46.

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Jimin's pov
Era ormai pomeriggio ed io ero sul divano accoccolato ad un Jungkook dormiente.

Dopo il suo ritorno quella mattina e dopo aver fatto colazione insieme, avevamo deciso di fare qualche faccenda insieme e passare del tempo insieme finendo accoccolati sul divano. Dopo poco lui era crollato, addormentandosi sotto le mie carezze che gli riservato sui capelli. Era davvero bellissimo in quel momento tanto che avrei voluto rinchiuderlo in una teca di vetro così che nessuno potesse vederlo.

Mentre ero assorto nei miei pensieri, sentii il suono del campanello riportarmi con i piedi per terra. Quel rumore fece svegliare anche Jungkook, il quale iniziò a muovere le labbra cercando di creare un po' di saliva.

Mi alzai delicato diretto alla porta, aprendola poco dopo.

-salve lei è il signor Jeon Jungkook?-mi chiese il corriere davanti a me con un pacco enorme in mano.

-no, sono il suo coinquilino Jungkook è di là ma può dire a me-risposi sorridendogli cercando di capire cosa fosse. Quel pacco era davvero grande e volevo saperne il contenuto.

-ok allora può mettere una firma qua?-mi chiese porgendomi un foglio ed indicandomi dove firmare, cosa che feci poco dopo.

-bene ecco a lei, arrivederci-mi disse ancora porgendomi il pacco ed altre buste andandosene subito dopo.

Rientrai in casa, portandolo verso il tavolo, vedendo Jungkook fare la sua comparsa poco dopo.

-chiesi ti manda un pacco così amore? Sono geloso eh?!-mi disse abbracciandomi da dietro e dandomi un bacio sul collo.

-é per te, non per me-risposi io, cercando il biglietto del mittente senza trovarlo.

-ah! Allora apriamolo-rispose porgendomi le forbici così da aprirlo rimanendo abbracciato a me.

Non appena tolsi lo scotch, riuscì finalmente a vedere il biglietto poggiato sopra il contenuto del pacco.

Presi un bel respiro, leggendolo a voce alta.

-" al mio carissimo Jungkook. Spero che questo ti farà cambiare idea su di me. Ti amo. Namjoon"-mano a mano che lo leggevo il mio tono di voce era sempre più ferito e triste, nonché arrabbiato.

Preso da un impeto di rabbia tolsi la carta velocemente, vedendo cosa ci fosse nel pacco. Due dozzine di rose e altrettanti pacchi di banana milk si palesarono davanti ai miei occhi.

*E ti pareva che giocava questa carta. Cazzo lo so anche io che ama il banana milk, chi non lo sa? Mi sta davvero stufando. Perché cazzo non si fa una vita lontano da Jungkook e non lo lascia in pace? Lui è mio e non glie lo lascio assolutamente*

Senza dire niente mi staccai da Jungkook vedendolo sorpreso dal mio gesto, dirigendomi verso la mia camera così da poter prendere la giacca e mettere poi le scarpe vicino alla porta.

Jungkook dopo un attimo di smarrimento, mi seguí non capendo cosa mi passasse per la testa. E come poteva non gli avevo detto assolutamente niente.

-amore che ti prende? È per il pacco? Lo sai che non mi interessa niente di lui...io amo solo te, lui per me non è niente te lo giu...-non lo lasciai finire che mi alzai sulle punta dandogli un bacio veloce sulle labbra.

-lo so, non preoccuparti ma questa storia non può andare avanti. Devo mettere in chiaro le cose-dissi aprendo la porta ed uscendo.

Non poteva continuare a giocare così. Jungkook era il mio ragazzo e non gli avrei permesso in nessun modo di portarmelo via. Certo eravamo diversi ed avevamo diversi anni di differenza ma non mi importava. Io lo amavo e lui amava me. Niente contava di più di questo. Namjoon avrebbe saputo che non si scherza con Park Jimin.

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