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Y/n p.o.v

Dopo cena i miei genitori mi fecero il terzo grado. Essendo la più piccola erano estremamente protettivi e severi nei miei confronti. Cercai di spiegare dove fossi stata e perché non avessi avvisato nessuno, ma loro continuavano a non darmi ascolto, dicendomi che avessi ignorato le loro chiamate di proposito. "Ya. Vi sto dicendo che non vi ho ignorati. Avevo solo il telefono in silenzioso dentro lo zaino" dissi urlando con le lacrime agli occhi. Ad un tratto sentii la guancia bruciare. Mio padre mi aveva appena tirato uno schiaffo. "Non provare mai più ad alzare la voce con me in questa maniera. Ed ora fila in camera. Non ti voglio sentire fino a domani mattina" corsi in camera piangendo, chiudendo con forza la porta. Non era possibile. Mio padre aveva alzato le mani per la prima volta su di me. Non capivo cosa avessi sbagliato. Avevo provato a spiegargli che non era colpa mia, ma continuava a dire che ero solo una ragazzina bugiarda e maleducata. Lanciai un urlo soffocato dal cuscino e iniziai a piangere più forte.

Dopo qualche minuto sentii qualcuno bussare. "Vattene chiunque tu sia" continuò a bussare "Ya, ma sei sordo o cosa." e dopo l'ennesima volta che gli chiesi di smettere, andai ad aprire la porta, pronta a tirare un pugno sul naso a chiunque stesse bussando. "Ya, ora vedi come ti facci..." non feci in tempo a finire la frase che tutti i miei fratelli mi strinsero in mezzo a loro. "Ehi, ma che vi prende" "Ci siamo preoccupati dopo aver sentito quell'urlo"iniziò Changbin "E per questo Chanie hyung voleva vedere come stessi" proseguì Seungmin "Ma siccome non ci sembrava proprio il momento giusto" continuò Taehyung "Abbiamo aspettato che ti calmassi un pochino prima di venirti a parlare" lo interruppe Bangchan "Chi era, allora, quel cretino che stava continuando a bussare" "Chi, se non tuo fratello. Il più bello" mi rispose Minho. "Me lo potresti far conoscere" "Tu, piccola insolente" mi prese in braccio, posandomi sul letto e iniziando a farmi il solletico. Cercai in tutte le maniere di liberarmi, ma dopo cinque minuti anche gli altri si unirono a lui. Mentre mi ricomposi, gli altri si misero in cerchio per terra. Avevano sistemato coperte e cuscini in modo tale da fare un piccolo forzino. Mi sembrava di tornare bambini, quando stavamo sempre insieme.

Mi andai a sedere tra le gambe di Tae oppa, che mi strinse forte a se. Accanto a lui c'erano Chanie e Minho oppa. Riuscirono a farmi dimenticare dello schiaffo, tranquillizzandomi sul fatto che la mamma ne stesse parlando con papà. Passammo, dopo anni, una nottata chiacchierando e scherzando tutti insieme. Non passavo un così bel momento con i miei fratelli da un'eternità.

"Giochiamo a obbligo e verità" guardai incerta Minho "Sicuro? C'è pur sempre y/n, vacci piano. Con tutti, sia chiaro" aggiunse Minnie "Che hai paura? Sei per caso una femminuccia?" lo fulminai con lo sguardo, in fin dei conti io lo sono. "Non mi chiamo mica Changbin" gli rispose prontamente Seungminie. Binnie mise su il broncio e, intenerita da quella scena, decisi di andare da lui, staccandomi da Tae Tae, per farlo appoggiare sul mio petto. Potevo anche essere la più piccola, ma ero pur sempre una ragazza con l'istinto materno nel DNA. Iniziai ad accarezzargli i capelli, facendolo sorridere. "Allora vogliamo iniziare o dobbiamo aspettare l'alba?" disse Taehyung "Certo. Inizio io" cominciò Bangchan "Mhh, lo faccio a Minho, così vediamo chi è la femminuccia" "Vedremo. Verità" e lo disse con fierezza "Hai una crush che noi conosciamo?" lo osservai e vidi le sue guance arrossarsi, così per stuzzicarlo, iniziai a tirargli occhiatine "Ya, y/n non guardarmi così. E va bene, si mi piace una persona che anche voi conoscete" ci fu un "uhhhh" generale "Smettetela" "Prima vogliamo sapere chi è la sfortunata" "O lo sfortunato" mi aggiunsi a Seungmin. Tutti mi guardarono straniti "Ma dai, come se non l'avessi già capito" "Che cosa intendi" mi osservò Binnie oppa facendomi segno di continuare "Si capisce da un miglio che siete tutti poco eterosessuali" osservai i volti di tutti i miei fratelli diventare rossi dall'imbarazzo "Ma cosa ti salta in mente. Io sono eterissimo" guardai Changbin oppa e scoppiai a ridere subito dopo. "Potreste pure non essere tutti gay, ma qualcuno di voi sicuro lo è" li vidi un po' confusi, così continuai a parlare "E se proprio devo essere sincera, anche io lo sono" "In che senso" mi chiese Seungmin "In senso che anche a lei piacciono i ragazzi, come le piacciono le ragazze" rispose d'un tratto Taehyung. Lo guardai sorpresa "E tu come lo sai" "Vedo come guardi le ragazze della nostra scuola" feci un sorrisetto imbarazzato "Diciamo che me ne ero accorto pure io" aggiunse Chanie oppa "Fin da piccola facevi sempre apprezzamenti di più alle ragazze che ai ragazzi" "E a voi non dispiace vero" "Anzi meglio. Così ho meno cretini per le scatole" rispose Minho oppa "Non ho mai detto che mi piacciano SOLO le ragazze" vidi il panico nei suoi occhi "Però cercherò di portare meno ragazzi possibili a casa. Ne ho già abbastanza intorno" e dopo aver finito di parlare, scoppiammo a ridere.

Continuammo a giocare e Minho deciso di farlo a me. "Obbligo" "Devi scegliere l'outfit più sexy che hai e fare una sfilata davanti a noi" lo guardai confusa "Perché dovrei farlo oppa" "Per vedere quanto è bella la nostra sorellina senza quelle felpe extra large che rubi sempre dai nostri armadi" osservai gli altri in cerca di aiuto, ma a tutti sembrava non dispiacergli l'idea. Andai così, rassegnata, verso la mia piccola cabina armadio. Decisi di prendere un top trasparente a rete nero, una minigonna ampia sempre nera e un giacchino di pizzo, anch'esso nero. Avendo un seno abbondante, al contrario di molte coreane, potevo permettermi di indossare scollature un po' più azzardate. Proprio come in questo caso.

Dopo essermi sistemata un po' anche i capelli e aver aggiunto qualche collana, ritornai in camera e trovai tutti gli occhi puntati sulla mia figura

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Dopo essermi sistemata un po' anche i capelli e aver aggiunto qualche collana, ritornai in camera e trovai tutti gli occhi puntati sulla mia figura. Iniziai a camminare come una diva, mentre gli altri fischiavano, facendomi apprezzamenti. "Allora, vi piace?" "Sei stupenda" rispose Chanie oppa "Non ci credo che la nostra piccola sorellina sia cresciuta così tanto" disse Tae oppa, asciugandosi una finta lacrima "Diciamo che dopo questo ho capito quali vestiti eliminare dal tuo guardaroba" disse poi Minho oppa "Sei sempre il solito. Secondo me, invece, sarebbe bello vedere la reazione degli altri hyung a una y/n diversa e molto più bella del solito" mi difese Minnie oppa "Io invece sono d'accordo con Minho hyung. E' troppo preziosa per essere condivisa al mondo, ce la potrebbero rubare" "Awww, oppa. Ma io non vi lascierò mai. Purtroppo mi dovrete sopportare ancora per molto" finii di dirlo con il sorriso sulle labbra. "Vabbè, ora vatti a cambiare che se no inizi a creare problemi" diedi un'occhiataccia a Minho "Ya, sono tua sorella" "E io sono tuo fratello, maschio, cosa pretendi" alzai gli occhi al cielo e mi andai a cambiare. Presi una felpa a caso e mi misi dei pantaloncini, ritornai tra loro e per stuzzicare Minho, mi misi fra le sue gambe. "Come mai tutto questo affetto, eh nana" "Non mi chiamare nana" "Ma lo sei" "Sei pure più bassa di me" "Non ti ci mettere pure tu Binnie" "Dai ragazzi basta litigare. Si sta facendo tardi e domani dobbiamo andare a scuola" ci interruppe Taehyung, da bravo fratello maggiore qual'era "Ora è meglio se andiamo tutti a dormire" continuò Bangchanie. Lo afferrai per la maglia, per fermarlo prima che potesse uscire e gli feci gli occhioni dolci "Potreste rimanere a dormire con me?" "E' il caso di accettare, siccome penso che questa cozza non si stacchi nemmeno se la paghiamo" disse l'ultima frase guardandomi. Infatti ero appoggiata sul suo petto, abbracciandolo stretto. "E va bene" disse Tae oppa. Li guardai sorridente e a turno mi vennero a dare un bacio sulla fronte, per poi sistemarsi intorno al letto, ognuno sotto la propria coperta. Il bello di avere la stanza singola era quello di avere tutto quello che più ti serviva a disposizione personale. Ed essendo una ragazza avevo le scorte di cuscini e coperte, nel caso di un pigiama party inaspettato. Proprio come in questo caso.

Chiusi gli occhi, ascoltando la dolce voce dei miei fratelli cantarmi una ninna nanna. Potevo anche essere grande per quella, ma mai per le loro voci. Mi addormentai subito fra le braccia di Minho oppa, che accarezzandomi i capelli si abbandonò anche lui nelle braccia di Morfeo.

Feels like homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora