Capitolo.3

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Quando Emma aprii la porta di casa fui invasa dalla quantità di persone che erano presenti alla festa "Lasciami pure il giubbotto, vedo che di gusti te ne intendi" riferendosi alla mia giacca di pelle nera "E' una parte di me, non riesco a starci senza" gliela porsi sorridendo "Eccoti finalmente!" disse una donna, ero sicura che fosse la fidanzata dopo il bacio che si scambiarono di fronte a me. L'opposto di Emma, ella indossa un tailleur grigio con un décolleté nero proprio come i suoi capelli, il trucco rispecchia pienamente la sua eleganza "Lei chi è?" domandò sospettosa "E' arrivata oggi da Boston, Rose ti presento Regina Mills" le tesi la mano per salutarla "Non che la sua futura moglie" ricambiò stringendo forte "Posso parlarti un attimo in privato?" le due si allontanarono lasciandomi da sola in mezzo a tutta la gente. La Villa era uguale alla casa bianca ma in miniatura, osservai che la maggior parte delle persone mi guardavano con aria curiosa. "Sbaglio o sei nuova?" spuntò dal nulla un ragazzino con al collo una sciarpa rossa "Si arrivata oggi" osservai che assomigliava ad Emma precisamente avevano gli stessi occhi "Piacere Henry, scusa la confusione le mie mamme si sposeranno tra qualche settimana e devono fare tutto in grande" sapevo già chi fosse dalla foto che avevo visto nell'ufficio dello sceriffo "Come ti chiami?" mi domandò "Rose Williams" mi porse un bicchiere di succo alla mela "Di che storia fai parte?" lo guardai perplessa "Storia?" domandai incredula "Si fiaba, storia come mia madre è la Regina Cattiva e i miei nonni sono Biancaneve e il Principe Azzurro" scoppiai a ridere "Ma stai parlando del tema della festa? Allora io sono Mulan è sempre stata la mia principessa preferita" fece un passo indietro "Tu non sai niente vero?" non capii di cosa stesse parlando "Riguardo cosa?" venimmo travolti dal flusso di gente che incominciarono a ballare a ritmo di musica e la nostra conversazione finii in quel preciso momento. Notai da lontano che il ragazzo stava parlando con le madri indicandomi spesso ed è in quell'istante che decisi di andarmene ma mentre raggiunsi la porta Regina mi bloccò "Signorina Williams va già via?" tra le mani teneva un bicchiere di cristallo con all'interno del vino rosso "Sono stanca il viaggio è stato lungo ma grazie per l'invito" feci per andare quando si mise di fronte a me "Spero che il suo soggiorno qui a Storybrooke sarà breve, non abbiamo bisogno di problemi" con sguardo freddo me ne andai ignorandola e cercando di capire il perché prima mi stessero indicando. Raggiunsi la spiaggia, il punto dove nasce l'alba giusto dopo mezzanotte e la vidi seduta su un pezzo di tronco ad aspettarmi "Novità?" mi chiese "Mancano due settimane al matrimonio e lei sta indagando su un ragazzo che non sono riuscita a identificare, ho visto i fascicoli sulla scrivania" mi spostò i capelli dietro l'orecchio "Hai tagliato i capelli, stai bene" la ringraziai "Ora dobbiamo decidere quando sarà il momento, direi il prima possibile" anche lei ama il nero in dieci anni che la conosco non si è mai vestita diversamente "La deve pagare per quello che ha fatto" le risposi "Con calma tesoro mio, cerchiamo di capire quando potremmo colpire e dopo avremo la nostra vendetta" mi diede un bacio sulla fronte e si alzò andandosene. Fiona è una donna fredda e complicata, mi prese in affidamento all'età di undici anni e durante di essi non si è mai sbilanciata con l'affetto nei miei confronti se non solo i baci sulla fronte, la sua casa fu l'ultima in cui abitai prima di andare a Boston. Sin da piccola mi insegnò a non fidarmi di nessuno pagandomi tutte le lezioni di karate e judo, voleva che fossi pronta a difendermi in qualsiasi evenienza. Spesso mi raccontava una storia particolare, teneva protagonista una ragazza dai capelli d'oro che andava di porta in porta per le città ad ingannare la gente fingendosi la salvatrice del loro futuro ma nessuno sapeva che in realtà durante la notte si intrufolava nelle case delle sue vittime a derubarli e infine ad ucciderle finché al mio diciottesimo compleanno mi raccontò tutta la verità, rivelandomi che Emma Swan era colpevole dell'uccisione dei miei genitori e del figlio di Fiona.

The Daughter of EvilWhere stories live. Discover now