VII. Sorprese

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Lilly

Insicurezze.
Ci torturano e disprezzano.

Sin da preadolescenti ti preoccupi dei vestiti che indossi, poi passi al trucco e la ciliegina sulla torta, era trovare un qualcuno che ti guardasse per quello che sei in realtà.

Ero davanti allo specchio a sistemarmi per scuola, oggi c'era l'inaugurazione della capsula del tempo.
Ogni cinque anni si aprivano capsule seppellite, ci dovevamo vestire eleganti, per quelli dell'ultimo anno sarebbe stato il loro ultimo saluto; il problema non erano i vestiti e mia madre ma la mia testa, che si immaginava già come gli altri sconosciuti potessero vedermi.

"Ma che ha addosso?"
"Li ha presi dalla spazzatura?"
"Lilly? Sei diventata cieca per caso?"

Afferrai il top bianco incrociarsi ai fianchi con le spaccature piccole e le bretelle, la gonna a tubo nera abbinata alla giacca e i capelli piastrati facevo un figurone.

Ma gli altri cosa avrebbero detto di me?

Sospirai, mi ero vestita e mancava poco prima che Sharon possa chiamarmi.

"Che puttana, si crede ad una festa per caso?"
"Scommetto che se la fa con tutti."
"Che volgare, non me lo aspettavo da lei."

Ma io non me la sentivo di continuare così, mi sentivo attaccata.
Tolsi il top e misi una camicia bianca, larga, con maniche lunghe e lasciai la gonna portando ai piedi le scarpe da ginnastica. Lo feci quasi strattonando i vestiti, possessati da demoni.

《Ma..tesoro, perché ti sei cambiata?》sforzai un sorriso.《Vado a scuola, non ad un pub..mi si vedeva troppo il seno poi. Non fa per me》per quanto però volessi metterlo, non ne avevo il coraggio.

Misi la felpa di Jake come unico abito che avevo sulla sedia, non ci feci neanche caso.

《Lilly? - mi bloccai - di chi è quella felpa?》sbiancai, non avevo pensato agli occhi discreti.

《O-oh..beh..di Sharon》sul viso di quella donna parve un ghigno.

《Conosco i profumi, ne sento uno maschile》

《Ho detto Sharon? N-no, no! Volevo dire..Nathan, si!》alzò le sopracciglia.

Me ne scappai.

Mi recai nella sala centrale, gli alunni dell'ultimo anno nelle prime file riservate, e noi mischiati.
Io e Sharon ci prendevamo in giro per via di Josh, che non faceva altro che sbavare dietro a uno di quei ragazzi.
Finché essa non si accorse di una cosa.

《Avevamo comprato insieme quel top bianco proprio per questa occasione, perché non lo hai messo? Il preside ti fulminerà per tutto il tempo》sbuffò.

《Era in lavatrice》

《E tu che fai? Esci con una felpa..misteriosa. Mi piace!》

Provai una sensazione di rabbia quando gli occhi di lei mangiarono la "mia" felpa, le piaceva, di fatti controllava il tessuto e mise persino il naso sopra per annusare il buon profumo.

《Smettila! Sembri il mio cane!》scoppiò a ridere, cambiai argomento ma lei insospettita mi chiese di chi fosse quella felpa.

《È di Nathan》

《Il tuo cugino mozzafiato?》alzai gli occhi al cielo annuendo, almeno era più convincente della scusa di stamattina.

Finita l'inaugurazione avveniva la parte che mi piaceva di più: gli incontri.
Venivano sempre due ex studenti che hanno saputo spiccare il volo con le materie scelte a sorteggio ogni anno, in questo caso erano fisica e letteratura, la maggior parte erano noiosi, un anno venne un bel ragazzo che però non potei tener conto dato che Sharon gli aveva messo gli occhi addosso.
Mi auguro che possa venire qualcuno di insolito e coinvolgente.
Eravamo al campo da football della scuola, noi studenti seduti sugli spalti ad aspettare che venissero i due invitati.
All'inizio si presentò la ragazza del vecchio corso di letteratura, la più brava della scuola, raccontando un po' di sé, del college e intromettendo alcuni alunni degli spalti più avanti.

Lilly's silenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora