Lui era lì. I suoi occhi piccoli e verdi mi fissavano dal basso. Geremia lo prese tra le braccia e mi sorrise divertito. I capelli neri di Lucio erano sistemati come quello di Geremia, e ciò li rendeva praticamente uguali.
Geremia: hai visto?
Io: cosa?
Geremia: è uguale a me, ed è anche forte come me.
Io: già. Lo avevi detto tu.
Lui mi sorrise.
Eravamo seduti sull'erba mentre i bambini giocavano tra loro. Avevano già imparato a dire mamma e papà e questo non mi stupì affatto poiché i miei bambini non erano normali bambini ma piccoli demoni pronti a conquistare gli inferi. Restai a guardare Geremia e Stefan che parlavano tra loro con il sorriso sulle labbra e pensai che finalmente si erano avvicinati visto che oramai erano tutti e due papà.Geremia: la battaglia si avvicina.
Stefan: già, restano solo 9 giorni oramai.
Io: i bambini non combatteranno.
Geremia: cosa?? E perché mai?
Stefan: Kira i bambini sono i demoni più forti di tutto l Universo, forse anche più forti di tuo padre.
Io: non mi importa. Sono i miei bambini e decido io.
Stefan: beh Mark è anche mio figlio quindi ho diritto di mettere bocca e decidere.
Geremia: e lo stesso vale per me, e io dico che Lucio deve combattere.
Io: a me non frega nulla delle vostre decisioni. Io sono la mamma, non che vostra regina quindi si fa come dico io.
I due restarono in silenzio per un paio di minuti, ma non stavano guardando me. Mi Voltai e vidi Lucifero con le braccia al petto e con il volto imbronciato. Si sedette al mio fianco con lo sguardo fisso sui piccoli e sorrise.
Lucifero: i bambini non combattono, ma vengono con noi.
Io: cosa? No! I bambini sono in pericolo e non voglio che gli succeda niente.
Lucifero: non gli succedere nulla Kira.
Io: come fai saperlo?
Lucifero: perché lo so. Io sono Lucifero piccola mia.
Si alzò e andò a giocare con i bambini lasciandomi da sola poiché Stefan e Geremia erano entrati a mangiare. Decisi di andare in camera e stendermi un Po sul letto, e dato che Lara non si vedeva in giro decisi di chiamarla, ma il telefono non squillava nemmeno. Chiusi gli occhi e Sospirai. L odore di vaniglia e rose rosse si faceva sempre più forte. La porta so aprì e dopo un paio di minuti mi ritrovai stesa di schiena con Lucio e Mark che dormivano al mio fianco. Restai a fissarli per quasi 2 ore prima di scendere per mangiare qualche cosa. La casa era vuota oramai, e di Dario e Lara nemmeno l ombra. Tutto zittiva e l odore di sangue in bottiglia mi calmò quasi subito.
"Ehi tu..."
Mi alzai dalla sedia e corso verso la porta finestra. Di fronte a me c era un uomo dai capelli color rame. Capì subito che faceva parte della Croce nera grazie alla tunica nera tempestata di croci bianche.
Io: chi sei?
"Io? Non ha importanza, piuttosto...dove sono i piccoli?
Si guardò in torno con fare disinvolto.
Io: i piccoli?
"Oh Kira non fare la finta tonta con me, lo so che i piccoli sono qui, ma non riesco a sentire la loro presenza. ".
Un immagine mi balenò nel cervello, e ricordai il momento dell'arrivo di Geremia e Aiciel, e di tutti i vampiri, e lo vidi. Lui era il vampiro dai capelli rossi che mi fissava.
Io: tu sei un vampiro.
"Grande intuito la regina eh, ti facevo più ingenua sai. Senza offesa però."
Io: cosa vuoi?
"I piccoli...come si chiamano scusa? Non sono riuscito a sentire bene prima".
Io: non sono affari tuoi!
"Quanto odio le sovrane così antipatiche. Comunque dato che già sapevo che non mi avresti mai detto dove erano i piccoli ho deciso di fare a modo mio. "
Lara e Dario uscirono alle mie spalle con Lucio e Mark tra le braccia che urlavano e piangevano a dirotto. Il respiro mi si bloccò quando vidi il corpo di Lara ricoperto di ferite e bruciature, e sapevo benissimo che non erano loro a compiere l azione perché quel bastardo li aveva ipnotizzati. I due affiancarono il ragazzo dai capelli rossi e mi fissarono.
Io: Lara ti prego.
Lara: i bambini sono pericolosi.
Io: no. Loro sono pericolosi.
Indicai il ragazzo con una mano ma nulla. Decisi di fare ciò che non avrei mai pensato di fare...chiedere aiuto. Urlai il nome di mio padre a pieno polmoni. Dopo pochi secondi la terra sotto i nostri piedi iniziò a tremare e tutto in torno iniziò a diventare scuro e senza vita. Il vento era forte e gli alberi si piegavano più del dovuto.
Geremia/ Stefan: Kira!!!!
I due mi affiancarono mantenendomi per le braccia e guardando i bambini con occhi pieni di paura. Gli occhi di Stefan erano quasi bianchi mentre quello di Geremia erano ormai neri come la pece e piccolissimi.
Da una grossa crepa uscì mio padre con il pantalone di una tuta nero e una maglia a maniche corte nere. Gli occhi erano rossi di sonno e i capelli scompigliati.Lucifero: chi diavolo mi ha chiamato a quest ora?
Tutto restarono in silenzio, e quando gli occhi di Lucifero videro i bambini resto fermo a fissarli con una mano tra i capelli e una sui fianchi.
Lucifero: cosa ci fanno i bambini li? E chi è quello?
Io: papà vogliono fargli del male!!
Lucifero: ma che dici, Kira sono Lara e Dario. Ma tu chi sei scusa?
"Io? Io sono l uomo che le ha dato servizio per più di 1000 secoli.".
Lucifero: Giuda???
Il silenzio Calò tutto in torno e Lara e Dario diedero i bambini in braccio a Giuda. Gli occhi di Lucio erano neri e quelli di Mark erano blu chiaro. Capii che avevano paura e che dovevo fare qualche cosa. Decisi di gettarmi contro l uomo ma fui bloccata da Lara e Dario che mi gettarono contro l albero alle mie spalle.
Geremia: non provare a toccarla.
Stefan: giuro che se fai del male ai nostri bambini morirai di una Morte lenta e dolorosa.
Dario stava combattendo con Geremia e Lara stava tenendo testa a Stefan in modo impeccabile. Mi alzai e corsi verso Giuda che stava tenendo i bambini per il Culo della maglia, ma mi bloccai alla vista di mio padre. Dalla schiena di Lucifero spuntarono due grosse ali nere piumate, le corna era appuntite, i canini estesi al massimo e gli occhi rosso sangue. Alle sue spalle comparvero fiamme e anime che volavano a destra e sinistra.
Lucifero: giuro sul mio creatore che se solo gli torni un capello io ammazzo te e tutta la schifosa razza della Croce Nera.
Lucifero:
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La Prescelta. L'inizio di una battaglia.
Vampirela prescelta. l inizio di una battaglia è il continuo di "la prescelta". vi consiglio di leggere il primo è poi dopo leggere questo altrimenti non si capisce nulla. Per tutti quelli che hanno letto già "La Prescelta" spero che vi sia piaciuto e che...