Il sole di una bella domenica mi batteva forte sul viso, scaldandomi la guancia. Le lenzuola di mia madre profumavano di lavanda, come lei d'altronde.
Un sacco di risate e urletti di gioia arrivavano dal piano inferiore, così con un sorriso sulla faccia decisi di parteciparvi anche io.
Non ci pensavo, sapevo che altrimenti avrei ricominciato a piangere, e non avrei fatto del male solo a me, ma anche alle persone che mi stavano attorno.
Mia madre, che quel giorno probabilmente non lavorava era in cucina a preparare breakfast con i fiocchi: uova alla benedict con bacon e salsiccie, pancake, muffin e toast. Spemuta, cappuccini e un industria di caffé.
Mi misi dietro di lei e gli rubai un pezzo di bacon da sotto il naso, «JAMIE! Lascialo a tua.. -Si voltò verso di me, sorridendo- Oh bambina mia! Come stai?» Tirai su il pollice schioccandole un bacio sulla guancia e poi mi mangiai quel pezzetto prediletto che avevo appena rubato. «RAGAZZI COLAZIONE!!» urlò mia mamma a poca distanza dal mio orecchio e una ciurma di ragazzi corse verso la cucina, Jamie fu il primo, e appena mi vede mi corse in contro per abbracciarmi «Peste! non farmi più preoccupare così tanto ok?» annuii.
Era come se la mia voce per quella giornata non volesse uscire, infatti subito Jam mi esaminò attentamente «Il gatto ti ha mangiato la lingua?» poi mi diede una pacca sulla spalla e io gli feci la linguaccia, «Ah no è proprio lì!». Subito dopo Sarah mi abbracciò insieme a Emily ed entrambe mi diedero un bacio sulle guance, iniziarono con domande a raffica, ma i miei occhi erano oltre loro, erano appoggiati in quelli miele di qualcuno appoggiato allo stipite della porta. «Ty..» gli corsi in contro abbracciandolo, lui appena mi vide allargò le braccia per prepararsi alla mia presa.
Fu l'abbraccio più dolce di tutti, mi diede un bacio sulla tempia «Stai bene?» mi sussurrò e io annuii stanca.
Ci sedemmo a tavola tutti insieme, Emily e Jamie vicini, mia madre e Sarah a capotavola e io e Tyler opposti a mio fratello «Perché a me non mi saluti così? Sai sono geloso..» disse mio fratello guardando Ty e poi me, «E lasciali stare, Jam, anche tu non mi saluti così» disse Emily prendendo le mie difese, vedevo le loro spalle talmente vicine che ero sicura che si stessero tenendo per mano, io arrossii e abbassai la testa. Ty mi accarezzó la gamba e poi si rimise a mangiare.
Mia madre, Sarah e Emily stavano parlando dei ragazzi che c'erano nella mia scuola, quando «Allora anche voi inizierete a frequentare la scuola di Samantha, siete emozionati?» chiese mia madre a Sarah e Tyler. Dopo che i genitori di questi erano andati ad abitare insieme Ty dovette cambiare, casa, scuola e amici, ma quest'ultimi non furono un problema per lui. Mi disse che nel vecchia città le persone erano abbastanza strane, secondo lui, lì eri un dio solo se giocavi a football, e a Tyler lo sport faceva schifo.
«Si, io frequenterò i corsi insieme a Jamie, invece sarah sarà in classe con Emily e Samantha, per questo siamo stati abbastanza fortunati, cioè voglio dire, trasferirsi e finire in classe con persone che comunque conosciamo ci fa iniziare meglio il primo giorno - Ty fece un'occhiolino alla sorella- Anche se iniziare già nel secondo quadrimestre non sarà facile..» sorrise a mia madre, che non se la smetteva di fare domande. «Oh vedrete che vi troverete bene..» disse lei.
Finito di mangiare, aiutammo mia madre a sparecchiare e andammo tutti in salotto, sopra quel vecchio divano che mi ricordava troppe cose.
«Cosa pensi di fare domani quando lo vedrai?» Mi sussurrò Emi che in quel momento era vicino a me, «Non lo so.. Probabilmente se non inizierà lui a parlare, io non dirò nulla, non voglio averci più nulla a che fare.» scese un minuto di silenzio tra me e lei, intanto tutti gli altri stavano parlando di qualcosa tipo gli orari per un film che era uscito da poco.
«Domani ci aspettano due ore sue, se le vuoi saltare io sto con te ok?» mi disse Emily mettendomi una mano sul ginocchio. «Non posso continuare a scappare Emi, lo dovrò affrontare prima o poi, e meglio prima che poi..» lei annuii e abbassò la testa, per poi mettersi a parlare con gli altri.
