38.

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Jimin's pov
Non potevo fermarmi, ormai mancava poco all'esame finale e dovevo concentrarmi nello studio. A casa mi era ormai impossibile farlo dato che improvvisamente era diventata fin troppo popolata. Per fortuna Yoongi e Tae sarebbe rimasti ancora due giorni, così avrei potuto riavere un po' di spazio e tranquillità.
Amavo mio fratello e mio cognato ma quella casa era soffocante. Mi sentivo occhi puntati contro ovunque, non riuscendo più ad avere privacy neanche quando andavo in bagno. Mi sentivo un po' oppresso.

Per sfuggire a tutto questo, mi ero rifugiato in una caffetteria piccola e tranquilla, poco lontano da casa. Oltre a questo disponeva di Wi-Fi gratis a cui i clienti potevano accedere tranquillamente.

*Allora, questo posso scriverlo meglio. E qui....allora....si ok così va bene e...*

-scusami-mi sentii dire da una voce che non riconobbi che mi costrinse ad alzare lo sguardo. Mi trovai davanti un ragazzo alquanto alto e muscoloso che dovevo ammettere mi incuteva un po' di timore per la sua altezza.

-si?-dissi confuso, vedendolo poco dopo sorridere. Non stavo capendo cosa stava succedendo.

-posso sedermi?-mi chiese ed io mi guardai intorno, non capendo perché volesse sedersi proprio con me visto che il locale era ancora semi vuoto.

-ehm...ci conosciamo?-chiesi cercando di indagare un po' le cause del suo avvicinamento nei miei confronti.

-beh una specie....tu vivi a casa del mio ex ragazzo anche se non ho capito se tra voi c'è qualcosa o no-rispose, sedendosi con un ghigno strano sul viso.

*Quindi lui è l'ex di Jungkook....ecco dove lo avevo visto. Che dovevo dire? Non potevo confermare niente o la carriera di Jungkook sarebbe caduta a picco....odiavo l'idea di dargli l'illusione di avere campo libero con lui*

-ah ecco dove ti avevo già visto-risposi, evitando di rispondere a proposito del mio legame con lui.

-si, non mi sono presentato a dovere quel giorno. Mi chiamo Namjoon ed amo ancora Kokkie-mi disse facendomi ribollire il sangue nelle vene. Sapevo già dove voleva andare a parare, anche se speravo di sbagliarmi.

-Jimin-risposi freddamente, riportando lo sguardo sul pc sperando che così se ne andasse.

-senti Jimin-iniziò e mi maledissi per non essermi ancora alzato ed essermi diretto ad un altro tavolo.

Alzai ancora lo sguardo, guardandolo di sottecchi immaginando già il discorso.

-non so cosa sai di me o cosa ti ha detto kokkie-iniziò a dire lui mentre io pensavo a come scappare da quella situazione.

-ma siamo stati insieme per un anno e ci amavamo molto poi però ho commesso uno sbaglio che non mi perdonerò mai, l'ho tradito. È stata solo una notte e lui ovviamente lo ha scoperto. Io lo amo ancora e vorrei sapere cosa c'è tra di voi.-disse, cercando di farmi impietosire ma non ci stava riuscendo per niente, anzi mi stavo incazzando.

Con che faccia tosta mi diceva di amarlo e rivolerlo indietro quando lo aveva tradito senza neanche pensarci?

-senti Namjoon...io...non posso rimanere...ho un appuntamento importante e devo andare...ciao-dissi, non lasciandolo neanche finire di parlare. Raccolsi le mie cose velocemente avviandomi verso la porta.

-JIMIN-mi richiamò, costringendomi a voltarmi per qualche secondo.

-combatterò per riaverlo-continuò e sentii la rabbia arrivare ai miei occhi trasformandosi in lacrime che però trattenni finché non fui fuori da quel posto.

Non volevo che proprio lui mi vedesse così. Sapevo che non avrebbe mai creduto alla storia del "è il migliore amico di mio fratello che mi ospita per permettermi di studiare". Sapevo che aveva capito ogni cosa. Il suo "combatterò per riaverlo" suonava come un avvertimento nei miei confronti, anzi lo era. Ero sicuro che pensasse che non fosse fatto per me e che io non fossi alla sua altezza.

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