Si era scolato anche l'ultima bottiglia di vodka acquistata solo la sera prima al Rouge Plaza, il bar del quartiere che ormai era diventata la sua seconda casa. La vita di Thomas Stoker assomigliava ad uno strano stereotipo, ma con una piccola differenza: nessuno, alla fine della storia, lo avrebbe salvato dalla nube di incertezza in cui da un anno annaspava. Si sollevò dopo aver udito il bip tonante del suo pc semi aperto sul tavolo della cucina. A soli trentacinque anni, Thomas Stoker aveva realizzato tutti i propri sogni, ma qualcosa gli era sfuggito di mano, finendo con il renderlo un lottatore all'angolo con uno zigomo spezzato dal gancio destro della vita. Thomas aveva sempre sognato di essere uno scrittore, una star della letteratura. Fin dalle scuole superiori la sua passione per la letteratura era divenuta per lui come una dipendenza, qualcosa da cui attingere per stare meglio, una specie di iniezione endovena per sentirsi eccitato e al tempo stesso accettato dalla società. Il suo professore di letteratura, il signor Hooven, di origini olandesi, aveva pubblicato cinque libri in vent'anni di carriera e venduto circa dieci milioni di copie. Al giovane Thomas quello era apparso un traguardo irraggiungibile, ma si era dovuto ricredere qualche anno dopo. Il suo primo romanzo, Quello che so di te, gli era stato pubblicato dalla Green Forest, una casa editrice di stampo ambientalista, quando aveva trentatré anni, un'età giovane e in cui uno scrittore è solo un processo in evoluzione. Quello che so di te, che raccontava la vita di Eden, un ragazzo di vent'anni con problemi relazionali e una grande passione per il pugilato, aveva sbriciolato qualsiasi record di vendite arrivando a collezionare le famose dieci milioni di copie vendute solo nel primo mese di permanenza in libreria. A Thomas era apparsa un'esagerazione, per essere un romanzo d'esordio. Poi era venuto a sapere della verità: il libro era finito in uno scatto fotografico di un paparazzo impegnato a cogliere l'attimo di imbarazzo in una piscina privata di Alysha Thompson, una delle pop star più famose al mondo. Sul lettino da spiaggia che si era portata dietra, miss Thompson aveva posizionato il libro esponendolo al sole, ma anche al teleobbiettivo del fotografo che ne aveva immortalato la copertina facendo sì che girasse in tutto il mondo, sui principali tabloid europei e internazionali e arrivando a finire persino in televisione. Tutti volevano leggere il libro che possedeva Alysha Thompson, tutti volevano scoprire qual era la storia che l'aveva attratta a tal punto da portarsi il libro in piscina durante una giornata di puro relax. Secondo il cittadino medio, una star da milioni di dollari leggeva quel libro e di conseguenza doveva per forza essere un capolavoro inimitabile. Dal passaparola sul web si scatenò un effetto domino impronosticabile: Quello che so di te divenne il libro più venduto dell'anno rimanendo in testa alla classifica del New York Times per venti settimane di fila. Alla fine dei trecentosessantacinque giorni di permanenza in libreria le copie vendute nei soli Stati Uniti erano centoventicinque milioni. In tutto il mondo, dopo solo un anno di vita del romanzo – finito nel frattempo in notiziari, speciali televisivi sulla letteratura e talk show culturali – ammontavano a duecentodieci.
Duecentodieci.
Duecentodieci milioni di copie.
Ogni volta che Thomas ricordava quel dato statistico quasi si commuoveva. Non avrebbe mai immaginato che la trama del suo libro avrebbe rappresentato un baluardo di salvezza per così tante persone. Quello che so di te non aveva una trama complessa. Eden, giovane di vent'anni apparentemente senza talento e con un disturbo ossessivo compulsivo che ne rendeva difficili le relazioni sociali, difende dall'aggressione una sua amica della quale era innamorato sgominando da solo una banda di tre aggressori. La sua prestazione lo fa notare da un procuratore sportivo che si occupa di boxe e diventa così un pugile amatoriale, per poi raggiungere i professionisti. Compete addirittura per il titolo del mondo, ma il successo gli dà alla testa e questo lo allontana da Hermione, la ragazza che aveva salvato e con la quale aveva instaurato una relazione sentimentale di anni e anni. Durante l'ultimo incontro della sua vita, quello valido per la cintura di campione del mondo della sua categoria di peso, entra nel ring sconsolato e affranto e viene ucciso dai terribili colpi del suo rivale, il temibile Igor Grey, uno dei peggiori picchiatori della federazione sportiva di cui è parte. Tutto ciò avviene proprio mentre Hermione arriva nell'arena in cui si sta tenendo il match perché consapevole di amare ancora Eden, che però stramazza al suolo sotto i suoi occhi. Il romanzo si chiude con la scena di Hermione al fianco di Eden, ormai esanime, al centro del ring. L'uomo vulnerabile, divenuto campione e arrogante, è tornato sulla Terra nel modo più crudo possibile, rinunciando all'amore, ai sentimenti e alla propria vita per inseguire un successo che alla fine lo ha ucciso.
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La Zona Boshin
HorrorLa vita di Thomas Stoker, scrittore, è perfetta: soldi, ricchezza, fama e un primo romanzo in cima alle classifiche internazionali dei libri più letti. Ma l'apparenza inganna e quando riceve una strana mail sul proprio pc inizia un gioco al massacro...