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Uscimmo di casa e iniziammo ad andare verso una via piena di bancarelle di cibo. "Oppa, posso chiederti una cosa?" "Dimmi tutto" "A te è mai piaciuto qualcuno con cui avevi un rapporto bellissimo ma avevi così paura di rovinarlo che non ti sei mai confessato?" "Come mai questa domanda? Di chi stai parlando?" "Solo per chiedere niente di importante, lascia stare" "Ferma lì non cambiare discorso" mi fissò intensamente negli occhi così decisi di portarlo nel mio posto preferito e di parlargli di tutto.

"Cos'è questo posto?" "Vengo qui quando sono pensierosa e ho bisogno di tranquillità" "È bellissimo". Lo avevo portato in una piccola altalena in mezzo a una pineta vicino ad un parco. Essendo in mezzo agli alberi e non venendoci mai nessuno lo avevo scelto come il mio posto. Mi misi seduta sull'altalena e subito dopo mio fratello mi raggiunse. "Avanti parla" feci un respiro profondo e dopo iniziai a parlare. "Mi piace Ryujin ma sono ancora molto confusa su ciò che potrei provare effettivamente per lei. Il punto principale non è questo però" "E quale sarebbe?" "Il problema sono io. Ho paura di perderla se glielo dicessi. Di perderla per sempre" "Perché dici così?" "Insomma stiamo parlando di me. Non sarò mai abbastanza per lei. O per qualsiasi altra persona" dissi l'ultima frase sottovoce sperando di non essere sentita, ma purtroppo fallii. "Tu sei già abbastanza e non ti voglio più sentire dire una cosa del genere. Ci sei sempre per tutti e cerchi sempre di far sorridere gli altri prima di far sorridere te stessa. Hai un cuore enorme e tutti, dico proprio tutti, vorrebbero avere una persona al proprio fianco come te. Purtroppo il cuore non si comanda e a volte può far molto male, ma noi non ci possiamo fare niente. In questo momento viviti queste emozioni senza etichettarle troppo. Sei piccola e hai già affrontato tanto per la tua età. So che è più difficile per te che sei la più piccola ma io credo in te e so che sei forte. Quando hai bisogno di sfogarti non chiuderti in bagno da sola, chiamami e io piangerò insieme a te. E se io non ci sarò chiedilo agli altri. Noi ci saremo sempre per te. Ricordatelo"

Per tutto il discorso non feci altro che torturarmi le dita delle mani per evitare di scoppiare di fronte a mio fratello. Ma quando mi prese e mi strinse verso di lui scoppiai ufficialmente a piangere. "Scusa" riuscii a dire solo questo prima di continuare a piangere fra le sue braccia. "Non ti devi scusare. Hai passato troppe cose brutte e hai sempre combattuto da sola. Non hai mai chiesto l'aiuto di nessuno perché non volevi che gli altri venissero influenzati dalla tua negatività. Io dovrei chiederti scusa per non esserti stato accanto sempre" iniziai a singhiozzare. Era da tanto che non piangevo in questa maniera. Fin da quando ho iniziato la scuola sono sempre stata presa in giro per il mio aspetto fisico e per il mio carattere. Tutti mi dicevano che ero la preferita delle maestre e dei professori solo perché ero la sorella dei popolari della scuola. In questa estate ho deciso di cambiare totalmente e di superare tutto quello che si era creato. Più volte negli anni, soprattutto quelli delle medie, sono caduta in depressione. Nessuna l'ha mai capito. Nessuno l'ha mai scoperto. E da una parte sono felice perché così non si sono dovuti preoccupare per me, ma dall'altra mi sono sentita invisibile. Da piccola ero in sovrappeso e a quanto pare alle persone non piacevo così mi insultavano. È stato in quel periodo che ho conosciuto Ryujin e Wheein. Sono state le uniche a rimanermi accanto anche dopo tutto quello che è successo. Devo davvero la vita a loro e per questo ho paura di rovinare tutto con i miei stupidi sentimenti.

Dopo essermi calmata iniziai a parlare "Grazie" riuscii a dire solo questo per poi riabbracciarlo e rimanere così per tutto il resto del tempo.

"Lo sai che quando ancora non eri nata tutti quanti desideravano una sorellina?" lo guardasti curiosa "Così quando mamma ci disse che era rimasta incinta di una femminuccia abbiamo fatto una grande festa. Seungmin aveva solo un anno eppure era così felice" "Ne sei sicuro?" "So la storia e si ne sono sicuro" risi a quell'affermazione "Eravamo tutti piccoli, io avevo solo 6 anni ed ero appena entrato alle elementari. Mi ricordo che alla festa i nostri genitori avevano invitato tutti. Il più grande tra i bambini era Seokjin hyung, andava in quarta elementare. Rimarrà tra la storia delle feste. Ci divertimmo tantissimo e un particolare che mi ricordo benissimo è che era tutto colorato, come un arcobaleno" mi sorrise dandomi un bacio sulla fronte.

Continuammo a parlare del più e del meno, riuscimmo anche a concludere tutti i particolari della missione R.S. Ritornammo a casa prima che si facesse buio e giusto in tempo per il ritorno dei nostri genitori. Raccontammo molte cose a loro durante la cena e il tempo passò così in fretta che era già arrivata l'ora di andare a dormire.

Feels like homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora