POV ROSE
Sono passate tre settimane dal mio ritorno a casa dall'ospedale. La mia vita è tornata com'era prima, vado a scuola, studio in biblioteca per i test, mi godo i momenti con la mia famiglia e cerco di uscire con gli amici, ma ogni volta che abbasso lo sguardo vedo quel marchio che mi ricorda il piano maledetto di quella strega.
"Ehi cugina come stai?" compari dal nulla Robin mentre chiudevo l'armadietto "Bene te?" stavo mentendo "Ascolta ti va di venire a casa di Alice? Ci troviamo con alcuni suoi amici per un progetto scolastico che coinvolge alcune scuole" presi il cellulare per controllare l'agenda
'h 15.30: Appuntamento da Archie dopo scuola'
Sono stufa di andare ogni giorno da quello strizzacervelli, gli voglio bene perchè è una brava persona, ma sinceramente non mi sta aiutando con il dimenticare Madre Gothel.
"Certo! Mi dai un passaggio?" comparve sul suo volto un sorriso enorme "Ovvio non devi neanche metterlo in dubbio, ti aspetto finite le lezioni al parcheggio" le sorrisi "A dopo" Robin tornò indietro "Mi sono dimenticata di darti questo" era una scatola verde con un fiocco verde "Aprila" era entusiasta , c'era un biglietto sopra con scritto: 'Spero ti possano essere d'aiuto, ti voglio bene Zia Zelina' la aprii con delicatezza e all'interno ci trovai un paio di guanti neri in pelle, mi veniva da piangere "Sono bellissimi" "Piccolo pensiero da parte di mia madre, lei sa cosa stai provando" posai la scatola all'interno dell'armadietto e li indossai "Ora scappo ho lezione di spagnolo, ci vediamo dopo" il suono della campanella ricordò a tutti che era ora di ritornare in classe.
Presi il cellulare per ringraziare mia zia 'Grazie per avermi pensato! Sono stupendi, ti voglio bene' dopo qualche secondo mi arrivò una striscia di cuori verdi sul telefono, scoppiai a ridere.
Mentre mi dirigo a lezione d'improvviso la pressione calò e mi sento più stanca del solito, andai in bagno per sciacquarmi la faccia e quando guardai lo specchio una figura incappucciata comparve dietro di me. Chiusi gli occhi e li aprii velocemente ma era scomparsa, non può essere vero sono passate solo tre settimane. Scoppiai a piangere e andai al parcheggio della scuola saltando la lezione, non volevo che le persone mi vedessero.
Mentre ero seduta ad aspettare Robin decisi che non sarei più andata a casa di Alice, non volevo rovinare l'atmosfera. Scrissi a mia cugina un messaggio veloce e mi scusai dicendole che non mi sentivo bene. Mentre passeggiavo per tornare a casa con le cuffie alle orecchie notai non lontano da me che un'ombra mi stava seguendo, accellerai il passo ma niente, incrocio dopo incrocio quella figura era sempre più vicina. Il mio cuore iniziò a battere più velocemente, cercai un posto dove rifugiarmi ma mancavano ancora una decina di minuti per arrivare a casa, entrai nel parco pubblico e mi sedetti sotto un albero, chiusi gli occhi e cercai di concentrarmi per regolare il respiro e per far rallentare i battiti del cuore, questo era un esercizio che il signor Gold mi aveva insegnato per controllare i miei poteri.
Mi svegliai ed era buio, avevo perso la cognizione del tempo. Sbloccai lo schermo del cellulare e lo trovai intasato da messaggi e chiamate da parte di tutti: Emma, Regina, Henry, Robin e Zia Zelina. La testa mi stava scoppiando e provai a tornare a casa più in fretta che potevo perchè sapevo che qualcosa in me non stava funzionando.
Attraversai il vialetto di casa e aprii la porta, trovai tutti in salotto. Mia madre stava al telefono che cercava di chiamarmi perché il mio cellulare stava vibrando in quel esatto momento, Zia Zelina parlava con Robin e c'erano pure i Charming che aiutavano.
"Scusate mi sono addormentata" cercai di parlare ma dalla mia bocca non usciva alcun suono, provai di nuovo ma niente, mi avvicinai cercando di farmi vedere ma proprio come era successo qualche settimana fa ero di nuovo in un mondo parallelo.
"La tua famiglia ti vuole bene" la figura incappucciata si avvicinò mettendosi di fianco a me, quella voce mi era famigliare "Ancora tu" scoppiò a ridere "Certo te l'avevo detto che sarei tornata" pensai ad un incantesimo che Gold mi aveva insegnato ma quella strega è riuscita a mettermi il bracciale nero che bloccò i miei poteri "Leggo la tua mente, non l'hai ancora capito?" tolsi il mio polso dalla sua presa "Quindi cosa vuoi ora?" "Ora è arrivato il momento di agire, domani a mezzanotte ti farò sapere dove e quando farti trovare, mi raccomando signorina non dovrai dire niente a nessuno se no inizierò a strappare il cuore ad ogni tuo caro famigliare, uno alla volta" continuai a guardare la preoccupazione nei volti della mia famiglia che mi cercavano "Non posso venire ora? Non sopporto l'idea di farli soffrire di nuovo scappando nel nulla dopo essere ritornata" la sua mano lurida toccò il mio volto "Ogni cosa al suo tempo tesoro, usa i tuoi poteri e sii paziente" poi schioccò le dita e mi risvegliai accanto all'albero sotto il quale mi ero addormentata.
Ritornai a casa che era quasi mezzanotte e senza farmi sentire cercai di andare sotto la finestra della mia camera, chiusi gli occhi e mi concentrai pensando all'incantesimo che Gold mi aveva fatto imparare dal libro di Cora (era un segreto tra me e lui, perchè mia madre non voleva che lo usassi) . Aprii lo zaino dopo qualche minuto e comparve all'interno lo stretto indispensabile per stare via, in quel momento seppur spaventata ero orgogliosa di me stessa per essere riuscita a farlo funzionare. Misi lo zaino in spalle, cuffie alle orecchie e con le lacrime negli occhi mi voltai lasciando la mia casa e la mia famiglia alle mie spalle, pronta a fare l'impossibile per salvare il mondo da questa strega.
Non mi piace lasciare le cose a metà, allora seppur da un po' di tempo sono tornata per continuare questa storia e fare sì che abbia un bel finale,restate sintonizzati ❤️
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The Daughter of Evil
FanfictionDopo numerosi combattimenti e vari sortilegi è arrivato il momento per Regina ed Emma di affrontare i problemi della vita odierna, insieme ad Henry. Sindaco e sceriffo della città riescono a sconfiggere la routine con i vari lavori. Il matrimonio tr...