XXII. Come stelle nel cielo

163 15 14
                                    

Lilly

Sono questi i momenti in cui ti accorgi che la tua vita stava prendendo una piega strana, come trovare tuo padre dentro casa dopo l'assenza di ben tre quarti della tua vita, ma non prima di esserti svegliata con un ragazzo che non avevi mai visto e che tutti credono padre di un figlio ignoto.

Lasciai che i fiori cadessero così come il mio cuore infranto, non ricordavo di lui un bel nulla e vederlo adesso con questo taglio anni 50' e il viso con uno strato di barba scura, uno sguardo spento ma tanta voglia di fornire felicità a sua figlia, che quasi svenivo.

Emozionata sorrisi per poi correre e abbracciarlo. Non importa quanto potessi essere delusa, mio padre era qui.

《Così forte è la mia Lilith. Sono orgoglioso di vederti sana e salva》io, una donna che non avevo mai sopportato questo nome, ora sogno che esca dalla bocca dei due uomini che desidero.

《Come mai sei qui?》balbettai cercando di far entrare l'ossigeno ai polmoni.

《Per te tesoro, tua madre ha voluto farti una sorpresa e ormai sei tanto grande da saper che fare del tuo vecchio》risi leggermente immergendo la testa sulla sua spalla mentre strinse le ciocche che aveva nel palmo della mano.《Devo parlarti, papà》non smetterò di credere in Jake, se è vero quello che dice, i Baker sanno qualcosa di lui che io non conosco.
《Ad esempio di Jake?》annuì.

Ci fu una cena di famiglia, tutti riuniti intorno al tavolo: la mamma capo tavola con me alla sinistra e Damian, la nonna a destra affiancata da papà.
Palpabile la tensione.

《Allora..mia Lilith, ti va di raccontare cosa hai sognato?》mi si strinse il cuore ogni volta che qualcuno diceva che avevo sognato.

《Non si chiama più Lilith, William》e lui ne fece un sorriso.《Non importa Lisa, per me è così. Accettalo》accennò con un sorriso《oppure preferisci sbattermi via di casa?》sussultai cupa posando la forchetta nel piatto pieno.

《Non sei qui per litigare, sei venuto per nostra figlia. Non mettere in mezzo il nostro matrimonio》sbraitò lei contro il suo ex marito che come in risposta, ricevette un'altra freccetta.

《Matrimonio eh? Spero scherzi. Mi hai lasciato per una fottuta religione! E persino per una decisione che ci divideva per un tuo capriccio - le iridi di mio padre videro le mie - senza che la mia bambina ne avesse idea!》

A quel punto mia madre si alzò sbattendo i pugni sul tavolo puntando la porta.

《Di cosa state parlando?》chiesi con la gola raschiata, Damian cercava di mettermi a cuccia facendomi del male, mi pizzicava, e mai sia lo guardavo negli occhi.

Perché è così cattivo con me?
Non lo conosco nemmeno.

《Avanti Lisa, raccontale cosa hai fatto quando lei era incosciente all'età di sedici anni!》

《William che cazzo stai tramando?》 esclamò in risposta, aveva gli occhi lucidi e un bagliore improvviso nelle pupille di mio padre, come un segreto alle porte illuminato da una lucente via.

《Mamma..》sussurrai, era talmente arrabbiata che non riusciva a trattenersi.

《Sali in camera, tesoro》e dopo avermelo detto più di due volte, quando suonò come minaccia, scappai via.

Non appena chiusi la porta, Damian prese le proprie iniziative difendendo la mamma in maniera aggressiva, non mi stupivo più ormai, eppure a paragone con ciò che aveva fatto a tavola, ora era una belva.

;

Dopo aver mentito a mia madre, mi diressi al punto di incontro tra me e mio padre a insaputa di tutti.
Vederlo su una panchina del parco, ad ammirare i bambini giocare sulle giostre, mi rendeva allegra.

Lilly's silenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora