Dopo essermi finalmente preparata, scesi nella hall dell'hotel per prendere la macchina con Martina. I ragazzi e mio padre dovrebbero prendere il pullman (privato ovviamente).
Per me è Martina ci sono state delle complicazioni. Si ho da poco la patente, ma comunque io e la macchia a siamo due cose diverse. Per fortuna che siamo partite pure in anticipo, sennò chi sa a che ora saremo arrivare con tutti i divieti e le strade affollate di Londra.
Arrivate, stranamente sane e salve con tutti quei tifosi inglesi, parcheggia la macchina nella parte privata (solo per il personale). Proprio mentre scendevamo dalla macchina, potemmo vedere i giocatori della squadra avversaria scendere dal pullman.
Insieme ci presimo qualche tempo per ammirare i bei ragazzi della squadra, e vi pare che Martina non perda l'occasione di provarsi con un bel ragazzo? Ovviamente no. Comincio a fare delle strane facce e smorfie, io la guardavo con un filo di disgusto e vergogna, forse molta più vergogna.
Sentii una fitta di dolore al petto e comincia a tossire, subito l'attenzione di alcuni presenti li si verso su di me, si perché non stavo semplicemente tossendo, ma sanguinavo anche dal naso e perdevo diciamo molto sangue. La mia mascherina da blu divenne rossa in men che non si dica.
Martina prese un paio di fazzoletti che aveva nella borsa e comincio a tamponarmi il naso. Eravamo già pronte a tutto questo perché il dottore ci aveva avvisati che avrei perso del sangue dal naso, o persino cominciar a tossire sangue.
Due dei ragazzi della squadra inglese videro tutta la scena e venero verso io mio aiuto.
«Hey are you ok?» mi domandó uno dei due ragazzi. Per fortuna il mio inglese era molto alto, livello C1, non voglio vantarmi, ma è proprio quello che sto facendo.«Oh yeah yeah, that is normal, thank you» dissi per non attirare di più la mia attenzione a sguardi indesiderati come quelli dei telecronisti .
«Are you sure, i don't see you in good health?»domando l'altro. La mai voglia di rispondergli "fra porca di quella puttana bastarda, ti ho detto che sto bene, perché non ti fai i cazzi tuoi a vai a perdere sta partita così posso tornare in hotel a dormire" era tanta, ma mi trattenni e risposi semplicemente con «Yeah yeah I'm sure, thanks again» dissi e finalmente se ne andarono solo perché il loro allenatore li stava chiamando. Senti il loro nome, almeno per metà visto che li chiamo abbreviatamene, "mas, jad, c'mon"****
Finalmente dopo tutto quel casino entrammo e cominciamo a cercare un bagno. Dopo aver fatto letteralmente tanta strada per cercare un fottuto bagno, lo trovammo. Per fortuna non ci sporcammo tanto, quindi era molto facile da pulire.Dopo aver strofinato per circa 5 minuti, andammo verso la curva privata per sederci ad aspettare l'inizio della partita. Questa volta non potevamo stare giù in campo per non so quale motivo, ma almeno non avevamo le telecamere puntate a dosso.
Mentre cercavano la strada per raggiungere i nostri posti, passammo davanti allo spogliatoio della squadra inglese. Vi pare che Martina non dia una sbirciatina?
Ma: dai su solo una sbirciatina e poi andiamo- mi supplico per la terza volta. Capite, non la prima, non la seconda, ma bensì la prima.
T/n: se tu vuoi farlo fallo, ma io me ne vado- quasi urlai dal nervosoDiciamo che non ero proprio calma, e non volevo sprecare altro tempo per delle stupidaggini che neanche alle elementari facevo.
Come previsto, Martina messe il broncio e comincio a camminare a passo veloce davanti a me. Non è la prima volta che fa così, e lo fa soprattutto per attirare l'attenzione, ma no cara mia, stavolta non ti accontenterò.Presi il suo braccio con violenza e la comincia a trascinare verso la nostra postazione. Cominciò ad urlare dicendo che le facevo male ed altri stupidaggini, ma è stata lei ad accelerare il passo, io l'ho semplicemente aiutata ad andare veloce.
Non ci volete tanto ad attirare l'attenzione della gente li presente. Ecco fatto, il mio piano aveva funzionato. Sapevo che se Martina avrebbe urlato sarebbero usciti anche i giocatori, infatti successe.
T/n: eccoli, ora sono usciti per te, contenta?- dissi con un sorrisetto. Vi pare che non l'avrei aiutata, mi avrebbe rinfacciato questa cosa per il resto della mia poco vita.
Ma: ahh grazie T/N- disse con un grande sorriso in faccia.****
Martina era rimasta a parlare con uno di quei ragazzi di cui non so ancora il nome, mi supplicò diverse volte di restare con lei che tanto mancavano ancora 30 min all'inizio della partita, ma tipo no. Io non corro per prendere dei posti, poi soprattutto devo passare dai ragazzi per vedere come va.
POV'S FEDERICO
Nello spogliatoio ce un'aria di tensione ed ansia, questo perché tra meno di 30 min dovremmo dare il meglio di noi. Mentre cerco di capire se mettere la maglietta termica o no, bussano alla porta dello spogliatoi.
T/N: ei sono venuta solo per augurarvi buona fortuna e per vedere se va tutto bene-Porca puttana se era bella. Quella maglietta gli donava molto, ma soprattutto è verde, il mio colore preferito.
Bonucci: grazie T/N, stiamo tutti bene, ma non penso che il tuo ragazzo stia bene visto che si sta togliendo e rimettendo la termica da due minuti- disse il mio fantastico compagno di squadra facendo scappare una risata di gruppo a tutti.T/N venne verso di me per prendermi la maglietta dalle mani.
T/N: non fa tanto freddo fuori, quindi puoi anche non indossarla- disse con un sorrisetto in faccia. Le diedi un bacio a stampo e la ringrazia. "Come farei senza di te" dissi in modo scherzoso. "Non faresti" rispose lei mentre mi dava un abbraccio (Au: forse uno degli ultimi 😜)****
Le trombe. La gente che cantava l'inno. Noi squadre tutte allineate. Tutti con le braccia attorno al collo nei nostri compagni. Finito l'inno ci mettemmo tutti in formazione pronti per partire. Il fischio dell'arbitro scaccio via tutti i miei pensieri.2 minuti. 2 minuti dal fischio d'inizio e loro hanno già segnato, se non fossi qui a terra in questo campo non ci crederei proprio, ma invece. Di nuovo rimessi in formazione, ad aspettare questo maledetto fischio che non voleva arrivare.
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Secondo tempo e loro sono ancora in vantaggio. Per poco e non avrei segnato, lo ammetto, hanno un portiere forte, ma mai quanto il nostro Donnarumma. 66, finalmente recuperiamo. 1-1 per entrambi, grazie al gol del nostro fantastico capitano Bonucci. Finalmente un sospiro di sollievo, ma 10 minuti dopo mi vedo costretto ad uscire e far entrare Florenzi. Finalmente un po' di pausa e mi asciugo dall'acqua pioggiana che è cascata.
Ancora 1-1 pari e mancano 10 minuti alla fine. Se nessuno segna hanno quei 20 minuti di supplementari, dai ce la possono fare, almeno lo spero.
Niente, anche in questi 10 minuti non abbiamo fatto niente. Ora si passa ai supplementari, e nel mentre il mio caro amico è uscito. Entrambi decisimo di andare a vedere come stanno le nostre compagne là su, io da T/N, e lui dalle sue principesse. Come cazzo fa Nicolò a 23 anni ad avere già tre figlie.
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Non ci credo, abbiamo vinto, abbiamo vinto gli Europei. La mia emozione in questo momento è indescrivibile. T/N mi salta in braccio e mi lascia un bacio passionale sulla bocca.
T/N: abbiamo vinto, abbiamo vinto- disse mentre saltava di gioia. ERA veramente carina. EMANAVA gioia da tutte le parti.Insieme ai ragazzi corremmo verso i gli spettatori dalla parte della nostra porta. 11/7/2021 data che mi rimarrà impresa nel cuore fino alla fine dei miei giorni.
~~~~SPAZIOAUTORE~~~~
Capitolo molto lungo, soprattutto noioso, ma non dico che sono stata occupata, SONO ancora occupata con la scuola
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Un'amore nel pallone (fedexchiesa)
FanfictionDue "sorelle" partono con il padre Roberto Mancini, per allenare i ragazzi della squadra nazionale italiana di calcio. Federico chiesa. Numero 22 della nazionale e della squadra bianco nera che da anni domina Torino, è stato convocato per la prima...