Capitolo 23

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In hotel non era possibile festeggiare, quindi festeggiamo direttamente nello stadio. La festa continuò fino alle 1:30. Quando tornammo sul bus erano tutti stanchi, persino mio padre, penso di essere l'unica sveglia insieme all'autista. Arrivati in hotel, nessuno si vole svegliare. Non so con quanto forza aiutai la maggior parte dei ragazzi.

Quando cercai di prendere Matteo, mi prese per il braccio e mi fecce cadere sulle sue gambe.
T/n: allora eri sveglio, pensavo che stessi dormendo-
M: nono, ero sveglio, ti volevo vedere trasportare quei corpi morti- dice ridendo
Cercai dì alzarmi ma lui mi blocco
M: dove vai principessa- dice in modo ironico
T/n: a fancullo, dove posso andare mio re, in stanza deficente-
Mentre cercai ancora alzarmi lui mi prese il viso e fecce attaccare le nostre labbra. Non mi staccai , perché il bacio mi piaceva. Aggiunse anche la lingua e continuammo fino ad non aver più fiato. Quando finalmente ci staccammo ci guardano negli occhi e mi alzai finalmente dalle gambe.
T/n: perché Matteo- gli dissi mentre lo aiutavo ad alzarsi
M:non lo so-
Andammo tutti e due nelle proprie stanze.

~~~~~IO GIORNO SEGUENTE~~~~~

Come prima cosa che feci appena sveglia era quella di fare una doccia, ero ancora scioccata per il bacio di ieri sera. Se a me piace Federico perché non mi staccai subito, anzi aggiungi anche la lingua.

Finita la doccia andai in stanza a cambiarmi per poi scendere a fare colazione

Finita la doccia andai in stanza a cambiarmi per poi scendere a fare colazione

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Come sempre, dopo la partita, i raga avevano un  giorno di riposo. Mio padre è molto severo, quindi lasciarli avere delle pause o del tempo libero e come avere dell'oro gratis.

I ragazzi a tavola parlavano sul che fare in questa giornata di riposo e vittoria. Accordammo di restare in hotel e fare dei giochi, volevamo uscire, ma comincio a piovere veramente forte, per fortuna l'hotel aveva dei giochi da tavolo che potevamo usare.

Per tutto il giorno io e Matteo non parlano molto, ma io pensavo ancora a quel bacio. Io e Fede invece siamo stati molto tempo insieme, sono stata benissimo, ancora noi stavamo ufficialmente insieme, infatti abbiamo pensato di andare piano.

Notai che però per tutto il giorno Matteo non smetteva di guardarmi, ok forse era arrivato il momento di parlargli.
T/n: ei, che n dicci di seguirmi un'attimo per parlare- gli dissi e lui subito si alzò. Miamai con la bocca a Federico che sarei tornata subito.
M: vuoi parlare per ciò che è accaduto ieri sera vero-
T/n: si, senti tu sei il mio migliore amico, ti voglio bene, ma non provo più qualcosa per te-
M: ma ieri sera non hai provato a staccarti da me e quel bacio-
T/n: lo so, infatti è stato un errore. Matteo mi rimane poco tempo, non voglio litigare con te, per favore dimentichiamoci tutto- annuisce e mentre stava girando per ritornare dai ragazzi lo pesi per il braccio e lo abbracciai.

Mentre lo abbracciavo sentii che stava piangendo, non capì il motivo, ma lo lascia la sfogarsi. Siamo rimasti abbracciati per circa 4 minuti e passa. Quando finalmente smesse di piangere ritornammo dai ragazzi.

A fine giornata, dopo cena passai un po' di tempo con Federico. Poi ritornai n stanza a preparare la valigia per ripartire domani.

Era già passata la mezzanotte e martina già dormiva.
Io ero col telefono a guardare un po' di TikTok, era da un sacco di tempo che non pubblicavo niente. Decisi di ascoltare un po' di musica per addormentarmi, ma l'unica cosa che pensavo erano i momenti passati con i ragazzi fini ad ora. Finalmente mi addormentai.

~~~~IL GIORNO SEGUENTE~~~~

Partimmo la mattina presto, mio padre voleva subito allenarsi, non voleva perdere tempo, cosa che ha ragione. In aereo mi sedetti proprio vicino a Matteo e Federico, sapevo di avere compagnia per tutto il viaggio.

Atterrati, andammo direttamente al centro per allenarsi. Per colpa del tumore non potevo più giocare. In realtà non peté o più fare niente. In ogni momento della mia vita so che posso morire.

Dopo l'allenamento, mentre i ragazzi tornavano agli spogliatoi presi in disparte Federico e comincia a baciarlo. Era un normale bacio, finché lui non aggiunge anche la lingua, li si trasformò in un bacio passionale. «Ti amo» mi disse, io non risposi, perché non sapevo cosa provavo per lui.

Il giorno passo in fretta. Io e Matteo dopo il suo sfogo finalmente ci siamo chiariti in modo corretto. Spero che non ci siamo rimasto male, è pur sempre il mio migliore amico, so cosa si prova a perdere qualcuno che si ama.

~~~~~SPAZIOAUTORE~~~~~~

Scusatemi del capitolo corto, ma non so come continuare. Chi ha visto la partita oggi, se la sono proprio meritata la partita, insigne mi ha veramente deluso, stessa cosa chiesa. Sto scrivendo una nuovo storia che uscirà quando avrò finito questa,manca poco ragazzx

 Sto scrivendo una nuovo storia che uscirà quando avrò finito questa,manca poco ragazzx

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Un'amore nel pallone (fedexchiesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora