ibiza solo una settimana e mezzo perché poi andremo sempre in Spagna, ma a Valencia

Un'amore nel pallone (fedexchiesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora