My Oxygen

2.

Jimin's pov
-Sono a casa-dissi varcando la porta d'ingresso mentre iniziai a togliermi le scarpe. Era stata una giornata pesante ma finalmente ero di nuovo a casa. Avevo sognato questo momento da diverse ore e finalmente era completo.

Dopo essermi liberato di scarpe e borsa, iniziai ad addentrarmi nella casa dirigendomi direttamente in salotto sicuro di trovare lì Yoongi Hyung. Non vedevo l'ora di vederlo e di conoscere il suo caro amico che mi avrebbe aiutato con i miei problemi.

Non appena aprii la porta, la scena che mi trovai davanti mi fece immobilizzare sul posto.

-oh Jimin sei a casa-mi disse Yoongi, il quale si trovava apoggianto alla parete con un ragazzo avvinghiato a lui.

Li fissai qualche attimo, finché il ragazzo che lo abbracciava non si accorse della mia presenza.

-Yoongi è lui il tuo fratellino?-chiese il ragazzo con un ghigno sul viso un po' strano.

-si è lui. Jimin lui è Jungkook, Jungkook lui è Jimin-disse Yoongi con ancora quel ragazzo con le braccia al collo.

-non ti somiglia per niente-continuò ancora Jungkook con un fare provocatorio.

*Chi cazzo ti credi di essere? Dovrò davvero farmi aiutare da questo qui?*

🍑

Una settimana dopo il mio incubo ebbe inizio. Avevo preparato le valigie necessarie per trasferirmi da Jungkook, anche se solo l'idea dopo il nostro primo incontro mi metteva i brividi. Yoongi mi aveva informato che era prossimo alla partenza per Osaka dato che aveva ottenuto il lavoro dei suoi sogni, fare l'architetto presso una delle aziende più facoltose del Giappone. Odiavo il pensiero che se ne andasse, dato che eravamo stati sempre solo noi due, ma volevo anche che realizzasse i suoi sogni e che vivesse al meglio la sua vita. Era mio fratello e gli volevo bene ma sapevo che facendo questo sarebbe stato felice.

La cosa che più mi preoccupava era il fatto che io mi sarei dovuto trasferire da Jungkook, per continuare gli studi al meglio. Speravo soltanto che le cose sarebbero migliorate e che vivere con uno scrittore non sarebbe poi stato così male, anche se avevo grossi dubbi.

Arrivai davanti alla porta del palazzo in cui Jungkook abitava. Dire che fossi in ansia era dir poco. Abitava in un complesso residenziale davvero enorme ed elegante, posizionato nella zona più di élite della città nonostante fosse tranquilla.

*Bene a quanto pare avrò a che fare con un riccone che si crede dio sceso in terra*

Salii le scale, arrivando all'appartamento 13b, che a dirla tutta occupava tutto il piano essendo l'unica porta presente.

Presi un grande respiro decidendo di suonare pronto per la fine dei miei giorni felici. In cuor mio sapevo che sarebbe stato difficile adattarsi ma speravo che visto che era il miglior amico di mio fratello mi avrebbe trattato con un occhio di riguardo.