VIII. Rosica agnellino

279 23 28
                                    

Jake

Il tempo gioca d'azzardo, odiavo giocare contro di lui, barare è facile ma saperlo fare risulta complicato.

Tutto quello che stavo facendo era andato a rotoli, la mia vita stava andando a puttane per una ragazzina che neanche sa cosa ho passato e cosa sto facendo per lei; non sa nulla di me come biasimarla, non ha posto maggiore attenzione ai particolari presenti. Pensavo che dal primo giorno potesse riconoscermi e invece lo ha fatto prima il suo cane.

Come fa a non ricordarsi? Neanche un flashback, un ricordo, la lampadina che si accende..non ci ha nemmeno provato.

"Chi sei?"
"Sono sempre io"
"Scusami..ma non so chi tu sia"
"Non serve, perché io so chi sei tu."

Fanculo il tempo.

La giornata che biasimavo la più importante per Lilith e me è stata la peggiore, mi sono sentito peggio quando ha messo il top e la giacca nascondendo la sua tristezza con una maschera da sorriso a trentadue denti, neanche i suoi amici si sono accorti che stava fingendo, li guardavo sugli spalti tutti eccitati per la loro miglior amica e poi non si accorregevano neanche che tutto ciò che mostrava era pura finzione, ed era colpa mia, poteva essere il giorno migliore della sua vita ma ho rovinato tutto ancora una volta.

Volevo che lei aiutasse a rimettere la mia vita in ordine ma sto distruggendo anche la sua.

Questa sera ci sarebbe stata una festa, organizzata da quelli del quinto e, dato che lei verrà costretta da Sharon, ho intenzione di andarci e farla rosicare un po' portandomi a spasso Britney.

《E così ho dato del filo da torcere a Isabel》

Prima che tutti gli studenti vadano via, Jasmine voleva incontrare gli altri ragazzi del club di lettura. La aspettai.

Rimasi solo con la biondina che non faceva altro che parlare, parlare..parlare senza sosta di cose che non mi interessavano minimamente perché davanti c'era Lilly con i suoi amici, e so bene quanto possa sentirsi osservata, stringeva con le dita il libro ogni volta che la fissavo intensamente.

《Jake? Mi stai ascoltando?!》che voce stridula che aveva, i timpani alzarono bandiera bianca.

《Ah-ha poi che hai fatto?》volevo buttarmi da un ponte, non ne potevo più.

Passarono attimi quando intravidi testa da cespuglio avvicinarsi alla mia donna. Bradley, feci una smorfia, che razza di nome è poi.

《Chiudi quella fottuta bocca》sbraitai a Britney cercando di capire cosa diavolo volesse quella testa gloriosa.《Oh tesoro, non essere così scontroso, sai bene come farmela chiudere》alzai gli occhi al cielo, il commento perverso ci stava ma il nomignolo poteva anche risparmiarselo.

Mi domando dove siano le sue cagne, ho un bisogno urgente di togliermela dai piedi.

La goccia che fece traboccare il vaso fu cespuglio portare in una stanza vuota Lilith per parlarle in privato, strinsi i pugni, deve smetterla di importunare la mia donna.

Mi poggiai su uno dei tanti armadietti aspettando che escano, più secondi passavano e più la rabbia stava prendendo il sopravvento, dopo dieci minuti lei aveva un sorriso diverso stampato sul viso, era sincero.

Non lo aveva mai mostrato con me, perché lui si?

Che cosa le ha detto per farla sorridere così?

Questa non era gelosia; io non sono geloso. Dio come mi prudono le mani.

𑁍

Era la sera della festa, stringevo con i pollici il volante della mia auto controllando che tutto fosse in ordine e che il profumo fosse buono, non mi sono interessato per i vestiti, nessuno mi conosceva e non volevo attirare l'attenzione.

Lilly's silenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora