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Erano le 7:30 e stavo davanti al cancello della scuola in attesa di Ryujin per parlarle. Controllai il telefono di nuovo e proprio in quel momento notai una persona fissarmi. "Buon compleanno vecchietta" sorrisi e mi buttai fra le braccia della mia ragazza. Mi strinse forte a lei e mi diete un casto bacio sulle labbra. Arrossii a quel gesto e mi nascosi le guance con le mani. "Allora, come mai questo appuntamento così presto?" chiese prendendo posto vicino a me. Mise una mano sulla mia coscia aspettando che dicessi qualcosa. Presi un bel respiro cercando le parole giuste per iniziare e appena mi sentii pronta iniziai a parlare. "Riguarda la chiamata di ieri. Ho solo bisogno di dirti che la colpa non è tua e non lo è mai stata. Quando sto con te semplicemente mi sento come se non fossi abbastanza per te. Sei sempre stata quella persona che non pensavo potesse mai stare con una come me" mi guardò male così decisi di correggermi subito "Non fare quella faccia. So cosa pensi di me e sai anche quello che penso io di me stessa, quindi fammi andare semplicemente avanti" la vidi rilassare lo sguardo. Nel mentre che spiegavo come mi sentivo veramente, la sua mano creava piccoli cerchi sopra le calze a rete che indossavo quel giorno. Mi provocava scariche di brividi, ma in un certo senso mi faceva sentire più tranquilla. "Quindi voglio solo dirti che non voglio che tu ti senta in colpa per nulla, anche perché stare con te mi sta aiutando molto e pian piano sto capendo perché tante persone effettivamente mi vogliono bene" dissi ridendo imbarazzata, abbassando lo sguardo. Sentivo gli occhi di Ryujin bruciarmi addosso. Presi coraggio e alzai la testa incrociando il suo sguardo con il mio. La vidi avvicinarsi e in un sussurro disse "Sei bellissima oggi, questa gonna ti sta proprio bene" arrossi al complimento e per evitare di creare altra tensione decisi di alzarmi e andare dagli altri che ormai erano arrivati. Sentii Ryujin imprecare per poi raggiungermi, mettendo la sua mano sul mio fianco, ridendo mentre raggiungevamo gli altri.

"Ecco la festeggiata. Le stavi dando il tuo regalo di compleanno Ryujin" disse maliziosamente Hyunjin mentre mi abbracciava. "Non lo saprete mai" disse di rimando la ragazza. Mentre loro discutevano io mi ritrovai attaccata da tutti gli altri. Il primo a saltarmi addosso era Jisung "Ok, va bene, grazie, ho capito. Ti prego scollati che non respiro" dissi ridendo mentre mi staccavo dal mio migliore amico "Ora che hai quattordici anni inizierai a vestirti sempre da troietta?" "Imito solo i migliori" dissi sorridendo verso Wheein. L'outfit che avevo indosso era molto particolare, ma visto che era il mio compleanno ho ignorato i commenti indignati di tutti i miei fratelli e sono comunque uscita di casa, più felice che mai. Avevo un vestitino nero attillato molto corto. Sopra avevo una giacca di pelle, che avevo rubato dall'armadio di Bangchan proprio questa mattina. Indossavo le calze a rete con sotto delle calze color carne per evitare di morire di freddo. Fortunatamente per essere una giornata di fine novembre non faceva tutto questo freddo.

In lontananza vidi arrivare anche i miei fratelli. Ognuno aveva un'espressione diversa dipinta sul volto alla vista di quello che indossavo. "Ma quella è la mia giacca" disse sconvolto Bangchan. "Se vuoi me la tolgo" faceva freddo ma in quel momento ridevamo così tanto per l'espressione che aveva fatto mio fratello che non ci feci caso. Arrivarono anche Jimin e gli altri e fui felicissima di vedere tutti apprezzare il mio look e il mio trucco. Era la prima volta che mi truccavo veramente per andare a scuola ed ero molto orgogliosa del risultato finale. Non era troppo complicato. Avevo un eyeliner a gatto e le labbra tinte con un rossetto rosso scuro.

Dopo che tutti mi fecero gli auguri la campanella finalmente suonò. Fortunatamente quel giorno avevamo tutte ore di laboratorio perciò passò molto tranquillamente la giornata. Finita la quinta ora mi diressi verso gli armadietti e notai gli occhi di tutti puntati addosso. Arrossii a quell'attenzione e aumentai il passo. Arrivata notai subito Jisung e Ryujin aspettarmi. "Dovrei essere gelosa di tutti questi sguardi?" disse divertita "Da quando tutti mi guardano" dissi imbarazzata, sbrigandomi a prendere le cose dall'armadietto "Non è una sorpresa" guardai male Jisung "Ti hanno sempre tutti guardata, solo che oggi che ti senti carina te ne sei accorta. Questa scuola non è poi così grande e praticamente tu conosci almeno una persona per ogni classe e questo ti rende conosciuta. In più quando Tae hyung stava qui era il rappresentate d'istituto insieme a Jimin hyung e tutti li adoravano, quindi alla fine tutti sanno chi sei" "Questo discorso ha completamente senso, ma mette anche un sacco di ansia. Non sono abituata all'attenzione delle persone" "Ho capito, devo iniziare ad essere gelosa. Forza andiamo che la campanella è suonata e manca solo un'ora prima di tornare a casa" detto questo mi misi a braccetto in mezzo al mio migliore amico e alla mia ragazza. 

Feels like homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora