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"Ho visto il testo della canzone che stavi cantando la scorsa volta e poi ho visto il mio nome e non ho saputo resistere. È la nota del giorno in cui ti ho parlato di Felix. Non penso tu abbia bisogno che ti ricordi cosa avevi scritto" negai con la testa. Chiusi gli occhi per capire quello che era appena successo e poi continuai ad ascoltare, rimanendo però sempre con gli occhi chiusi "Ti prometto che ho letto solo quello, anzi secondo me dovresti dirlo anche agli altri di questa cosa. Ho letto anche quello che ho fatto io. Mi dispiace di non esserci stato quando sei ritornata da scuola quel giorno. Non pensavo ti servisse il mio aiuto. Ero convinto che lo stessi facendo solo per darmi fastidio. Ora ripensandoci sono stato uno stupido, ma eravamo piccoli" lo guardai finalmente e decisi di rispondere "Tanto piccoli non eravamo. È stato solo l'anno scorso. Sono ritornata da scuola piangendo perché avevo appena scoperto che il mio migliore amico mi stava solo usando per poter sapere cose in più sulla mia migliore amica. Guarda caso poi si sono messi insieme e da quel giorno non mi hanno più parlato. Volevo sfogarmi con qualcuno e l'unico in casa eri tu, gli altri erano fuori non so dove. È per questo che ora tendo a non esternare troppo i sentimenti con voi. So che ci sarete sempre per me, ma alla fine per le cavolate che mi fanno stare più male, non ci siete mai. Non ve ne voglio fare una colpa, ecco perché l'ho scritto sul quel diario. Perché ero sicura che nessuno lo avrebbe mai letto, invece" finii la frase con l'amaro in bocca. Non avevo mai detto a nessuno, nemmeno scritto sul quaderno, queste cose. Mi ci volle un secondo per poter capire cosa avevo appena detto e appena cercai di dire qualcosa per far sembrare tutto uno sbaglio, mi ritrovai avvolta fra le braccia di Changbin. Mi rilassai e ricambiai la stretta. Finalmente mi sentivo più leggera. "Grazie" mi disse sussurrando "Per quale motivo, oppa" "Per avermi parlato senza paure e paranoie. E mi dispiace per averti fatto sentire in quel modo. Ma la prossima volta, sperando che non ci sia, non iniziare a sbraitare, che peggiora solo la situazione" finì di dire prima di darmi un bacio sulla guancia e alzarsi. "Mi lasci da sola?" "Certo che no. Ora ti mando uno a uno gli altri così spieghi quello che hai spiegato a me, ma con ognuno hai una storia diversa. Fidati di me, serve sempre parlare con qualcuno che ti possa ascoltare e aiutare" disse infine lasciando la stanza. Sorrisi come non sorridevo da giorni e ripresi a respirare normalmente mentre aspettavo che entrasse qualcuno con cui parlare.

Feels like homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora