capitolo 8

2K 174 8
                                    

Le labbra di Geremia premevano sulle mie in un bacio intenso e dolce. "O no". Mi allontanai da lui e tornai a guardare la luna che illuminava gli alberi e i fili d erba. Lui restò fermo per un Po prima di girarsi.

Stefan: ciao...cosa ci fate qui?

Stefan era lì. Lo avevo sentito prima che potesse uscire dalla porta finestra. Cercai di assumere un espressione rilassata e con il dito cancellai la linea di sangue che mi circondava le labbra. Mi Voltai a guardarlo e gli sorrisi. Il petto nudo e i pantaloni neri aderenti, i capelli mossi e gli occhi blu mare mi presentarono uno Stefan assonnato e sexy da far paura.

Io: ero scesa a prendere un Po d'aria, e ho incontrato Geremia. Vero?

Lui annuì senza guardarlo. Gli occhi di Geremia erano vuoti, senza Luca, senza espressione. Non riuscivo a capire se la sua espressione era dovuta al bacio o al fatto che Stefan non ci avesse visto.

Stefan: oh. Beh mi sono svegliato perché avevo sete e non ti ho visto.

Geremia: tieni ne è rimasto un bicchiere.

Stefan afferò la bottiglia e gli sorrise. Poi tornò a guardarmi.

Stefan: torniamo a dormire?

Io: certo. Notte Geremia.

Mi incamminai verso Stefan con lo sguardo di Geremia su di me. Stefan posò la bottiglia sul tavolo e mi aspettava sulle scale.

Geremia: Sogni d'oro...Kira.

La luce del sole entrava dalle due finestre e rifletteva sul letto illuminando la stanza. Faticavo ad aprire gli occhi così mi limitai a girarmi scoprendo che Stefan non era al mio fianco. Il bagno era silenzioso e tutta la stanza taceva. Mi alzai e indossai un pantaloncino di jeans, una canotta verde chiaro e delle scarpette da ginnastica basse bianche, lavai i denti, bloccai i capelli in una coda di cavallo e scesi in cucina.

Con molta sorpresa la cucina era vuota, così feci un giro "veloce" della casa scoprendo che tutte le stanze erano vuote. Uscii nel grande giardino attirata dalla risata di Lara. Stefan e Dario stavano lottando. Geremia e Aiciel erano seduti sul prato e Lara urlava con enfasi e gioia il nome del suo ragazzo.

Aiciel: Buon giorno Kira.

Io: Buon giorno. Ma cosa state facendo?

Lara: oggi iniziano gli allenamenti Kira.

Io: oh...

Avevo totalmente dimenticato gli allenamenti. Non avevo tanta voglia di combattere ma dovevo. Mi sedetti al fianco di Aiciel e notai che Geremia non mi rivolse nemmeno uno sguardo. "Sta facendo l'offesa?"

Io: ciao.

Lui mi guardò e mi dedicò uno dei suoi sorrisi mozzafiato.

Geremia: ciao. Ho dormito bene ieri notte?

Io: si...e tu?

Aiciel si era allontanato per aiutare Stefan a liberarsi dalla presa di Dario che rideva stringendo il collo del fratello.

Geremia: sono rimasto sveglio tutta la notte a pensare.

Io: a cosa?

Geremia si alzò porgendomi la mano.

Geremia: andiamo tocca a te e Lara.

"Oh". Stava liberamente evitando il discorso Bacio delle 3 del mattino. Lara si pose difronte a me con un sorriso smagliante e divertito.

Lara: sei pronta?

Io: non credo...

Lara mi corse incontro e mi afferrò il braccio sinistro sbattendomi con forza contro l albero di mele alle mie spalle.

Lara: e vai l ho stesa.

Io fissavano il terreno. Come aveva osato? Mi alzai piano pulendo le gambe sporche di terreno, Sistemai la maglia e la guardai negli occhi ormai piccola dalla paura. In meno di 1 secondo la afferrai per il braccio e la gettai a schiena a terra, gli afferrai i capelli e la trascinai al centro del giardino e la sollevai in modo da guardarla negli occhi.

Io: mi hai strappato la maglietta.

Gli diedi una ginocchiata al volto, un calcio alle gambe e la lanciai contro lo stesso albero dove 2 minuti prima mi aveva lanciato lei. Lara mi guardò stupita dalla mia reazione è quando si alzò da terra restò ferma a guardarmi prima di sorridermi.

Lara: cavolo.

Io: ti ho fatto male?

Lara: No no.

Io: mi dispiace...

Aiciel: non devi dispiacerti. Dai adesso tocca a Stefan.

Stefan mi si parò difronte con un sorriso da togliere il fiato. I suoi occhi blu mare mi scrutavano con serietà e divertimento. Mi prese il volto tra le mani e mi baciò con dolcezza e passione.

Stefan: si comincia.

Mi prese per un braccio e mi strattonò con forza per farmi cadere al suolo. Me lo ritrovai steso su di me con una mano alla gola e gli occhi fissi nei miei. L odore di rose rosse mi faceva girare la testa e non riuscivo a concentrarmi.

Stefan: sei fuori forma amore mio.

Io: abbiamo appena iniziato.

Gli tirai i capelli facendogli gettare la testa all'indietro e gli baciai il collo. Gli afferrai il braccio destro e lo gettai con la schiena sul terreno, mi alzai e gli posai un piede al collo costringendolo ad alzare la testa. Sorrise e mi afferò la caviglia, poi si alzò facendo cadere di nuovo per terra e sedendosi su di me mi bloccò i polsi con le mani.

Stefan: hai perso.

Gli sorrisi e lui si chinò a baciarmi piano e con dolcezza. Si alzò lasciandomi per terra e subito i miei occhi caddero in quelli di Geremia che mi stava guardando a braccia conserte e con lo sguardo vuoto.

Aiciel: adesso tocca a Geremia e te.

Geremia mi si avvicinò dandomi il tempo di alzarmi. Mi Si parò davanti e mi sorrise senza nessuna voglia di farlo. Intanto Dario e Aiciel avevano cominciato a combattere e Stefan e Lara stavano ridendo tra loro.

Geremia: sei pronta piccola?

Io: certo.

Geremia:  a quanto pare ieri non hai detto niente a Stefan?

Io: perché avrei dovuto? Ieri non è successo nulla.

Geremia: oh così mi ferisce piccola.

Il suo sguardo sguardo il suo sorriso mi fecero capire che era divertito da quella conversazione.

Io: mi dispiace ma questa è la realtà.

Geremia: o beh...sai io non ho tanta voglia di combattere.

Io: e cosa avresti voglia di fare?

Geremia: beh...avrei voglia di tirare via quei pantaloncini e quella canotta ormai rovinata e baciare il tuo collo così perfetto e liscio per assaggiare il tuo sapore.

Io: fallo allora.

"Aspetta...CHE?!?!?"

La Prescelta. L'inizio di una battaglia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora