My Oxygen

44.

Jimin's pov
Rimprendemmo a baciarci. Aver parlato con lui ed avergli rivelato le mie paure mi aveva aiutato. Lui come sempre cercava il modo di tenermi al sicuro e proteggermi. Mi trattava come un vaso di vetro sul precipizio di una montagna che se non stai attento cade di sotto.

Mentre le sue labbra aggredivano pesantemente le mie succhiandole e mordendole, sentii le sue mani iniziate a scorrere lungo tutto il mio corpo accarezzandolo dolcemente facendomi rabbrividire per i tocchi gentili. Nonostante fosse una sensazione strana, mi piaceva. Era la prima volta che qualcuno mi accarezzava in quel modo. Il suo tocco era gentile ma allo stesso tempo eccitante.

-sei bellissimo amore-mi sussurrò lui, portando le mani all'orlo della mia maglia iniziando a farla scorrere lungo il mio busto fino a toglierla.

-ti amo piccolo-continuò, iniziando a lasciarmi del baci sempre più bagnati sul collo, sul petto e sullo stomaco.

Ad ogni bacio sentivo l'eccitazione crescere dentro di me, al punto da volere sempre di più.

Senza preavviso lo sentii inglobare un mio capezzolo, iniziando a succhiarlo ed a morderlo facendomi impazzire.

-jungkook...-sussurrai in preda al piacere, portando le mani ad intrecciarsi tra i suoi capelli.

Senza sapere come, in pochi secondi ci ritrovammo entrambi nudi totalmente, in un bacio sempre più intenso e bagnato dove le nostre lingue si aggredivano come se fosse la fonte vitale una dell'altra.

Vidi Jungkook, avvicinarsi al comodino, aprendo un cassetto, prendendo una boccetta che sapevo essere il lubrificante. Iniziai a sentirmi agitato, al pensiero che tra pochi minuti avrei perso la mia verginità. Deglutii, mordendomi il labbro, iniziando a sentire la paura crescere in me.

-amore....rilassati, non aver paura-mi disse dolcemente avendo capito il mio panico interiore.

Io lo guardai annuendo, vedendolo aprire la boccetta e buttarsene un po' sulle dita.

-amore...ora ti preparerò con le dita...voglio che tu stia bene-mi disse, mentre sentii un suo dito iniziare a giocare e ruotare intorno al mio buchetto vergine.

*Respira Jimin, respira....*

Cercai di autoinfondermi coraggio, quando sentii il suo indice entrare in me lentamente. Sgranai gli occhi, sentendomi un po' strano per la nuova sensazione di fastidio che si faceva strada in me.

-va tutto bene amore?-mi chiese iniziando a baciarmi il petto ed a masturbarmi per non farmi sentire troppo dolore.

-sto...bene...-sussurrai, volendo di più nonostante sentissi fastidio. Sentire il suo dito dentro di me era fastidioso, ma piacevole.

-sei sicuro?-mi chiese continuando a lasciare baci qua e là sul mio corpo.

-si...vorrei solo....beh...un altro dito dentro...-sussurrai, rosso in viso sentendomi terribilmente accaldato.

-amore...ma, sei stretto e ne ho già messo uno senza fare niente...sicuro di volerne già un altro?-mi chiese preoccupato per la mia richiesta, ma non appena annuii lui fece come richiesto senza fare altre domande.

-ah..h-dissi non appena sentii le sue dita entrare in me contemporaneamente sentendomi terribilmente bene. Sentivo ancora fastidio, ma non mi importava affatto.

-muovile...muovile-dissi un po' con il fiato corto, sentendolo accontentarmi subito inziando a muoverle senza fare domande.

Dopo poco, il fastidio sparí sentendo soltanto il piacere farsi strada in me. Aveva preso un buon ritmo, al punto da farmi sentire ogni centimetro delle sue dita dentro di me.

-AH!-urlai, non appena lo sentii toccare un punto preciso mentre lui ghignava.

-ci siamo-mi disse togliendo le dita, lasciandomi con una sensazione di vuoto che non volevo sentire.

Lo osservai alzarsi e lubrificare il suo pene per bene, sentendo l'eccitazione e la paura coinvolgere nel mio basso ventre insieme. Da un lato non vedendo l'ora di averlo, dall'altro avevo un po' paura di quanto male avrebbe fatto ma in quel momento la prima opzione mi eccitava di più.

Lo vidi tornare a sovrastare il mio corpo, catturando ancora le mie labbra mentre la punta del suo pene accarezzava la mia entrata. Approfondii il bacio, sentendolo entrare lentamente dentro di me. Gemetti dal dolore nella sua bocca, cercando di respirare e rilassare i muscoli. Gli diedi subito il consenso di muoversi e così fece anche se lentamente.

-vai più veloce-gli sussurrai, stringendo un po' gli occhi. Non potevo negare che facesse male, ma volevo che mi aprisse in due. Volevo sentire tutto. Volevo sentire il dolore ed il piacere insieme. Volevo sentire Jungkook entrare ed uscire da me ad una velocità inaudita. Volevo venire, e volevo sentire lui venire dentro di me. Volevo essere riempito dal sul liquido caldo e farlo scorrere lungo le mie cosce. Volevo essere sentirmi una cosa sola con lui.

Dopo qualche minuto di intense spinte, sempre più forti e mirate, eravamo entrambi al limite. Lo sentivo dentro di me, sapevo di star per venire.

Portai le mani alle natiche di Jungkook, assecondando i suoi movimenti e chiedendo implicitamente di essere preso ancora più fortemente. Lo sentii cambiare ritmo, iniziando a spingere più in profondità ma meno velocemente andando a colpire la mia prostata e facendomi urlare come non mai, dimenticandomi di non essere solo noi in quella casa.

-jungkook....ti prego-dissi in cerca d'aria dopo l'ennesima spinta.

-vieni...vieni piccolo-mi sussurrò dell'orecchio, mordendomi il lobo e iniziando a masturbarmi nuovamente. Iniziai a respirare sempre più pesantemente finché non mi riversai nella sua mano, ormai stremato. Lo sentii cercare di sfilarsi da me, ma subito riportai le mani alle sue natiche invitandolo a non farlo ed a venirmi dentro. Lo fece mentre mi mordeva il collo, per scaricare un po' di quel piacere dato dall'orgasmo appena avuto.

Dopo di che uscii da me e mi si sdraiò di fianco, prendendomi tra le braccia.

-stai bene piccolo?-mi chiese baciandomi la guancia, cercando di assicurarsi che non fosse stato troppo brusco.

-con te sempre-risposi, accoccolandomi maggiormente a lui, abbandonandomi al sonno che stava arrivando.