XX. Urla silenziose

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Lilly

《È fuori discussione, non lo vedrai》
sbraitò la mamma alla figlia non badando ai suoi sentimenti.
《Ma mamma..》
La giovane aveva appena sperimentato l'amore, ma era troppo piccola per capirne il significato.
《Non ti permetterò di impedirmelo!》
tra le pareti della casa si ascoltava solo il chiasso delle due donne pronte a intromettersi nelle vite delle altre.
《Ci sono passata, Lilly. So cosa significa amare e lui..lui vuole solo scopare.》
La figlia strinse i pugni cercando di prendere le difese del suo spasimante.
《Lui mi ama!》
《Lui è un criminale, come i genitori.》

𑁍

Stavo per tornare a Bellevue.
Non a casa ma per trovare delle risposte.

Correvo come se non ci fosse un domani, come se oggi fosse il mio ultimo giorno di vita e non avevo pensato a nient'altro se non scappare una volta per tutte.

Notte fonda, le stelle opache in cielo e la strada vuota circondata da una piccola stradina di campagna indirizzarmi verso il paese.

《Alaska!》esclamai con l'affanno, mi fermai per qualche secondo con le mani poggiate sulle gambe a fare respiri profondi, il mio cane leccava le nocche della mano ed io sorrisi.

《Non te lo aspettavi eh..neanch'io》
ingoiai un groppo di saliva con tutti i rimpianti.

Amavo la mia nuova famiglia, con il mio amico Luke, Andrew e poi lui.
Non sapevo neanche come considerarlo..volevo certezze.

Ripresi il passo veloce guardandomi intorno.

La strada era completamente vuota, avevo paura che qualcuno sbucasse dal nulla e provasse a drogarmi così mi indirizzai verso le stradine con meno campagna, dall'odore e rumore delle ruote contro l'asfalto, potevo essere verso una statale.
Cominciai a correre orientata da una luce bianco latte, illuminava una panchina popolata da una ragazza e una coppia di anziani; Alaska zampettò subito verso la donna, evitando di vergognarmi per rivolgere una parola.

《Alaska! Mi dispiace..le metto un guinzaglio se hai paura》cosa che non mi ero portata.

Non avevo nulla, né telefono, né cibo o altro per sopravvivenza.

《Non si preoccupi, amo queste palle di pelo》accennò riempiendo di coccole il musetto peloso《dove scende lei?》mi chiese osservandomi con i suoi occhioni azzurri, ero disorientata, solo dopo che alzai lo sguardo vedendo cartelli con orari la lampadina si accese.

《Ferma a Bellevue?》

La ragazza meravigliata sorrise, questa fermata del bus non me la sarei mai immaginata a quest'ora.

《Siamo in due》feci un bel respiro di sollievo, non avevo minimamente idea di cosa fare.

《Scarlett Collie, piacere》
《Lilly Baker》strinsi la sua mano prima che il bus si fermasse sul ciglio del marciapiede.《Lilly? Quella Lilly? Ma sei stupenda! Nathan mi parlava spesso di te e della tua curiosità. Sai, sono la sua ragazza》avevo trovato una parente, e anche se non mi sarebbe dispiaciuto il silenzio, avevo qualcuno che mi costruisse la strada.

Cercai di ignorare le occhiatacce, non potevo far salire Alaska qui e non mi aspettavo così tanta gente, ero costantemente osservata, per poco non caddi di faccia.

Mi inquietavano i colleghi di Scarlett, me lo aveva pagato lei il biglietto.

《Andremo a Beaver》incurvai le sopracciglia perdendomi al pezzo finale.

《E Bellevue?》non avevo tempo da perdere.

《Ci vogliono ore per arrivarci tesoro, e poi il biglietto pagato è per Beaver. Andremo alle luci del sole, ok?》chiusi gli occhi per non destabilizzarmi.
Dovevo andare nel suo appartamento, dormire come una vagabonda nelle case altrui.

Lilly's silenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora