32.

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Jimin's pov
-ciao piccolo-mi sussurrò Jungkook abbracciandomi da dietro, incrociando le mani intorno alla mia vita.

-jungkook che fai?-chiesi con le guance già rosse come un pomodoro, sentendomi sempre imbarazzato. Nonostante tutto ogni volta che mi toccava anche con un gesto innocuo come quello, mi imbarazzava anche se amavo questi suoi piccoli gesti.

-ti abbraccio e ti annuso-mi rispose, annusando la mia pelle e i miei capelli, mentre le sue mani accarezzavano il mio ventre.

-sei proprio bello oggi lo sai-continuó dolcemente, lasciandomi un bacio sulla parte dietro del collo provocandomi molteplici brividi che cercai di ignorare.

-ma...ma che dici?-dissi deglutendo a vuoto, sentendolo ancora più vicino nel momento in cui mi abbracciò più strettamente.

-la verità-rispose ancora, posando la testa sulla mia rimanendo così per un po'. Non che mi dispiacesse, anzi, ma non ero abituato a qualcosa del genere.

-passa la serata con me-se ne uscii d'improvviso, facendomi sbarrare gli occhi. Che significava? Cosa aveva intenzione di fare?

-io...io..non capisco cosa...-cercai di dire,ma lui mi baciò la guancia dolcemente.

-voglio portarti in un posto speciale, un posto che per me significa tanto e che voglio condividere con te-mi propose ancora. Così accettai, consapevole che non mi avrebbe mai fatto del male.

🍑

Nel giro di qualche ora ero già pronto, vestito e lavato. Volevo essere bello per lui, volevo che me lo dicesse ancora. Amavo sentirlo dire da lui.

Mi diedi un'ultima sistemata allo specchio, sbottonando il secondo bottone della camicia cercando di essere provocante anche se non troppo. Volevo che vedesse ma non vedesse. Volevo che impazzisse un po'.

Scesi al piano inferiore, trovandolo seduto sul divano con il suo completo rigorosamente nero ad aspettarmi. Dovevo ammettere che quel completo lo faceva apparire ancora più sexy ed affascinante, tanto da saltargli addosso.

Quando i nostri sguardi si incontrarono, lo vidi alzarsi con le pupille totalmente dilatate avvicinarsi a me a passo spedito.

-sei....wow...-mi disse lasciandomi un bacio a stampo afferrando la mia mano.

-stammi sempre vicino ok?!-continuò conducendomi fino alla sua macchina, facendomi salire.

-non sono un bambino eh?!-dissi sorridendo, vedendolo girarsi e portare una mano dietro la mia nuca per avvicinarla alla sua.

-no ma sei mio e non ti voglio dividere con nessuno-disse sicuro di sé baciandomi più intensamente.

-chiaro?!-chiese ancora allontanandosi dopo una mia risposta positiva. Arrossii subito visibilmente, tanto da voltare la testa contro il finestrino per non farglielo notare.

Il viaggio non durò molto, anzi, era più vicino di ciò che mi aspettavo. Non appena arrivammo era già buio pesto, ma non avevo alcuna paura dato che Jungkook era con me.

Lo vidi prendere alcune cose dalla sua macchina prima di farmi strada nell'oscurità. Qualche passo più tardi, ci ritrovammo in un enorme giardino nascosto da moltissimi alberi con fiori di ogni tipo e colore, il tutto al di sotto di una serra di vetro e acciaio.

Vedendo il mio stupore, Jungkook afferrò la mia mano trascinandomi all'interno di essa facendomi rimanere ancora più sconvolto.

L'interno era ancora più sconvolgente dell'esterno. Una cascata di fiori si apriva davanti ai miei occhi, contornata da fontanelle, grandi rocce e piccoli dettagli che rendevano tutto ancora più bello.

-non è finita qui-disse Jungkook, avvicinandosi ad una parete per premere un bottone su essa. Sentii un rumore di qualcosa che scattava, vedendo subito dopo il soffitto della cupola aprirsi rivelando il cielo adornato di stelle.

-é..... è qualcosa di pazzesco tutto questo-dissi, guardandomi un po' intorno come un bambino che esplora un nuovo posto alla ricerca di chissà cosa.

-speravo ti sarebbe piaciuto, è uno dei posti che preferisco al mondo e che significa molto per me....vieni sediamoci-mi disse mentre spiegava, prendendo un'enorme tovaglia dal borsone che aveva stendendola sul prato e sdraiadosi sopra essa, portandomi accanto a lui nella stessa posizione ma con la testa sul suo petto.

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