capitolo 16

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Lucifero mi prese per mano facendomi avvicinare. La sua mano fredda era posta sulla mia pancia piatta e perfetta. Chiuse gli occhi per un istante, e quando li ripari notai che erano bianchi. Rimasi paralizzata a guardare quegli occhi bianchi. Dopo un Po so fecero di nuovo scuri e Lucifero riprese il suo aspetto "umano". Il suo sorriso maligno mi spaventò così tanto che indietreggiai.

Lucifero: non sei incinta di un piccolo diavoletto..

Sospirai di sollievo.

Lucifero: Ma di due!!

"Cosa?????"

Rimasi ferma a guardare Lucifero che sorrideva maligno dietro la sua barbetta scura. 2 bambini. 2 piccoli demoni. L odore di rose rosse si faceva sempre più intenso fino a quando la mano di Stefan strinse la mia spalla.

Stefan: ehi...come...come stai?

Io: due...due demoni...

Dario e Lara restarono a bocca aperta, senza adire una parola, e li capivo. Cosa avrebbero dovuto dire?.

Lucifero: non chiamarli così , sono i tuoi bambini.

Bambini...Già. i miei...e di chi? Corsi via verso casa. La mia stanza era illuminata dalla luce del sole. Tirai le tende e chiusi la porta a chiave, mi gettai sul letto e piccole gocce mi strisciarono via dagli occhi fino a fondersi con la fodera del cuscino a cui mi tenevo stretta.
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Lara: non posso crederci..
Lucifero: credici mia cara.
Dario: non è possibile...o si?
Lucifero: a quanto pare si.
Stefan: voglio sapere di chi sono.
Lucifero: perché non vai da lei adesso?. Di questo parleremo poi.
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Il suono delle nocche di Stefan sulla porta era leggero. Sentivo il suo profumo confondere i miei sensi. Mi voltava lo stomaco ogni volta che il naso ispirava il suo profumo. Mi alzai di corsa e misi la testa nel bagno.

Stefan: kira stai vomitando?

"No sto ridendo!!! Secondo te cretino?"

Stefan: non chiamarmi cretino, posso leggere i tuoi pensieri.

"Lo so. Ma sai sono impegnata a tenermi i capelli quindi non posso dirtelo a voce"

Lui sospirò. Il suo odore stava sparendo. Finalmente se ne era andato, e con lui anche il giramento di stomaco. Lavai i denti e legai i capelli in modo che se Stefan sarebbe venuto di nuovo non avrei dovuto mantenermi i capelli.

Lara: Kira aprì ti prego.

Mi avvicinai alla porta e la sorchiusi per assicurarmi che era sola, poi la feci entrare e chiusi la porta a chiave.

Lara: come ti senti?

Io: male Lara....

Lara: già. Secondo te di chi sono.

Io: non lo so...quando sto con Stefan e sento il suo odore ho il volta stomaco...

Lara: e con Geremia?

Io: non lo so ...è andato via.

Lara: cosa?

Io: si. Mi ha detto che...mi ama...e poi è sparito.

Lara era davvero stupita da quello che gli avevo appena detto. Si sedette accanto a me sul letto e mi prese la mano.

Lara: tu ci tieni a lui vero?

Io: si...ma tengo anche a Stefan.

Lara: tu ami entrambi?

Io: non so cosa provo adesso.

Lara: io lo so. Ti si legge sul volto Kira. Tu ami Geremia ma ami anche Stefan e adesso sei combattuta da tutto ciò..

I miei occhi si fecero piccoli e sottili. L odore di vaniglia si faceva sempre più forte..ma c'era qualche cosa di diverso. Non era solo odore di vaniglia, era odore di...SANGUE. corsi in cucina sbattendo la porta e mi precipitai in giardino.

Io: GEREMIA!!!!

i miei occhi si posarono sul corpo di Geremia con vestiti strappati e ferite su tutto il corpo. Lo afferrai per un braccio prima che lui cadesse al suolo. L odore del suo sangue mi fece andare subito la gola in fiamme e la testa iniziò a far male.

Io: chi..chi è stato??

Gli occhi di Geremia erano fissi nei miei, quei piccoli occhi di un verde smeraldo.

Geremia: ho perso molto sangue per farti correre qui fuori eh...

Le sue labbra si piegarono in un sorriso forzato e dolorante.

Io: sei un idiota...

I miei occhi si gonfiano e divennero rossi. Lucifero e Aiciel lo afferrarono per le braccia e lo portarono dentro. Guardai il sangue che era gocciolato per terra e strinsi forte la gola.

Stefan: lui...ha bevuto il tuo sangue?

Era incazzato. Gli si leggeva nei piccoli occhi che mi fissavano. La gola stava prendendo fuoco e i miei denti erano al massimo dell'estensione...dovevo bere. Corsi via verso il bosco senza girarmi dietro. Sentivo il profumo di rose rosse e capii che Stefan mi stava seguendo. Girai verso destra e entrai in una grotta buia.

Stefan: Kira perché lo hai fatto?

Kira: non...Non lo so...

Stefan: lui ti piace vero.

Alle mie spalle dei passi lenti e silenziosi avanzavano verso di me. Mi girai appena il Puma saltò per mordermi alla testa. Gli afferrai il collo e lo gettai contro la parete della grotta, mi scaglia su di lui e affondai i canini nel suo collo. Il sangue caldo scorreva nella mia gola dissetandomi.

Stefan: Kira ferma lo ucciderai.
"Sta zitto"

Sapevo che mi aveva sentito. Continuai a succhiare fino a quando il povero animale chiuse gli occhi senza vita.
Il liquido rosso mi contornava le labbra e i miei canini erano spariti. Stefan mi si avvicinò e mi porto fuori dalla grotta. Le gocce d acqua battevano sulle nostre teste scivolando lungo i capelli ormai bagnati. Gli occhi blu di Stefan penetrarono i miei occhi ormai verdi. Riuscivo a vedere in lui un pizzico di dolore.

Stefan: perché lo hai fatto Kira?

Io: non lo so.

Stefan: tu mi ami? Ti prego dimmelo.

Io: ....si.

Stefan: ma ami anche lui..

Io: si...

Stefan sospirò. Le sue braccia mi stavano circondando la testa. Mi stava abbracciando?

Stefan: tranquilla non potrei mai lasciarti.

Io: io...

Stefan: tranquilla. Torniamo a casa, così capiremo di chi sono i piccoli diavoletti.

La sua bocca si piegò in un sorriso, ma che non coinvolse gli occhi.

La Prescelta. L'inizio di una battaglia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora