XVIII. Kainofobia

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Lilly

Nascosi la testa nel piumone, stiracchiando le dita dei piedi e sfregando il muso nel cuscino, quando alzai di poco le palpebre vidi la luce dei raggi entrare in camera e puntare le mie gambe e due di troppo.

Sobbalzai non riconoscendole, toccai il vuoto accanto a me e spalancai le palpebre.

《Calma, calma!》

Quando vidi Luke sulla soglia della porta ed Andrew a braccia conserte curvai le sopracciglia.
Guardai l'orologio ed era mattina, nulla di drammatico, sicuramente ieri sera mi sarò addormentata talmente tanto che avrò smaltito l'alcool sonnecchiando.

《Lilly?》una voce maschile echeggiò nella stanza, aprì di più gli occhi mettendo a fuoco un uomo sulla cinquantina con una piccola valigetta che mi stava guardando in maniera interrogatoria.

《Oh mi scusi! Che disastro, sono in pigiama. Potevate avvisarmi degli ospiti》spero solo che non sia il padre di Jake, lì sarebbero cazzi.《Se è l'abbigliamento a preoccuparla mi fornisce sollievo》rise.

《Vorrei parlarle in privato, si può?》annuì esaminando a fondo i miei amici, dal loro sguardo non ci pensarono due volte a lasciare la stanza, se Jake si fidava, potevo farlo anch'io.

Subito l'uomo cominciò a visitarmi, da capo a fondo in maniera superficiale come se lo avesse già fatto prima ed io non ne ero a conoscenza.

《Lei è un medico?》annuì.

《Perché mi sta visitando?》

Ricordo solo di essermi addormentata davanti al fuoco e di essermi svegliata qui in pigiama. Non vedevo quale fosse il problema.

《È rimasta incosciente per due giorni di seguito》rimasi senza fiato, ora capisco il panico appena sveglia.
《L'ho visitata in sua assenza se non le dispiace. E ho potuto notare come il suo corpo è collassato affrontando un lungo processo, il tutto mentre dormiva..interessante.》

《Ho solo bevuto molto》e nel dirlo, quasi non mi nascosi nelle spalle per la vergogna.

《Uno dei tre è il suo fidanzato?》avvampai, se voleva considerarlo così, annuì.

《Ha già avuto rapporti?》aprì la bocca sconcertata, vagai un po', non riuscivo a parlare di quelle cose da sola senza diventare rossa.《Rapporti protetti?》

Ma è un sessuologo o cosa?

《Certo, raramente senza》non volevo sprofondare ma in questo istante avevo bisogno che Jake sbucasse e lo mandasse via.《Pillola?》nervosa mi strinsi le braccia al petto, quando mi alzai in piedi lui mi chiese se potessi fare un esame. Esame di urine.
Mi disse mentre andavo nel bagno chiudendomi a chiave.

《Dottore? Sono comparse due linee, non so cosa voglia dire》quando il medico fuoriuscì le scatole con cui aveva estratto i test, sbiancai.

Presi la scatola leggendo le istruzioni dalle immagini, ed era uscito positivo.
Questo significava che..

《N-no..non può essere》risi isterica.
《Mi dica che sta scherzando!》lo incoraggiai a mentirmi ma lui negò con la testa dandomi una pacca sulla spalla.
《Venga nel mio studio ogni fine settimana per le visite, le ecografie con l'appuntamento e preferibilmente corsi settimanali con mamme esperte. Chi devo informare dei tre?》

I miei occhi si fecero serrande e i muscoli di pietra, non posso avere un figlio, non era nei miei piani e Jake non può essere il padre, non adesso che stava andando tutto bene.

《La prego, non dica nulla a nessuno. Mi organizzerò io per venire da lei. Può semplicemente dire che ho bevuto troppo?》il dottore rimase lì impalato, mi consigliò senza pena l'aborto ma con queste cose preferivo andare con calma.《La chiamerò io stessa per i controlli》sconfitto, annunciò loro la cazzata e per un secondo guardai Jake in maniera diversa.

Lilly's silenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora