capitolo 17

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Ero seduta sul divano, Lara  e Dario accanto a me, Stefan vicino la porta finestra e Lucifero seduto elegantemente su una sedia di legno. Aiciel e Geremia entrarono in cucina dopo quasi 30 minuti dal mio ritorno a casa. Il suo odore di vaniglia mi fece rilassare tutti i muscoli e i suoi piccoli occhi verdi mi fissarono. I suoi capelli erano tirati in avanti per poi finire in un ciuffo alto, la maglia era stretta e i jeans gli scendevano suoi fianchi in quel modo che solo lui poteva avere. Mi sorrise dolcemente e si sedette vicino a Lucifero con Aiciel accanto. Stefan mi si avvicinò e si sedette poggiando una mano sul mio ginocchio, e Geremia mi guardò. Spostai il ginocchio in modo da fermare il contratto tra me e Stefan. Il giramento di stomaco si stava facendo sentire, ma mi resi conto che il profumo di vaniglia lo teneva a bada.

Lucifero: allora?

Lara: vogliamo sapere... da quanto?

Lucifero: 1 settimana

"1 settimana...allora sono di..."
Guardai Stefan. I suoi occhi si fecero piccoli e blu nei miei. Si passò una mano tra i capelli e si avvicinò piano. Il suo odore mi stava facendo girare lo stomaco ma dovevo resistere. La sua mano strinse mia spalla, si chinò verso di me, le mie guance si fecero rosse, e mi baciò piano e con dolcezza.

Io: i bambini...tu...

Stefan: sono i miei!

Chinai la testa verso il pavimento e guardai Geremia con la coda dell'occhio. I suoi occhi erano piccoli e verdi fissi in quelli di Lucifero blu ghiaccio. Sembrava spaventato da qualche cosa che Lucifero gli stava dicendo. Aiciel era seduto sul bancone e guardava i due.

Aiciel: No! Non è vero!

Noi tutti ci girammo verso Aiciel che ci guardava ad occhi piccoli e sorpresi. I cappelli gli cadevano lungo le tempie e gli occhi piccoli e neri erano fissi su di me.

Aiciel: non...Non sono solo di Stefan.

Io: cosa????

Stefan crollò sul divano con le mani tra i capelli mentre Dario e Lara si guardavano sorpresi. Lucifero sorrise a Geremia che rimase fermo nella sua posizione.

Lucifero: bravo Aiciel. Come lo hai capito?

Aiciel: facile. Geremia era pronto a diventare un angelo prima di conoscere te, ciò vuol dire che nel suo sangue scorreva un pizzico di sangue di Angelo oltre a quello umano. Stefan invece era già pronto a diventare un demone con tutti i peccati che ha fatto, quindi il suo sangue è sempre stato di un demone.

Dario: e  con questo?

Aiciel: i figli sono di Stefan perché il DNA è il suo, ma nel momento in qui Kira è stata a letto con Geremia e ha bevuto quel pizzico di sangue da lui, uno dei bambini lo ha assorbito.

La sua faccia si fece pensierosa.

Aiciel: ecco perché quando c è Geremia tu sei più tranquilla, e anche i tuoi bambini...

Lucifero: perché uno di loro è un angelo.

I miei occhi fissarono Geremia. Il suo volto così sottile e bello mi fece incantare. I suoi occhi mi incontrarono e le sue labbra mi Sorrisero dolcemente. Era felice, con quel volto da bambino, riuscivo a vedere l Angelo perduto.

Stefan: ciò vuol dire che Kira ha due figli di genitori diversi?

Lucifero: esatto.

"Non può essere". Mi girai verso la porta e mi avviai in stanza lasciando tutti in cucina. L odore di vaniglia e rose rosse era sempre più leggero. Chiusi la porta alle spalle e mi stesi sul letto. Gli occhi erano pesanti e le gambe mi tremavano tutte. Non sapevo cosa fare.

La Prescelta. L'inizio di una battaglia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora