XIX. Scacco matto

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Jake

L'assenza è una più acuta presenza.
Cocinta de Gregorio.

Tutto il mondo si chiuse a riccio mostrandomi le spine, ho affrontato il male che la gente mi ha dato senza pensarci due volte, e adesso è come se la mia fortezza fosse stata demolita.

La guardavo correre via in silenzio, piangeva e ci stavo male, non volevo che lo scoprisse così, volevo aiutarla e allontanare i nostri nemici eppure lei non ricorda, non si ricorda di me, di quello che ci hanno fatto..di nulla.

E ciò non ci aiuta.

Andrew ha provato a seguirla, Luke cercava invano le chiavi del cancello e quelle dell'auto mentre io mi sono buttato sul divano osservando tutti i pezzi di vetro fino alla soglia del corridoio, compresi i giornali e il telecomando aperto in due che mi è stato gettato con forza sulla schiena.
È arrabbiata, la capisco.

《Prendo la moto》disse uno dei miei ragazzi uscendo di casa per cercarla.

Ancora in uno stato di trans, lo negai.

《Lasciala. So dove vuole andare. Falla sfogare》lui annuì, gli chiesi solamente di fare un giro nel quartiere per vedere se fosse ancora nei dintorni《vuole parlare con sua madre, tornare lì. Se la trovi in difficoltà aiutala o medicala, se ha qualcosa che non va. Non ti conosce, fingi e ricava informazioni.》

Detto ciò, quando tutti sparirono dalla mia vista, l'unico a rimanere nella stanza fu Andrew, che non sembrava affatto contento della situazione in cui l'avevo messa.

Se solo avessero pensato al motivo per cui lo avevo fatto, mi avrebbero sostenuto.

Pensano che comandando tutti a bacchetta possa avere un grande potere ma in realtà non ho un cazzo.
Solo ansia, il fiato sul collo, il pensiero che qualcosa possa accadere e di non essere stato abbastanza per prevenirlo.

《Ti è andato in fumo il cervello? Hai mandato tutto a puttane!》

《Mi mancavi tu ora, Andrew》sbottai furioso aprendo il primo cassetto del comò uscendo una bottiglia di scorta di whiskey facendo tintinnare i bicchieri, tolsi il tappo e cominciai a bere.

《Sono passati anni Jake. Ti ho visto nelle peggiori condizioni per farti in quattro e ora, che si stava fidando di te, è scappata. Che cazzo ti prende?》ingoiai un groppo di saliva deluso da me stesso, ero io il capo di tutti i ragazzi, ero io il leader fra tutti i fratelli, e ora mi sento un fallito.

《Nathan cazzo, sua madre..se solo ci avessero rintracciato mi avrebbe sbattuto dietro le sbarre. Di certo, non vi avrei lasciato pagare la mia pena》

《Avresti messo le radici lì? Dopo che te la sei scansata, avresti marcito in prigione?》

《Lo hanno sempre voluto》ringhiai nervoso, la gamba cominciò a tremare e la gola mandare giù il liquido amaro a fatica.

《Forse non hai presente che i Baker ne hanno abbastanza. Ti sei dimenticato tutto anche tu?》negò con la testa sbuffando, ero sotto shock non sentivo più nulla tanto meno il cuore che galoppava selvaggio.

《E se fosse una battaglia persa?》

《Che intendi dire?》

《È la seconda volta che hanno la vittoria in pugno, inizio a temere di non riaverla più Andrew》e persino dopo anni, le mie fatiche sono andate in fumo.

《Ne sei certo che tornerà da loro?》

《Vuole risposte. Se non le ha avute da noi, le vorrà da loro》strinsi le palpebre fissando il soffitto.

Lilly's silenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora