Mancavano 2 giorni alla battaglia e Mark e Lucio si allenavano ogni giorno con Stefan e Geremia sotto l occhio vigile di Aiciel. Lara e dario i erano resi una vacanza prima della battaglia e anche e erano praticamente assenti duramente tutto l allenamento ero felice per loro. Non ero affatto d'accordo sull'idea di far combattere i miei piccoli demoni, ma infondo la Croce nera veni a per loro. I piccoli erano molto forti e alcune volte riuscivano a bloccare i propri papà che rimanevano sempre stupiti dalla loro abilità anche se erano piccoli. L erba faceva da tappeto e i rami ricchi di foglie lasciavano passare un filo di sole che incontrava il mio viso divertito dalle risate e le prese in giro di Aiciel ogni volta che i piccoli mettevano a tappeto Stefan e Geremia.
Lucio: Mamma vieni anche tu?
Io: Arrivo.
Anche se sapevano bene che stendere me era un impresa praticamente inutile decisero di allearsi per provarci. Schivavo i loro colpi senza problemi e ogni volta che li bloccano entrambi gli davo un bacio sulla guancia. Corsi via nel bosco e tornai, ma alle loro spalle. I due si guardavano in giro senza sapere dove fossi, li afferrai per il collo delle maglie e li lanciai in aria ma mi resi conto che avevo usato troppa forza quando li vidi superare la punta dell albero di pino.
Io: o mio Dio!
Aiciel: Kira ma che fai???
Geremia: Stefan tieniti pronto a prendere Mark!
I due si posizionarono sotto la traiettoria dei bambini e io strinsi gli occhi per non guardare. Dopo quasi un minuto decisi di aprire gli occhi e guardare cosa era successo, ma l unica cosa che vidi fu i volti di Geremia e Stefan praticamente imbambolati a guardare il cielo.
Io: ma che...?
Dalla schiena dei bambini spuntarono due ali ricche di piume che mancavano una luce che li circondava. L unica cosa diversa era il fatto che le ali di Lucio erano bianche e quelle di Mark erano nere. I due restarono sospesi per un Po prima di svolazzare a destra e a sinistra.
Mark: Mamma guardaci!
Lucio: stiamo volando come il nonno!
Io: ...vedo. ma com è possibile?
Aiciel: non è possibile!
Eravamo seduti in soggiorno a discutere tra di noi. Lucifero entrò quasi correndo e con il fiatone. I cappelli lisci e gli occhi più grandi del solito mi fecero capire che era venuto a sapere ciò che era successo, forse da Aiciel. I bambini gli corsero in contro e lo abbracciarono, e quando vidi il suo volto rilassarsi e sorridere ai due mi resi conto di quanto il demonio in persona, re degli inferi e Signore indiscusso del male, avesse un lato tenero. Geremia e Stefan portarono i bambini in camera per il riposino pomeridiano e quando tornarono presero un paio di bottiglie di sangue e le misero al centro del tavolo per poi sedersi uno alla mia destra e un altro alla mia sinistra.
Lucifero: allora Aiciel dimmi cosa è successo!
Aiciel: Kira stava "giocando" con i bambini e li ha lanciato in aria e...
Lucifero: aspetta. Hai lanciato in aria i bambini?
I suoi occhi mi stavano accusando di aver fatto una cosa del tutto irresponsabile.
Io: beh si. Stavamo giocando e non mi sono resa conto della forza che ho messo nel lanciarli.
Aiciel: Lucifero non è questo il punto. I ragazzi hanno le ali!!
Lucifero: quindi...ciò vuol dire che sono loro.
Geremia: chi?
Stefan: l Angelo della discordia e quello della pace.
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La Prescelta. L'inizio di una battaglia.
Vampirela prescelta. l inizio di una battaglia è il continuo di "la prescelta". vi consiglio di leggere il primo è poi dopo leggere questo altrimenti non si capisce nulla. Per tutti quelli che hanno letto già "La Prescelta" spero che vi sia piaciuto e che...