II. Tutto e niente

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Lilly

Non mi sono mai fatta complessi mentali per un ragazzo, non ho mai avuto l'opportunità di uscirci e ho il timore di restare delusa rimanendo nel rimpianto. Mi aspettavo molto questa sera, nei libri è tutto così facile che a schiocco di dita ti capitava il cattivo ragazzo che si innamorava di te e vissero tutti felici e contenti..eppure ho la netta sensazione che questo non sia il mio finale.
Negai con la testa gettandomi a peso morto sul letto, quello nuovo aveva già fatto strage.

《Se fai così per una uscita, non oso immaginare un matrimonio..》chiusi gli occhi cercando di evitare di immaginare oltre.

《Anche se fosse?..Dio, è tutto così complicato》la mia amica era a casa mia dopo essersi portata il suo vestito prestato.

《Saresti una bomba sexy con questo..o questo..te lo strapparebbe!》ma io non volevo niente del genere, tutte queste invenzioni e dare per scontato le cose mi irritava.

Una figura ambigua mi rispecchiava davanti allo specchio.

《Glielo stacco se ti spezza il cuore》disse a mo' di fusa di gatto, con quei occhioni innamorati, con quelle aspettative più alimentate delle mie.

Soffocai una risatina, Sharon non era come le altre, ama giocare con il fuoco e questa la porta la maggior parte delle volte a minacciare e ironizzare su tutto, effettivamente questo non mi dispiace affatto, mi facevo due risate.

Passeggiavo tra i vicoli stretti e bui per andare al bar, non volevo essere vista, mi limitavo a fare scorciatoie che non avevo mai visto prima; l'aria si fece più fredda, sottile, nessun rumore quando imboccai il primo vicolo non illuminato dai lampioni, mi feci coraggio alzando il passo con la testa bassa, un miagolio stridulo mi fece arrizzare ogni pelo che avevo e così, senza badare a chi avessi davanti, cominciai a marciare il più velocemente possibile.
Mi girai di scatto, la mente mi stava giocando brutti scherzi, l'ombra l'avevo scambiata per quella di qualcun altro. Ancora ferma, ispezionai la zona stringendo la borsa al fianco controllando se fosse chiusa, poi lo stesso gatto scappò dall'altra parte della strada come se avesse visto un fantasma.
Una sensazione mi attraversò la pelle, mi forò le viscere facendomi stringere le spalle, mi voltavo più e più volte nel buio atroce, in quell'angolo pensavo che due occhi mi mangiassero viva.

Fa che non sia un pedofilo ubriaco.

A mettere più suspence fu il tocco pesante sopra il mio avambraccio, udii un respiro profondo e, con le palpebre spalancate, mi dimenai pronta per tirare un pugno a qualcuno.

《Oh..oh! Calma piccola furia!》solo dopo mi accorsi che Bradley era dietro di me con le mani in segno di arresa e protezione.

La gola mi parve asciutta e il cuore martellare nel petto.

《Sei impazzito per caso? Perché cazzo mi seguiva come uno stalker?》dirignai i denti disgustata dai suoi tentativi di rimorchio. Voleva girare la frittata con poco eppure non sapeva che la frittata l'avrei schiaffeggiata in faccia.

《Non volevo spaventarti..volevo farti una sorpresa》al diavolo le sorprese.

Mi toccai il petto per respirare.

《Per poco non sputavo il fegato》accennai un sorriso quando fece una battuta squallida; ero incazzata ma non volevo esserlo per l'intera serata.

Come se nulla fosse, il suo braccio destro circondò il mio fianco e di colpo andai a sbattere con il naso contro il suo petto, il solito profumo si mescolò nella fresca aria fatta apposta per calmare il mio cuore battente fornendomi ossigeno.
Quando ripresi la camminata insieme a lui, quella agghiacciante sensazione era pressante.

Lilly's silenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora