capitolo 15

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Geremia mi stava fissando con occhi piccoli e neri. Non potevo crederci, tutto quello che stava succedendo non poteva essere vero. Caddi in ginocchio con le mani sul volto.

Geremia: ti prego Kira non fare così.

Io: io non posso...

Il mio pensiero cadde su Stefan. Come gli avrei detto che forse ero incinta? Non potevo. Mi avrebbe odiamo per sempre. Tradirlo così, senza un motivo. Mi sentivo così...così male.

Io: non posso fare questo a Stefan.

Geremia si inginocchiò difronte a me. La sua mano poggiava sulla mia spalla e il suo sguardo cercava il mio ormai vuoto e colmo di dolore e odio verso me stessa.

Geremia: sta tranquilla faremo finta di niente fino a quando non troveremo una soluzione.

Inchiodai Geremia con i miei grandi occhi verdi e gli portai le mani al collo. Le dita stringevano la sua pelle dura e fredda. Il respiro di lui si faceva sempre più lento e pesante. I miei canini erano al massimo della loro lunghezza e vidi i miei occhi rossi riflessi in quelli neri di Geremia.

Io: fare finta...di niente? Come posso fare finta di niente spiega.

Geremia: ...Kira....Non....riesco a....respirare....

I suoi occhi erano sempre più neri e pieni di paura. Le mani cercavano di allontanare le mie dal suo collo ma senza nessun successo.

Lucifero: Kira lascialo stare!

Mi girai e Lucifero mi stava fulminando con le sue punte di ghiaccio. Mi si avvicinò piano e mi posò una mano sulla testa. I miei canini si ritirarono e la mia mano alleviò la presa facendo crollare Geremia sul terreno mentre si massaggiava il collo.

Lucifero: cosa ti è preso?

Io: io..Non..Non lo so...

Lucifero: non puoi reagire così a ogni notizia che non ti sta bene.

Io: tu lo sapevi?

Lucifero: certo piccola. Io so sempre tutto.

Io: perché non me lo hai detto?

Lucifero: perché come te l ho saputo solo oggi.

Io: come farò adesso?

Ero ancora in ginocchio. Il palmo della mano di Lucifero accarezzava i miei capelli biondi e intrecciati tra loro. Geremia si era allontanato di svariati metri da me dopo essersi ripreso.

Lucifero: dirai tutto a Stefan.

Io: non...Non ho il coraggio.

Lucifero mi aiutò ad alzarmi. Il mio volto era pieno di dolore, le mani strette in due pugni e gli occhi colmi di lacrime. Il dolore di quel mio sbaglio so mi strinse il cuore in una morsa cosi forte da farmi scoppiare un un pianto involontario.

Geremia: ti prego piccola non piangere.

Io: zitto tu! È tutta colpa tua se ora sono in questa situazione.

Geremia: Kira...

Io: tu sapevi tutto! Sapevi che c era questo pericolo eppure non hai esitato un secondo. Hai sempre odiato Stefan sin dal principio, e l unico tuo scopo era quello di rovinare la nostra felicità. Beh sono felice di informarti che ci sei riuscito. Adesso Stefan mi odierà per il resto della sua vita...anzi della nostra vita! Sparisci dalla mia vista.

Geremia mi fissò con occhi ormai neri come il carbone. Il suo volto ferito dalle mie parole mi fecero capire che avevo esagerato. Feci un grande sospiro e passai una mano tra i capelli.

La Prescelta. L'inizio di una battaglia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora