18: Eliminazione e pasto ☦︎

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Lunedì.
«Quindi tutto questo è successo durante il pomeriggio, la sera e la notte di ieri e la mattina di oggi?» Light tiene stretta la sua camicia. Durante il mio racconto si è più volte ripreso dai suoi brutti ricordi, lasciando che i suoi occhi tornassero per poco luminosi come prima. Tuttavia, una lacrima riga il mio viso. An è morto.
Mordo il mio labbro inferiore, ma questo scoppia in sangue. Sbatto le braccia sul tavolo, poi copro il mio viso con le mani: stavolta lo stupido con i traumi sono io, non Light. Mi asciugo le lacrime, poi guardo Light. Lui ha un viso comprensivo, in un qualche modo rassicurante.
«Penso sia giunto il momento di dirti chi sono, Light.»
Lo studente rinvigorisce. Allora tutto ciò che voleva sapere da questo nostro incontro era il mio nome, eh? Mi sembra più che lecito. Sto per pronunciare il mio nome, ma Light mi ferma gridando di fermarmi. Lo guardo, ha un volto contorto. Infastidito, arrabbiato, composto puramente da rancore.
«Se io fossi Kira, potrei ucciderti. Perché lo stai facendo?»
Io sorrido. Sono queste reazioni che ti rendono sospetto, Light.
«Ti sembra un modo troppo semplice per ottenere il mio nome? Kira sfrutterebbe ogni mezzo e non perderebbe un secondo per disfarsi di me.»
Guardo nella mia tazza. Da quando mi è stata consegnata, non ho ancora toccato la cioccolata. La prima l'ho scolata senza problemi, per affrontare la situazione di tensione con Light, ma ora che lui pende dalle mie labbra non ho bisogno di scaricare nessuna tensione. Sento che il mio stomaco è pieno, non riuscirei nemmeno a mettere tra le labbra la tazza che subito vomiterei. Per ciò mi limito a metterla a lato, affianco alla finestra. La luce del sole mostra che il fumo è sparito, la cioccolata si è raffreddata. Siamo qui a parlare da circa due ore, quindi è piuttosto ragionevole che si sia raffreddata; l'ho ordinata circa dieci minuti dopo aver finito la prima, quindi circa un'ora e quaranta minuti fa.
«Perché fai così? Perché accetti questo rischio così elevato? Non temi la morte?»
Scuoto la testa. Rammento dell'incontro con la mia coscienza.
«Io non temo la morte. Anzi, io voglio morire. Solo che odierei farlo lasciando incompleto questo caso.»
Light cerca di incrociare i miei occhi, che invece tengo bassi sulla tazza.
«Allora perché vuoi dirmi chi sei?»
Io lo guardo dritto negli occhi: «Perché spero, anzi, so che tu non sei kira.»
Lui sussulta. Forse sono brividi quelli che prova, propagazioni sensoriali di puri ricordi di un tempo dove lui non era un mostro.
«Mi prendi per il culo!?» gira il tavolo e finisce per alzarmi dalla sedia e sbattermi al muro.
Gemo una volta che la mia spina dorsale colpisce la parete, perdo la capacità di respirare e i miei lamenti soffocati iniziano a essere l'unica cosa che sento. Stringe il mio colletto, la maglia quasi mi strozza. Allungo la mano e annaspo disperato in cerca di aiuto. La salvezza sembra presentarsi quando afferro la tazza della cioccolata. Con forza la sbatto con la testa di Light, rompendola e facendo colare la cioccolata. Cadono per terra i cocci, mentre la cioccolata bagna tutto Light. Mi mette giù, sembra non sia sia fatto nulla. No, dietro di lui c'è qualcuno: è Mai. Mi guarda sottecchi, cosciente di aver salvato la vita a Light. Sprofonda nel pavimento, andando chissà dove. Io e lei dobbiamo parlare. Lei o lui? Ora che ci rifletto, non dà grandi energie maschili né femminili, quasi si tratta di uno shinigami androgino. Mi riferisco a questo dio al maschile, ma in realtà potrei farlo al femminile.
L'universitario poggia il suo capo sul mio petto, sfilando dalla manica il mio braccio.
«Tu vuoi morire, Kyou.» il mio braccio è pieno di tagli vuoti e bui, ombrosi. Non esce il sangue perché le mie braccia sono trasformate.
«Io-» mi blocca prima che mi possa giustificare, baciandomi. Mi tiene fermo al muro, non mi permette di muovermi. Mi stringe i polsi e questi non fanno neanche troppo male. Infila la sua lingua tra le mie labbra, scava oltre a esse e incontra la mia. Inizia a muoverla, la costringe a danzare con lei. Stacca il bacio, molla la presa dei polsi e mi prende per i fianchi. Lentamente avvicina la sua bocca al mio orecchio.
«Io sono Kira.»

Morde il lobo del mio orecchio, lo tira. Lascia un succhiotto sul mio collo, mentre un cameriere va al piano di sotto sentendosi a disagio.
«Tu cosa?» sposta le mie mani sulla mia bocca. Non riesco a muovermi, sono terrorizzato. Il sangue si è raggelato, sono impietrito. Non ho il coraggio di combatterlo, non ho il coraggio di fermarlo dal toccarmi. Voglio tutto questo. Io voglio che mi possegga, voglio che mi tocchi senza più lasciarmi andare.
«Hai capito bene. E io voglio stare con te, Kyou. Ora ho capito che sei veramente ciò che voglio. Regneremo insieme come gli dèi di un nuovo mondo.» mi morde il collo e io sobbalzo per il dolore, cercando di scansare Light. Metto la mia mano tra i suoi capelli, tiro lontano da dove mi sta mordendo ma i suoi denti sono come pali incastonati al terreno.
«L-Light...» riesco a spingerlo via, lui cade su un tavolo.
Do un colpetto ai lati dei miei pantaloni colpendo le tasche, poi urlo senza preoccuparmi di nulla: «Io ti ho stuprato!»
Light rimane fisso a guardare il soffitto, la camicia sbottonata dalle mie mani che cercavano di spingerlo via. Vedo il corpo perfetto, simile a quello delle statue dell'antica Roma, intravedendo il suo capezzolo. Solo ora mi accorgo di quanto veramente sia attraente Light. Kyou vorrebbe saltargli addosso, K invece vuole trattenersi. Non devo cedere, per quando il mio desiderio di averlo per me sia grande.
«E allora?»
Trabalzo.
Quindi è veramente messo peggio di me. Un pazzo squilibrato che soffre della sindrome di Stoccolma, disposto a tutto pur di avermi. Io e lui siamo la stessa persona, se non uno peggiore dell'altro. Io e Light condividiamo due identità diverse che si attraggono rispettivamente l'una dall'altra, in un moto devastante in cui entriamo continuamente in collisione. Se io voglio avere Kira, devo combattere Light. Se Kira vuole avere Kyou, deve per forza combattere K.
«Sei pazzo Light.»
«Lo so.»

⛧𝕭𝖑𝖔𝖔𝖉𝖞 𝕻𝖊𝖓↬𝐿𝑖𝑔𝒉𝑡 𝑌𝑎𝑔𝑎𝑚𝑖♚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora