Capitolo.15

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L'Estate stava arrivando e le giornate volavano via con il vento, dall'arrivo di Rose era quasi passato un mese e con questo mancava sempre meno alla maledizione di Malefica. Ogni giorno dopo il lavoro correvo in biblioteca nella speranza che Belle trovasse qualche antidoto o qualche scappatoia al maleficio ma l'unica risposta che ottenevo "Regina nessun poter terreno lo riuscirà a togliere" e con questo tornavo a casa affranta "Amore che succede?" Emma venne a prendermi in biblioteca per tornare a casa insieme "Niente non posso fare niente per lei" mi avvolse in un abbraccio che seppur bello era leggermente scomodo dentro quella latta gialla "Non ti affliggere Gina so che sei forte e insieme riusciremo a sconfiggere Malefica" avevo le lacrime agli occhi "Noi siamo una famiglia ed è la miglior cura" sono grata di averla al mio fianco, le sue parole mi tirano su di morale e riaccendono quella luce di speranza che certe volte si spegne "Andiamo a prendere i nostri figli" disse dandomi un bacio a stampo e asciugandomi le lacrime; tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì i ragazzi vanno dal signor Gold dopo la scuola, Henry gli da una mano mentre lui è occupato a dare lezioni di magia a Rose, avrei voluto farle da insegnante ma il lavoro da Sindaco occupa troppo tempo.

Scendemmo entrambe dal maggiolino e li raggiungemmo all'interno del negozio "Mamme!" urlò Henry da dietro il bancone mentre puliva qualche cimelio "Ragazzino dov'è tua sorella?" si guardò intorno "Sarà sicuramente dietro con il nonno, vado a chiamarla" mentre attendevamo l'arrivo presi Emma dalle mani e le diedi un bacio "Sindaco siamo in un luogo pubblico" disse con quel sorrisino che mi fa girare la testa "Hai detto bene io sono il Sindaco" le feci un'occhiolino e mi allontanai quando sentii sbattere qualcosa per terra "Tutto bene?" raggiungemmo gli altri dietro il bancone in una sala nascosta "Quando pensavi di dirmelo ?" sentii la sua voce rosea provenire da dietro, mi voltai e trovai Rose arrabbiata, proprio come me dalla sua faccia traspare qualsiasi emozione sta provando "Di che cosa amore?" aveva i pugni serrati lungo i fianchi "Della verità sul maleficio, il perché Malefica l'ha lanciato" mi avvicinai cercando contatto con lei ma si allontanò "E' vero?" mi domandò con voce dolce "Si..." ammisi la verità, non riuscivo a mentirle l'avevo già fatto per troppo tempo, la sua espressione cambiò e da quegli occhi da cerbiatta, gli occhi del mio Daniel usciva solo delusione, riprovai ad abbracciarla ma dalla sua bocca uscì solo "Non toccarmi, sei tu il male del mondo" affranta dalla situazione tornammo a casa ma come sempre Rose si rinchiuse in camera "Le passerà amore dalle tempo" disse Emma mentre spegneva la luce della abat jour "A Regina ricordati domani di fare le lasagne per il compleanno di mio fratello, non so cosa ci metti dentro ma mia madre non gli riesce a far mangiare nient'altro" mi sdraiai avvolgendomi sotto le coperte "Va bene Miss Swan ma ora vieni qui" iniziai a baciarla e passammo le ore a fare l'amore appassionatamente rimanendo nude sotto le coperte calde.

La sveglia cominciò a suonare avvertendoci che era arrivata l'ora di tirarci su le maniche per la festa, senza pensarci mi buttai in cucina a preparare teglie su teglie di Lasagne mentre Emma montava la cassa per la musica sotto il mio prezioso albero "Mamma io vado a dare una mano alla nonna" sbucò Henry dal nulla "Certo amore ma prima vieni qui" prima di mandarlo fuori gli diedi un bacio in fronte per ricordargli il bene che gli voglio, mentre continuavo a cucinare vidi di sfuggita un'ombra correre in giardino e dalla finestra notai che era Rose, stava aiutando Henry e Mary Margaret ad appendere le decorazioni.

Il pomeriggio passò in un batter d'occhio e a vedere tutti quei marmocchi scorrazzare in giardino mi riempiva il cuore di gioia, Rose si era messa a fare qualche magia per sorprenderli un po' mentre Emma corse in cucina a prendere la torta "Dove vai?" le chiesi fermando Rose intenta a rientrare in casa "In camera non mi sento bene" in effetti la vedevo leggermente pallida  "Cosa ti senti tesoro?" chiuse gli occhi al gesto mi allarmai "Sarò stanca perché ho usato la magia oggi, Gold mi ha detto che ha effetti collaterali come questo, chiamami per la cena" mi fece un sorriso "Va bene amore" le carezzai i capelli, la bellezza del suo carattere e che nonostante sia arrabbiata non riesce a fare a meno di sorridere "Tanti auguri a te..." iniziò a cantare Emma sbucando dalla porta  con la torta in mano con le candeline accese e da li partì un bellissimo coro per Neal.

Finalmente riuscii a sedermi dopo aver finito di distribuire l'ultima fetta di torta "Mamma io esco ci vediamo dopo" sgranai gli occhi "Va bene ragazzino alle dieci a casa" rispose la mia dolce metà "Con chi esce scusa?" Emma alzò le spalle "Provo a portare una fetta di torta a Rose magari si riprenderà" le dissi dandole un bacio sulla fronte, provai a chiamarla dalle scale ma non ricevevo risposta allora decisi di bussare alla porta e quando la aprii leggermente trovai Rose sdraiata per terra, lanciai di fretta la torta sulla scrivania e buttandomi per terra cercai di sollevare la sua testa appoggiandola delicatamente sulle mie ginocchia, provai a svegliarla chiamandola con toni forti o anche con qualche leggero schiaffo sulla faccia ma niente non si svegliava, presi il cellulare e chiamai il 911 e mentre spiegai all'infermiera dietro al telefono cos'era appena accaduto adocchiai una ferita nell'indice della mano destra "Nooo" urlai a squarciagola ammettendo che Malefica aveva raggiunto il suo obbiettivo.

The Daughter of EvilWhere stories live. Discover now