Capitolo 17

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.17.

SILENE

Esisteva un tempo per meditare

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Esisteva un tempo per meditare...

«Sono il carnivoro più lungimirante in questa stanza - oltre nel nostro bizzarro, piccolo, branco - per suggerire che il tuo piano di salvataggio sia pessimo, Lene.» enunciò Jude, il lupo, incrociando le braccia al petto e flettendo i muscoli esposti. L'ironia che grondava dal tono di voce, era la patina di finta indifferenza che adottava ogni qualvolta ascoltava qualche mia “scemenza” a detta sua.

...ed un altro per agire.

Meditai una risposta. Avevo compiuto da poco ventidue anni e la persona più importante per me, non era al mio fianco a causa mia.

Strinsi i pugni lungo i fianchi snelli e gonfiai le guance, capricciosa. Riuniti in quello che doveva essere il soggiorno della magione, diroccato e fatiscente quanto l'esterno, discutevo - inutilmente - da ore, con due predatori su quattro, il da farsi. Ogni scelta sembrava essere già stata presa ed io, non avrei potuto fare niente a riguardo. Il ritrovamento di Seth non spettava a me.

Sbuffai in contemporanea a Gavriel, il mio alleato, ancora affaticato dal duro allenamento interrotto e a cui si sottoponeva ogni giorno. «Perché?! Ci sarei io a proteggerla...» aggiunse lui, mentre indossava una canotta nera.

I predatori sembravano non patire il freddo di fine inverno.

«Certo... E se dovesse finire tragicamente per lei, ci penserai tu a comunicarlo al nostro micione, quando ritornerà, giusto?» celiò J, vagamente seccato dal commento del suo amico e ignorando la mia presenza.

«Mpf... Sempre se ritornerà...» mormorò Gav, ma nel ricevere le nostre occhiatacce di biasimo, infossò il collo nelle spalle, rimpicciolendosi a disagio: «Era per dire...» tergiversò.

Distolsi gli occhi dai suoi e scossi il capo lentamente, irremovibile sulla decisione presa. Poco importava se fosse stupida o priva di senso per loro; non lo era per me. Suicida, forse. Altamente rischiosa, senz'altro. Però bisognava agire. «Io andrò, che vi piaccia o meno. Sono passate quasi due settimane dalla cattura di Seth e nessuna notizia a riguardo.» esalai d'un fiato: «Costringerò mio padre a svelarmi il luogo in cui è rinchiuso il leone dagli occhi blu e questo è quanto.».

Questa volta fu Jude a scuotere il capo, contrariato: «Sempre se non ti giustizieranno per alto tradimento contro la tua stessa razza, prima.».

Scrollai le spalle, ostentando un menefreghismo che non possedevo davvero: «Per farlo, dovrebbero catturarmi. Vale la pena rischiare. Almeno morirò provando a cambiare le cose.» risposi. Cos'altro avrei potuto dirgli, altrimenti?

«Per questo è un pessimo piano. Il tuo sarebbe un sacrificio inutile e daresti solo un immenso dolore a Seth...» aggiunse il mio interlocutore mentre il suo compagno abbassava lo sguardo, rattristato.

Improvvisamente, l'abito in pizzi e merletti, divenne troppo stretto e pesante, accaldando le membra. Un triste presentimento cominciò a formicolare nel cervello; ma limitai a spostare lo sguardo su entrambi, alternandolo sui loro volti incupiti: «E quindi cosa faremo? Continueremo a restare qui?!». Se la risposta fosse stata “”, avrei dato di matto.

«Moderata circospezione, osservazione del territorio e molta, molta fortuna.» precisò il lupo. Quando comprese che non avrei replicato, aggiunse: «Riprenderemo da dove Laila ed Helia hanno interrotto, con maggiore accortezza, stavolta.».

No.

Mi morsi la lingua per tacere la mia disperazione. Erano tutti ottusi o cosa?!

I miei lunghi e lisci capelli scuri, divennero una barriera che mi nascose ai loro occhi colmi di false scuse. Non sarei mai riuscita a convincerli... Non mi restava altro se non agire da sola.

 Non mi restava altro se non agire da sola

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***

Diverse ore dopo, al crepuscolo, sgattaiolai fuori dalla finestra della mia stanza, al pian terreno, riuscendo ad introdurmi nella casupola a sestante dall'abitazione e “prendere in prestito” la moto sportiva di Gavriel.

Essere killer, pagava bene.

Fu un colpo di testa dettato dal cuore. Se tutto fosse andato secondo i piani, sarei stata di ritorno entro l'alba.

Ovviamente così non fu.

Savage // Vol. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora