capitolo 27

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Mancavano 2 giorni alla battaglia e Mark e Lucio si allenavano ogni giorno con Stefan e Geremia sotto l occhio vigile di Aiciel. Lara e dario i erano resi una vacanza prima della battaglia e anche e erano praticamente assenti duramente tutto l allenamento ero felice per loro. Non ero affatto d'accordo sull'idea di far combattere i miei piccoli demoni, ma infondo la Croce nera veni a per loro. I piccoli erano molto forti e alcune volte riuscivano a bloccare i propri papà che rimanevano sempre stupiti dalla loro abilità anche se erano piccoli. L erba faceva da tappeto e i rami ricchi di foglie lasciavano passare un filo di sole che incontrava il mio viso divertito dalle risate e le prese in giro di Aiciel ogni volta che i piccoli mettevano a tappeto Stefan e Geremia.

Lucio: Mamma vieni anche tu?

Io: Arrivo.

Anche se sapevano bene che stendere me era un impresa praticamente inutile decisero di allearsi per provarci. Schivavo i loro colpi senza problemi e ogni volta che li bloccano entrambi gli davo un bacio sulla guancia. Corsi via nel bosco e tornai, ma alle loro spalle. I due si guardavano in giro senza sapere dove fossi, li afferrai per il collo delle maglie e li lanciai in aria ma mi resi conto che avevo usato troppa forza quando li vidi superare la punta dell albero di pino.

Io: o mio Dio!

Aiciel: Kira ma che fai???

Geremia: Stefan tieniti pronto a prendere Mark!

I due si posizionarono sotto la traiettoria dei bambini e io strinsi gli occhi per non guardare. Dopo quasi un minuto decisi di aprire gli occhi e guardare cosa era successo, ma l unica cosa che vidi fu i volti di Geremia e Stefan praticamente imbambolati a guardare il cielo.

Io: ma che...?

Dalla schiena dei bambini spuntarono due ali ricche di piume che mancavano una luce che li circondava. L unica cosa diversa era il fatto che le ali di Lucio erano bianche e quelle di Mark erano nere. I due restarono sospesi per un Po prima di svolazzare a destra e a sinistra.

Mark: Mamma guardaci!

Lucio: stiamo volando come il nonno!

Io: ...vedo. ma com è possibile?

Aiciel: non è possibile!

Eravamo seduti in soggiorno a discutere tra di noi. Lucifero entrò quasi correndo e con il fiatone. I cappelli lisci e gli occhi più grandi del solito mi fecero capire che era venuto a sapere ciò che era successo, forse da Aiciel. I bambini gli corsero in contro e lo abbracciarono, e quando vidi il suo volto rilassarsi e sorridere ai due mi resi conto di quanto il demonio in persona, re degli inferi e Signore indiscusso del male, avesse un lato tenero. Geremia e Stefan portarono i bambini in camera per il riposino pomeridiano e quando tornarono presero un paio di bottiglie di sangue e le misero al centro del tavolo per poi sedersi uno alla mia destra e un altro alla mia sinistra.

Lucifero: allora Aiciel dimmi cosa è successo!

Aiciel: Kira stava "giocando" con i bambini e li ha lanciato in aria e...

Lucifero: aspetta. Hai lanciato in aria i bambini?

I suoi occhi mi stavano accusando di aver fatto una cosa del tutto irresponsabile.

Io: beh si. Stavamo giocando e non mi sono resa conto della forza che ho messo nel lanciarli.

Aiciel: Lucifero non è questo il punto. I ragazzi hanno le ali!!

Lucifero: quindi...ciò vuol dire che sono loro.

Geremia: chi?

Stefan: l Angelo della discordia e quello della pace.

La Prescelta. L'inizio di una battaglia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora