Rimasi li a guardare Lucio, Mark e tutti gli altri con cappellini, palloncini e lo striscione di Buon Compleanno tra le mani cantarmi la canzone di Tanti Auguri. Una volta che la canzone finì tutti mi si avvicinarono con buste regalo, riempendomi di baci.
Io: ahahahahahahahaha cavolo!!!
Scoppiai in una risata che riempì tutta la stanza mentre gli altri restarono in silenzio a guardarmi.
Lara: perché ridi Kira?
Indicai Lucifero con un dito e gli risi in faccia. Chiariamo, non era la sua presenza che mi faceva ridere, ma tutto il resto. Vedere il re degli inferi cantare una canzone di compleanno mentre sbatte le mani e ti porta un regalo era la cosa più buffa che io avessi mai visto in tutta la mia vita. Lucifero mi guardò sbuffando e si lascio cadere sul divano con la mano sotto il mento.
Lucifero: cosa? Volevo fare qualche cosa di carino.
Io: oh no papà io sono felice che tu sia qui, è che...dai tu che porti regali e canti, è buffo.
Lui sorrise e alzò gli occhi al cielo sotto le risate soffocate di tutti gli altri presenti nella stanza.
Lucifero: mmm...solo un Po.
Io: apprezzo lo sforzo papà. Grazie!
Gli stampai un bacio sulla guancia è presi il suo regalo poggiandolo sulla tavola con tutte le altre buste. Aiciel e Lucifero stavano giocando con i bambini mentre Stefan, Geremia e dario sorseggiavano un bicchiere di sangue fresco. Lara mi abbracciò con forza facendomi uno dei suoi sorrisi più belli e sinceri.
Lara: oggi avresti compiuto 18 anni.
"Avrei"
Io: già!Lara: sei felice della festa?
Io: è stupenda Lara, grazie.
Lara: beh non devi ringraziare me ma Stefan. Sai lui si è ricordato che oggi era il tuo compleanno.
Io: lo farò.
Lara stringeva il suo regalo tra le mani e lo dondolava tra di noi. Gettò un occhiata verso i ragazzi e poi tornò a guardarmi con gli occhioni castani e dolci.
Lara: senti volevo darti il mio regalo prima degli altri.
Io: come mai?
Lara: perché per me e Dario è il più importante.
Presi la busta rosa tra le mani e notai che era leggera. Tolsi lo scotch.
Io: ma che...?
Sentivo la vergogna salire fino al cervello e attraversarmi tutto il corpo. All'interno della busta trovai una completo intimo di pizzo alquanto striminzito, con reggicalze e un frustino di pelle, tutto color del sangue. Lara era così eccitata a spiegarmi il perché che non riusciva a contenere l enorme sorriso che gli copriva quasi tutto il volto.
Io: ma perché??
Lara: speravo in questa domanda.
Mi prese per mano e mi trascinò in giardino chiudendo la porta finestra in modo che nessuno ci sentisse.
Lara: un paio di giorni fa ho parlato con Dario per il tuo regalo di compleanno e lui mi ha detto "perché non prendergli un intimo sexy". Io mi sono innervosita e così lui mi ha dovuto dire il perché di questo regalo.
Io: e quindi?
Lara: mi ha confessato che tra non molto ci sarà una proposta!
Le sue mani battevano a ritmo e i suoi occhi non-smettevano di brillare di felicità.
Io: proposta?
Lara: si!! Una proposta di matrimonio!
"Cosa?". Rimasi immobile per circa 3 secondi prima di piombare di nuovo negli occhi di Lara che mi stava guardando preoccupata.
Lara: ehi cos'hai?
Io: come...chi glielo ha detto? Con chi ha parlato?
Lara: questo non me lo ha voluto dire perché sa che è difficile farmi tenere la bocca chiusa. Dai adesso torniamo dentro.
Non potevo crederci. Una proposta di matrimonio, ma da chi? Restai con quel chiodo fisso per tutta sera, e guardai ogni movimento, risata, occhiata e parola di Stefan e Geremia per cercare di capire almeno un Po di chi si potesse trattare tra i due.
Scartai i regali e ringraziai tutti per i regali, salutai mio padre e portai i bambini in camera.Io: ehi mi raccomando non fate casino e andate a dormire.
Lucio: Mamma ti è piaciuto il regalo?
Io: ora che ci penso, qual è il vostro regalo piccoli diavoletti?
Mi gettai sul letto e li torturai di solletico fino a fargli scendere le lacrime.
Mark: il nostro regalo era la festa mamma.
Io: oh! Allora si è stato il regalo più bello di tutti.
I loro occhi erano lucidi e i volti felici e ciò mi fece rallegrare il cuore.
Io: riposare diavoletti.
Lucio/Mark: auguri ancora mamma.
Mi avviai in camera e mi gettai sul letto sfinita da tutto quello che era successo. L orologio segnava le 13.27 e anche se il sole era ancora alto nel cielo mi infilai sotto le coperte e chiuso gli occhi.
Stefan: Kira?...ehi Kira..sveglia.
"Che ore sono?". Avevo dormito per quasi 3 ore e mezzo credo, ma non potevo dirlo con sicurezza poiché l orologio si era spento presumo per le batterie scariche. I miei occhi incontrarono uno Stefan radioso e felice con grandi occhi azzurri e lisci capelli biondi sistemati alla perfezione.
Stefan: ti aspetto vicino al fiume.
Io: mmm..ok.
Il fiume distava circa 300 chilometri da casa nostra, ma per fortuna eravamo ingrado di arrivarci in meno di 4 minuti. L aria era calda e il sole illuminava ancora gli alberi dalle foglie color verde acceso. Il fiume scorreva piano verso est e i rumori del bosco erano leggeri, quasi silenziosi. L odore di rose rosse era presente nell'aria ma non riuscivo a vedere dove fosse Stefan così mi sedetti vicino la riva del fiume. "O no! E se vuole chiedermi quella cosa...?".
Stefan: quale cosa?
Avevo dimenticato che Stefan potesse leggere i miei pensieri. Mi volta i lo vidi steso al mio fianco con pantaloncino e canotta.
Io: ..ehmm...nulla!
Stefan: MH! Senti volevo chiederti una cosa. Riguarda la scelta.
Io: oh!
Stefan: sono passati 3 mesi da quando è iniziata la "lotta" tra me e Geremia per il tuo cuore, e io francamente non resisto più, e quindi volevo sapere se hai preso una decisione.
Restai a guardare il fiume senza dire una parola. Cosa dovevo fare? La decisione l avevo presa, ma dopo la rivelazione di Lara non sapevo più se fosse quella giusta. Sospirai forte e mi decisi a parlare. "Ce la posso fare"
Io: Stefan io...
L odore di vaniglia, Rose rosse e sangue mi fecero trasalire da quel momento. Mi resi subito conto che l odore non era sangue umano, ma era quello di Geremia.
Mark/Lucio: Mamma aiuto!!!!
I bambini sbucarono dagli alberi come due fulmini ricoperti di sangue. I loro occhi grandi e spaventati incontrarono i miei.
Stefan: ma cosa avete fatto?
Mark: stavamo giocando in giardino con zio Geremia e all'improvviso è venuto un uomo e ci ha attaccati.
Lucio: papà è ferito mamma! Quell'uomo ha usato un coltello Benedetto!!
Gli occhi di Lucio si colmarono di lacrime e paura. Lo presi in braccio e lo strinsi forte al petto.
Io: Stefan prendi il bambino.
Stefan: cosa vuoi fare?
Io: la battaglia è iniziata.
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La Prescelta. L'inizio di una battaglia.
Vampirela prescelta. l inizio di una battaglia è il continuo di "la prescelta". vi consiglio di leggere il primo è poi dopo leggere questo altrimenti non si capisce nulla. Per tutti quelli che hanno letto già "La Prescelta" spero che vi sia piaciuto e che...