Lilly's silence

V. Il nostro futuro

Lilly

Le probabilità che la vita vada a puttane sono alte ma mai infinite.
Puoi rimettere sempre in sesto il tuo percorso e costruire un nuovo te, uno migliore, che stupisca tutti.

Questa volta le mie speranze si stavano spegnendo come un lumino scarico, da giorni non facevo altro che chiudermi a riccio per paura di parlare troppo. Sharon, per quanto possa essere un osso duro, dopo ciò che ha visto e che ha subito preferisce starmi alla larga, le avevo raccontato poco di quello che stava succedendo e lei come consiglio mi disse di risolvere questa faccenda prima che qualcuno si faccia del male.

Non pensavo che quel qualcuno sarei diventata io.

Josh si è fidanzato con uno del gruppo scolastico di chimica e non ha molto tempo per noi.

Britney e le sue amiche mi stanno alla calcagna dopo la scenata di qualche giorno fa in cui avevo baciato Bradley; il mio stalker aveva messo in giro quella famosa foto e adesso le tre chiwawa mi trattano peggio di prima, ipotizzando che io abbia fatto qualche magia tecnica.

Come ogni mattina andai a scuola, capo basso con un auricolare funzionante, musica alta e sguardo fisso nel vuoto mentre mi avviavo all'interno della recinzione dell'edificio scolastico.

Mi aspettavo dei messaggi quella sera, qualche insulto, minacce a vuoto eppure il mio stalker non si fece vivo.
Che stranezza.

《Attento cazzo!》esclamai dopo aver ricevuto una spallata senza scuse, mi guardai intorno e l'attenzione si posò su un gruppo ammassato, bisbigliare da orecchio a orecchio.

《Che peccato..》ascoltai il loro vociare《Non doveva essere trattato così uno nuovo..》

Mi affacciai al gruppo creato spitnonando per vedere cosa stesse succedendo, ebbi delle risposte con un viso sfracellato.
I suoi occhi verdi erano più scuri di una foresta, si tamponava il naso, coperto di cerotti e ferite nel tento di chiudersi, un labbro spaccato e gonfio prese posto delle sue belle labbra sottili e perfette.

《Spostatevi! Ho detto via!》la vocina stridula di Britney si fece viva e non appena vide il suo amoroso in queste condizioni, cacciò tutti quanti chiedendo informazioni impaurita.

Feci per andarmene ma la tentazione di ascoltare quello che dicevano era tanta.
Mi accertai che non mi vedessero così, li ascoltai rifugiandomi dietro a delle siepi.

《Oh Brad..che hai fatto?》

《Stavo solamente tornando a casa cazzo. Avevo preso una scorciatoia per arrivare in anticipo, c'era la partita ad aspettarmi. Chi lo avrebbe mai detto che un trio si mettesse contro di me.》

《Come scusa? Li conosci?》

《No, certo che no. Non sono liceali Britney, sono più grandi di noi.》

Non posso credere a ciò che stavo ascoltando.

《Coperti dalla testa ai piedi, temevo fossero dei ladri o..che ne so! Mi hanno preso e gettato per terra.》

Mi allontanai prima che potessero scoprirmi e passai le mie ore scolastiche aspettando un messaggio.
Ecco perché non mi aveva scritto, aveva da fare.
Ma questo volta non mi abbatterò, sarà la volta buona che lo manderò dietro le sbarre.

Mi rifugiai in mensa senza che nessuno di sua spontanea volontà si avvicinasse a me, i miei due migliori amici avevano il timore di essere sequestrati ed era tutta colpa sua, se solo non fosse piombato nella mia vita mettendo mani dappertutto, forse a quest'ora starei con i miei amici e Bradley, che da quel che ho capito mi considera come portasfortuna.
Asciugai la lacrima scorrere lungo il viso, mi coprì con le ciocche di capelli poggiando la fronte sul manico della forchetta.
È riuscito nel suo intento: bloccarmi.
Geloso, possessivo, furbo, silente, stalker e per quel che ho visto psicologicamente instabile.