#21 Capitolo

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Quando finalmente entrai in casa chiusi violentemente la porta alle mie spalle e aspettai che il respiro tornasse normale.
Andai in cucina e presi un bicchiere d'acqua che tracannai.
Due bussi alla porta mi fecero battere ancora di più il cuore.

Mi avvicinai
Uno..
Misi la mano sul pomello
Due..
Apri
Tre.

I miei occhi, nei suoi completamente azzurri, contornati di rosso come se avesse pianto, ed il sudore come se avesse corso.

«Ciao..»

Il suo odore di muschio bianco mi aprì i polmoni, mi mancava da morire quel profumo.

Restai in silenzio vedendolo li senza sapere cosa fare poi avvicinò una mano al mio viso.
Ero paralizzata, non mi usciva neanche più fiato dalla bocca.
Le sue dita lunghe mi accarezzavano la guancia e io come un gesto automatico chiusi gli occhi inebriandomi di lui.

Ma poi Tyler tornò nei miei pensieri, aprii gli occhi ed è come se la sua mano calda ora fosse diventata una lama gelida che mi stava scolpendo la pelle.

Gli metto le mani sul petto e lo allontano da me, faccio per chiudere la porta ma si mette in mezzo «Sam aspetta! Non ce la faccio più ti prego!» mi dice mentre spingo la porta, non riesco e non voglio parlare con lui.
Appena mi butto con tutto il peso sulla porta lui caccia un urlo, mi metto le mani sulla bocca pensando di avergli rotto una spalla, apro la porta lui era in ginocchio e appena alza lo sguardo mi sorride, «SEI UN CRETINO!» dico io spaventata a morte e lui li davanti a me se la ride, esco fuori di casa e lui si alza.
Sono arrabbiata, talmente arrabbiata che inizio a sbattere i pugni sul suo petto «Sei un cretino, bastardo, egoista, presuntuoso, maschilista e altre mille cose di cui potrei farci un libro! Mi spieghi dove fossi mentre io avevo bisogno di te? Che poi mi hai dato della puttana quando la vera puttana qui eri tu! Mi hai spezzato il cuore Ian e tu non hai idea quanto io ti odio! Perché ti odio, ti odio e ti odio ogni fottuto giorno di piu!» continuavo a sbattere le mani sul suo petto con gli occhi pieni di lacrime, lui mi prese i polsi fermandomi «Tu invece mi ami, come io amo te» mi disse guardandomi negli occhi e io non sapevo cosa dire perché alla fine non sapevo se era vero, amavo ancora lui? Sentivo qualcosa ancora per lui?

Ma chi voglio prendere in giro, appena l'ho visto mi si è formato un groppo in gola che l'unica cosa che avrei voluto fare era baciarlo.

Mi tirò verso di sé e mi lasciai trasportare, il mio orecchio sentiva perfettamente il suo cuore che batteva tranquillamente mentre il mio ormai mi esplodeva fuori dal petto.

Restammo così per non so quanto tempo finché i freni di una macchina ci fecero svegliare da quel momento di trance, alzai lo sguardo vedendo quello di Ian sorpreso quanto il mio, guardai oltre la sua spalla e vidi Jamie con dietro Emily venire verso la nostra parte con il fumo che gli usciva dal naso e gli occhi iniettati di sangue, non feci in tempo a mettermi davanti a Ian che Jam mi sposto facendomi cadere nelle braccia di Emy.

«Senti amico, facciamo gli adulti, stavo parlando tranquillamente con tua sor..» non fece in tempo a finire di parlare che un destro di mio fratello gli arrivò dritto sulla mascella, Ian barcollò, dopo poco tornò dritti togliendosi il sangue dal labbro tagliato,«me lo sono meritato, posso capire che tu ora sia incazz..» e anche il sinistro di Jamie finì sulla faccia del mio ex ragazzo. Quando stava per ritirargliene un altro lo fermai appoggiando una mano sulla sua spalla, si girò verso di me e in quel momento pensai si fosse calmato ma appena aprì  bocca capì di essermi sbagliata «Cos'hai nel cervello? La sabbia? Senti Sam ti sono venuto dietro tutti questi giorni con la paura che potessi crollare ancora davanti a me per questo bastardo, ho ascoltato  ogni tua parola dandoti ragione e sapendo che se te lo fossi ritrovata davanti gli avresti tirato uno schiaffone andandotene, torno a casa e cosa mi trovo? Tu che ti fai coccolare da questo imbecille! Penso tu ti sia bevuta il cervello!» mi disse tutto d'un fiato urlando così forte da spostarmi i capelli, abbassai lo sguardo non riuscendo più a sostenere il suo sguardo deluso.

«scusami..» dissi a bassa voce, Jamie mise le sue dita sotto al mio mento facendo incontrare i nostri occhi così uguali e cosi diversi allo stesso tempo «scusati con te stessa Samantha. Sai quanto vali, e sai cosa lui ti ha fatto. Ora caccialo via se non vuoi lo faccia io» mi strinse leggermente il mento e poi prese Emily per un polso e la portò dentro casa non chiudendo la porta.

Rimasi in silenzio, con lo sguardo basso, colpevole di tutto quello di cui mi aveva accusato mio fratello, vergognandomi di me stessa.

Ian mi toccò le braccia ma io mi scansai, «sarebbe meglio tu te ne andassi» dissi continuando mantenere gli occhi verso la punta della mie All Star, non disse nulla, tolse le mani da me aspettò un po', poi si incamminò di nuovo sui suoi passi, ma prima di uscire del tutto dalla mia proprietà si fermò «Spero di vederti al ballo» mi disse e poi se ne andò.

Tornai in casa dandomi della stupida, se non fosse arrivato Jamie dove sarei ora?

Mio fratello e la mia migliore amica erano sul divano ad aspettarmi, gli occhi arrabbiati di lui ora erano tristi, le loro mani unite insieme come per darsi forza a vicenda. Erano belli insieme, sembravano una di quelle coppie indistruttibili e molto innamorate.
Gli andai vicino e mi misi seduta vicino a mio fratello, mi prese la testa e me la appoggiò alla sua spalla, tutto questo in silenzio, ma non un silenzio imbarazzante, semplicemente sapevamo che non era il momento di parlare ma solo capirsi a gesti, e quel gesto significava che lui c'era, nel bene o nel male, qualsiasi cazzata io facessi lui c'era, e non l'avrei mai ringraziato abbastanza.

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora