My Oxygen

35.

Jungkook's pov
Ero frustrato, davvero tanto. Yoongi e Tae erano a casa mia come ospiti, dormendo nella camera degli ospiti. Avevo detto io loro di adottare questa soluzione dato che una casa in cui tornare non ce l'avevano più e pagare un albergo sarebbe stato inutile dato che io avevo posto per ospitarli.

Solo una volta arrivati mi resi conto della scelta sbagliata che avevo compiuto. I futuri Sposini erano sempre in giro ed io non potevo fare niente. Non potevo avvicinarmi a Jimin per abbracciarlo da dietro o sarebbe sembrato strano, non potevo baciarlo o avrebbero saputo ogni cosa, non potevo dire cose carine o perverse sennò si sarebbero fatti troppe domande alle quali non potevo rispondere. Perché si non poteva saperlo nessuno, di noi e di ciò che ci legava. La mia popolarità come scrittore sarebbe scesa se si fosse saputo che avevo iniziato una relazione sentimentale. Dovevo mantenere l'immagine di scrittore bello e dannato che affronta la vita in sofferenza e questo gli da l'ispirazione. Davvero frustrante. A volte era pesante essere famosi.

Jimin da canto suo cercava di provocarmi in ogni modo, anche se forse non consapevolmente. Ogni mattina quando mi alzavo per andare a fare colazione, cucinata da lui, lo trovavo mezzo nudo in cucina con soltanto dei pantaloncini davvero corti ed una maglietta con uno scollo a v che metteva in risalto il suo petto. Ero stufo di eccitarmi a guardare quell'immagine, non potendo fare altro che guardarlo, fingendo di non avere un'erezione tra le gambe e la voglia di scoparlo sul bancone della cucina.

-allora Yoongi quando vuoi andare a vedere il tuo vestito?-chiese Jimin a suo fratello, mentre tutti e quattro, come ogni mattina, eravamo intenti a fare colazione insieme.

-direi anche dopo colazione così facciamo con calma-gli rispose lui, mordendo un altro biscotto.

-va bene allora io intanto vado a vestirmi dato che ho finito. Tu finisci con calma e quando sei pronto andiamo-continuò Jimin, alzandosi dopo la risposta positiva di Yoongi dirigendosi in camera sua per vestirsi. 

Lo guardai salire le scale finché non sparí dalla mia vista, lasciandomi un po' triste e consapevole di non vederlo per gran parte del giorno.

-allora kokkie, come va con mio fratello?-mi chiese Yoongi d'improvviso richiamando la mia mente all'ordine.

-bene, tutto bene-risposi io rimanendo calmo e tranquillo. Infondo non mi aveva mica chiesto se scopavo suo fratello, cosa che comunque non accadeva.

-sicuro? So che Jimin a volte può avere un buon caratterino, non vorrei che ti recasse dei disturbi, se così fosse potrei sempre affittare una casa dove potrebbe vivere e io potrei ogni tanto andare a...-disse Yoongi lasciandomi sempre più confuso ad ogni parola che aggiungeva.

Non volevo che il mio piccolo se ne andasse. Non volevo che lasciasse la mia casa, non volevo non poterlo vedere ogni giorno. Lo volevo con me H24.

-tranquillo Yoongi, tuo fratello è il coinquilino perfetto non c'è bisogno che se ne vada. Può restare quanto vuole-dissi cercando di non entrare troppo nel dettaglio, cercando però di convincerlo. Avrei lottato con i denti per tenere Jimin con me.

-va bene allora, in caso dimmelo-rispose, alzandosi poi per andare a vestirsi così da poter poi uscire con Jimin.

🍑

Entrai nella stanza di Jimin di soppiatto, non volendo che si accorgesse di me. Lo vidi intendo a scegliere la maglia nell'armadio, così capii che era il momento di agire.

Velocemente, ma silenziosamente mi avvicinai a lui portando le braccia a chiudersi sul suo ventre e il mio mento a posarsi sulla sua spalla. Sentii il suo corpo irrigidirsi per qualche attimo finché non si rese conto di chi fosse.

-kook che stai facendo?potrebbero entrare Yoongi o Tae-mi rimproverò, cercando di separare le mie braccia, ma non glielo consentii.

-andiamo Kook che ti prende?-mi chiese ancora un po' confuso.

-non voglio che tu te ne vada-risposi, stringendo la presa ancora di piú sentendolo rilassarsi dinnanzi alle mie parole.

-non me ne vado da nessuna parte-rispose, poggiando le mani sulle mie cercando di farmele allentare almeno un po'.

-yoongi pensa che tu sia un peso per me e che forse sia meglio che tu vada a vivere da solo-spiegai, vedendolo voltarsi così da potermi guardare in viso.

-e tu cosa pensi?-mi chiese a pochi centimetri dalle mie labbra, sentendo il suo respiro caldo infrangersi col mio.

-penso che ti amo e voglio che tu rimanga a vivere con me per sempre-dissi, fiondandomi  poi a baciarlo, spingendo il suo corpo maggiormente verso di me per averlo più vicino. Non avrei permesso a nessuno di portarmelo via.