Ero stanca, sia fisicamente che mentalmente, avevo bisogno di rilassarmi un po' in un posto tutto mio, quindi mi alzai e gli occhi di tutti si precipitarono su di me «Io.. Sono stanca, mi vado a stendere un po'.. Prima che andiate via vi vengo a salutare..»
E dopo un ok, complessivo mi precipitai in camera mia e mi buttai sul letto.Attorno a me non c'erano più foto di me e lui, strappate e buttate la scorsa notte. Ora quella stanza era così vuota, ma così pronta a ricominciare.
Qualcuno bussò alla mia porta, e senza neanche aspettare un mio permesso Tyler entrò.
Non mi diede fastidio che lui potesse interrompere la mia privacy, ormai sapevamo praticamente tutto di entrambi.
Si posizionó in fondo al letto cavandosi la berretta che aveva tenuto tutta la mattinata, scoprendo un nuovo taglio di capelli, una rasatura completa, che non mi dispiaceva, gli stavano bene «Nuovo taglio eh?» dissi, lui iniziò a strofinarsi la testa, «Si, beh.. era ora di cambiare..».Poggiai la mano di fianco a me facendogli intendere di spostarsi, e come si avvicinò appoggiò la testa sulla mia spalla, lasciandosi accarezzare il braccio.
Mi sembrava così stanco, e in men che non si dica si addormentò. E così feci anche io.Quando mi svegliai Ty non era più accanto a me, ma ai piedi del letto con il giubbotto addosso, mi avvicinai a lui.
«Che fai?», «Vieni con me» disse poi allungandomi la sua mano «Dove andiamo?» chiesi stringendo le sue dita affusolate, «Fidati di me.»
Arrivammo dietro casa mia, ormai era buio e non sapevo manco che ore fossero. Camminammo per circa 20 minuti, parlando di come si sarebbe ambientato a scuola, dei professori e dei due anni che come mio fratello aveva perso, ma al contrario di Ty mio fratello per poca voglia.
La sua mano era ancora intrecciata con la mia quando ci trovammo davanti un fiume, attorno al nulla, l'unica cosa che lo divideva era una ferrovia.
Tyler mi portò fino al ponte, affianco avevamo le rotaie e inizió a parlare, come se lo ricordasse più a lui che dirlo con me, «Appena sono arrivato qua in città, ogni volta che avevo bisogno di staccare venivo qui. Di sera non c'è nessuno, e l'unica cosa che ci illumina la strada sono le stelle che contornano la luna..» alzammo entrambi la testa e mi resi conto che li eravamo solo piccoli puntini in una galassia.
«È davvero emozionante pensare che le persone, anche quelle che magari vanno di fretta, una volta che si mettono a guardare le stelle le guardano per ore. -ricominciò- Sai questo è il mio piccolo posto segreto, e tu sei la prima con cui lo condivido.»
Sorrisi, perché era tutto ciò che potevo fare, il cuore batteva all'impazzata e il mio cervello non ci capiva più nulla, io stavo ancora guardando le stelle ma sapevo benissimo che lui stava guardando me. «E se arriva il treno?» dissi poi guardando i miei piedi sulla rotaia, «Nulla.. Muoriamo..» Mi girai verso di lui e un sorriso stupendo gli prendeva tutto il viso «Scemo!» dissi tirandogli una pacca con la mano libera, perché l'altra era ancora attaccata a lui.
Guardò l'orologio poi si scrutó attorno «Vieni» disse solo e mi portò dopo il ponte in un rialzo che sarebbe potuto cadere da un momento all'altro «Quando arriva, urla. Ma fallo davvero, fai uscire tutto ciò che è dentro di te..» non capì subito, solo dopo il fischio del treno iniziai a stringere più forte la sua mano «Ty, ma che stiamo facendo?» ero spaventata.
Il treno ci sfrecció di fianco e i miei capelli iniziarono ad andare tutti da una parte, Tyler iniziò ad urlare, forte, pensavo che da li a poco avrebbe perso anche la voce, poi si girò verso di me « Urla, Sam, urla!» e così eseguì.
Iniziai a pensare a tutto il male che avevo dentro, la rabbia, la frustrazione e urlai. Pensai a Ian a mio padre e urlai ancora più forte.Quando il treno finì Tyler mi abbracciò a sé «Brava Bimba».
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Mi devo scusare con voi per il ritardo, però dai il capitolo era lungo. E anche se so che probabilmente è una schifezza mi è sembrato un parto farlo.
Spero che comunque a voi possa piacere, se speravate nel bacio all'ultimo momento, speravate male, sono cattiva!
-Sharon :*
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Amore proibito
FanficSamantha Tools si era innamorata dell'unico uomo vietato per lei, un amore segreto con il suo professore la bloccava dal rivelare tutto a i suoi genitori e amici. ----------------------------- «Che fai?», «Vieni con me» disse poi allungandomi la su...