My Oxygen

31.

Jimin's pov
Mi svegliai presto quella mattina, svegliato dai raggi del sole che mi arrivavano dritti sul viso. Mi sentivo stanco ma anche contento. Ricordavo perfettamente cosa era successo qualche giorno prima e non potevo credere che avesse detto di essere innamorato di me. Mi sembrava di sognare. Non mi sembrava vero.

Da allora ogni notte dormivamo insieme abbracciati, cullati uno dal calore dell'altro. Adoravo addormentarlo e risvegliarmi tra le sue braccia, cullato dalle sue carezze. 

Decisi di fare qualcosa di speciale per lui. Mi alzai, ricordandomi di avere addosso la sua camicia con la quale adoravo dormire dato che erano di due taglie più grande e molto lunga tanto da arrivarmi a metà coscia.

Scesi le scale verso la cucina, iniziando a pensare a cosa preparargli. Volevo stupirlo, preparandogli la colazione e portandogliela a letto. Volevo essere dolce come lui lo era con me.

Iniziai a preparare la colazione preparando varie cose: pancakes, porridge, delle uova e del caffè. Sapevo che ogni giorno mangiasse cose diverse e mai la stessa cosa ogni giorno. Speravo di aver azzeccato almeno una cosa.

Finii di preparare il tutto, afferrando un vassoio sopra il frigo,  posizionandoci tutto al di sopra.

Con un enorme sorriso, lo afferrai iniziando a salire le scale stando attento a non inciampare sui miei stessi piedi. Aprii la porta della camera di Jungkook entrandoci e posando il vassoio sul comodino, salendo a cavalcioni su Jungkook ed inziando a baciarlo ripetutamente tra il viso il collo ed il petto scoperto, dato che dormiva sempre senza maglietta.

Volevo svegliarlo dolcemente e sembrò funzionare dato che ben presto iniziò a muoversi fino ad aprire gli occhi guardandomi mentre si mordeva il labbro inferiore.

-sai piccolo, se ti muovi così potresti svegliare anche qualcun'altro-mi disse portando le mani sui miei fianchi cercando di farmi capire a cosa si riferisse e non passò molto prima che afferrai cosa stessi facendo, rendendomi contro di essere proprio sopra il suo bacino.

Mi avvinghiai a lui nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, mentre si metteva seduto portandomi con lui ancora a cavalcioni.

-il mio timidone-continuò dolcemente, facendomi scostare il viso così da potermi baciare.

-buongiorno-sussurrò, lasciandomi un altro bacio. Le sue labbra erano fottutamente morbide che avrei voluto baciarle tutto il giorno.

-ti...ho fatto la colazione-dissi, voltando il viso verso il comodino facendoglielo vedere.

-hai fatto tutto questo per me?-chiese sorridendo, dandomi un tenero bacio sulla guancia che mi imbarazzò ancora facendomi tornare nell'incavo del suo collo e lui ne approfittò per posizionare le mani sui miei fianchi per avvicinarmi ancora a lui e farmi stare più comodo, iniziando poi a mangiare di gusto.