III. Scalzacane

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Lilly

Il mondo è un posto oscuro, pieno di ombre.

Anime dannate sporche del loro stesso sangue nero e rancido, con lacrime tatuate sulle guance e occhi persi in abissi profondi tetri; avevo letto molti libri di casi irrisolti, tutti che prendevano spunto dalla vita reale, ad esempio quei film di possessione demoniaca, che non vedrei mai da sola in notte fonda.
Per lo più con una persona che ti osservava.

Alcune volte, sapere che qualcuno è interessato a te..ti fa sentire speciale.
Sai che sei tra i suoi pensieri e qualcosa ti fa battere il cuore fornendoci speranza, quando una persona conosce tutto di te (e con tutto intendo qualsiasi cosa), sei provata da un piacere errato, una sensazione di realismo mai provata.

Nessuno, mai nessuno saprebbe così tante cose di me. Dubuterei pure di mia madre.

In tutta verità però, le cose cambiano quando quella persona può essere un criminale perverso con intenzioni sporche.

È pura follia.
Cosa ho di speciale per lui?

Questa notte la passai in bianco, non sono rimasta più in camera alle prime luci dell'alba, avevo il timore che potesse osservarmi dalla finestra aperta; me ne stavo per tutto il tempo nell'angolino della cucina, coperta dai mobili con un bicchiere d'acqua in mano. Abbassai lo sguardo intravedendo l'acqua tremare così come la mia mano e gli occhi mangiati dal sonno.

《Lilly cosa ci fai in piedi a quest'ora?》

Mia madre mi faceva sempre la stessa domanda da più di due ore, non avevo neanche fame, mi sentivo un nodo in gola e lo stomaco sottosopra, non volevo uscire di casa..non ne avevo il coraggio, non quando lui mi aspettava.
Non quando sapeva dov'erano le mie chiavi di scorta. Devo cambiare il loro posto cazzo.

Quando l'orologio segnò una determinata ora la sveglia scolastica cominciò a suonare.

《Alaska!》urlai e lei zampettò verso di me saltandomi addosso.

Il mio cane era l'unica salvezza che avevo, solo lei sapeva cosa stesse succedendo e se solo potesse parlare, le farei un sacco di domande.

Perché sei andato da lui?
Perché ti sei fidata quando io ne avevo il timore..non sentivi la mia paura?

《Amore ascoltami, non andare più da lui..è una cattiva persona. Se lo vedi, attaccalo.》

Le presi il muso accarezzandola dietro le orecchie come tanto le piaceva, mi leccò il dorso della mano mugugnando qualcosa e poi, la sua coda cominciò a muoversi quando il mio telefono vibrò.
Sospirai a palpebre chiuse.

Resisti. Puoi farcela.

Ti augurerei un meraviglioso buongiorno se solo non mi minacciassi con il tuo cane.

Cessai aria, di nuovo lui, immaginavo. Controllai il collare di Alaska ma nessun microfono o microchip furono presenti.

《Te lo dico con le buone per l'ultima volta-》

Altrimenti che fai? Chiami la polizia?》sapeva che, le minacce esterne, sarebbero andate in fumo.

L'avrei già fatto se non per una paura che mi mangiava dentro; si era insinuato nel mio telefono, chi lo diceva che poteva scomparire magicamente e la polizia prendermi per una pazza.

《Per favore, lasciami in pace》

Perché mai? Sei la mia donna, devo assicurarmi che stia bene.

Tirai un urlo di frustrazione.

《Io non sono la donna di nessuno》

Quel nessuno sarò io

Lilly's silenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora