Equipaggiamento celtico

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Rispondo alla richiesta di moonysunflower

ciao! Spero vada tutto bene :) sono qui per una piccolissima cosa. Per sistemare un piccolo buco di trama, ho cambiato le spade di Penelope, passandole da Romane a Celtiche. Sarebbe possibile un piccolo approfondimento su quest'ultime? So di avere già una richiesta in sospeso, ma questa non è qualcosa di urgentissimo, era giusto per togliermi una curiosità :)


Parto subito col dire che la disinformazione in questo ambito è a livelli stratosferici. Questo perché un sacco di "studiosi" si limitano ad affermare che siccome esistono tante fonti che ritraggono queste armi come di scarsissima qualità, allora non c'è da indagare, il caso è risolto.

Tecnicamente non hanno torto, ma ignorano (o scelgono di ignorare) un dettaglino che cambia tutto: le "tante fonti" sono tutte romane!

Nessuno di noi qui è storico o archeologo, ma di certo vi sembrerà chiaro che affidarsi solo a quelle opere è stupido. Sarebbe come farsi un'opinione sulla Shoah leggendo solo teorie e libri scritti da nazisti.

Studiando un po' più a fondo, si scopre anzi che le varie popolazioni celtiche avevano una forte cultura del metallo, e i romani lo sapevano bene. Come ho accennato tempo fa, il gladio nasce sulla base di una spada usata dai Celti dell'Iberia (oggi Spagna), inoltre nella provincia del Norico (la parte centrale della moderna Austria, al di sotto del Danubio) si producevano armi apprezzatissime dai romani; prima che conquistassero quella zona, il commercio di armi in acciaio del Norico era molto fiorente e ricco.

Vi dirò di più, la più antica attestazione della parola "ROMA" è stata trovata incisa proprio su una di queste spade, ritrovata vicino Frosinone! La scritta completa è "Trebio Pomponio figlio di Caio mi fece a Roma".

Certo, va detto che come esistevano i fabbri buoni esistevano anche i fabbri scarsi, quindi capitavano molte spade effettivamente di scarsa qualità.

 Va anche detto che per quanto fossero di buona qualità le armi romane erano ancora migliori, ma questo non stupisce; nel secondo secolo a.C. (quando appunto il Norico venne conquistato) i romani avevano già accesso ad una quantità enorme di risorse, e avevano processi produttivi che, nell'ambito del mondo antico, erano quasi di livello industriale.

In Europa nessuno superava i romani a livello di qualità dell'acciaio, forse nessuno al mondo (India e Sri Lanka potrebbero essere un'eccezione, ma di questo ne parleremo più in là).

Tutto ciò però non si applica nel contesto dei semidei, dove solo i fabbri migliori forgiano armi solo col metallo migliore; dipende tutto dal disegno dell'arma, e ovviamente dall'abilità del soldato.

Ebbene, come tipo di costruzione, le spade celtiche erano davvero ottime.

Questa spada è di tipo "La Tène", detta così poiché è la più rappresentativa della cosiddetta "cultura di La Tène" appunto, considerato il "periodo d'oro" della cultura celtica (il nome deriva da un sito archeologico in Svizzera)

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Questa spada è di tipo "La Tène", detta così poiché è la più rappresentativa della cosiddetta "cultura di La Tène" appunto, considerato il "periodo d'oro" della cultura celtica (il nome deriva da un sito archeologico in Svizzera). Piccola curiosità: questa è una delle due spade da cui nacque poi il gladius hispaniensis, ovvero la massima espressione di gladio usata dai romani.

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