19.

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Jimin's pov
Era l'ultimo giorno di quella breve vacanza in cerca di ispirazione. Era stata molto intensa, soprattutto perché Jungkook era stato davvero dolce ed a tratti appiccicoso. Mi sentivo felice, ma allo stesso tempo confuso. Da quel piccolo bacio che mi aveva dato mentre piangevo non ce ne erano stati altri, soltanto momenti di dolcezza. Avrei tanto voluto baciarlo di nuovo ma non mi sentivo così coraggioso da fare io la prima mossa. Infondo non ero sicuro che provasse qualcosa oppure no. Mi aveva baciato era vero, ma mi chiedevo se lo avesse fatto per farmi smettere di piangere oppure no. Mi sentivo frustrato e vederlo mezzo nudo soltanto con il costume a coprirlo, non aiutava affatto.

Eravamo entrambi a bordo piscina, io a prendere il sole sdraiato, mentre lui con il suo portatile a scrivere. Quel giorno era stranamente caldo, tanto da approfittarne.

Osservavo dai miei occhiali da sole ogni suo movimento, cercando di non farmi vedere. Dovevo ammettere che fosse davvero sexy nella versione scrittore con il suo corpo scolpito sotto i miei occhi baciato dal sole. Morsi il labbro senza neanche accorgermi, alzandomi togliendo gli occhiali.

Mi avvicinai al bordo piscina, passando davanti ai suoi occhi sperando che buttasse un occhio verso di me, sedendomi poi in quel posto davanti a lui.

Speravo mi guardasse, così feci in modo di sporgere un po' in fuori il sedere cercando di provocarlo, ma la cosa sembrò non funzionare. Con la coda dell'occhio vidi che non lasciava neanche per un momento il suo pc, continuando a scrivere a testa bassa.

Amareggiato e frustrato decisi di buttarmi in acqua e farmi una nuotata, sperando che così almeno mi sarei divertito un po'. A Jungkook sembrava non interessargli assolutamente di me in quel senso, tanto che mi tuffai sott'acqua cercando di raffreddare un po' i miei pensieri, ripetendo il gesto diverse volte. Volevo smettere di pensare a lui, al suo corpo ed all'eccitazione che mi provocava.

Dopo quattro o cinque volte, mentre ero sott'acqua vidi qualcosa di strano. Qualcuno si era appena tuffato accanto a me, avvicinandosi velocemente.

Riemersi, vedendo Jungkook avvicinarsi a me con uno strano sorrisetto in viso costringendomi ad indietreggiare fino a trovarmi con le spalle contro la parete della piscina. Subito portò le sue braccia ai lati del mio corpo impedendomi di scappare.

-ti diverti non è vero?-mi sussurrò all'orecchio, mordendomi poi il lobo facendomi impazzire.

-che...che...vuoi dire?-dissi balbettando, sentendo la sua mano scorrere lungo la mia schiena fermandosi vicino all'osso sacro.

-sai bene a cosa mi riferisco piccolo. Prima ti sei messo sulla sdraio con il tuo piccolo corpo baciato dal sole, poi hai sfilato davanti a me in tutta la tua bellezza, ti sei seduto a bordo piscina mettendo in luce tutto questo ben di dio-disse stringendo duramente una mia natica facendomi mordere il labbro-poi ti sei tirato indietro i capelli riemergendo dall'acqua che neanche un modello e ora ti stai torturando quel maledetto labbro che mi sta eccitando a guardarlo-disse, avvicinando sempre di più il suo viso al mio facendomi impazzire.

Il mio cuore era partito a mille ed il mio corpo si stava surriscaldando enormemente. Fortunatamente l'acqua teneva la mia temperatura più bassa o sarei esploso per sovraccarico.

-io...io...-cercai di dire, ma non ci riuscii in quanto sentii le sue labbra avvicinarsi alle mie fino a sfiorarle.

-mi fai impazzire un giorno o l'altro-disse, portando le mani dietro la mia schiena così da avvicinarmi maggiormente a lui facendo scontrare i nostri bacini. Gemetti leggermente, sentendomi terribilmente in imbarazzo.

-sai piccolo....ho una fottuta voglia di baciarti che non puoi immaginare-sussurrò ormai sulle mie labbra, avvicinandosi e tornando indietro facendomi desiderare quel bacio ancora di più.

Portai le mani dietro la sua nuca, ad insinuarsi tra i suoi capelli neri, sussurrandogli un "fallo allora".

Non se lo fece ripetere due volte, fiondandosi sulle mie labbra iniziando a baciarle con molta foga. Non riuscii a non rispondere a quel bacio, dato che il solo contatto con le sue mi aveva mandato fuori di testa.

Mi aggrappai maggiormente a lui, socchiudendo le labbra, non appena me le morse approfittando per far incontrare le nostre lingue in un gioco famelico e bisognoso. Mi sentivo fottuto, il cervello spegnersi e l'eccitazione aumentare. Mi stava piacendo da morire quel bacio. Cazzo se era bravo nel farlo.

Sentii una sua mano, scorrere lungo la mia schiena fino all'elastico del mio costume iniziando a fare entrare le dita al suo interno accarezzando appena le mie natiche, quando un suono fastidioso interruppe il tutto. Ci staccammo qualche attimo, guardando verso il suono, capendo che fosse il suo cellulare.

Lo guardò per poi guardare me non appena smise. Sorrise, avvicinandosi nuovamente alle mie labbra e riportando la mano dove si trovava qualche attimo prima, pronto a riprendere da dove ci eravamo interrotti, ma ovviamente non accadde. Il suo cellulare suonò nuovamente, facendolo imprecare ed uscire dall'acqua, lasciandomi li confuso e felice per ciò che era appena successo. Sorrisi, toccandomi le labbra mentre le mie guance erano ormai a fuoco.

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