#22 Capitolo

136 6 0
                                    

A proposito della sera del ballo.
Avevo detto a tutti che non sarei andata, non mi sentivo in vena di far festa. Immaginare che quando tutti avrebbero ballato un lento io sarei stata seduta su una panchina a sognare di essere lì in mezzo con  Tyler a ballare insieme.

Quindi avevo organizzato il mio sabato sera con schifezze da mangiare e alcuni film psicologicamente malati in modo che così la mia mente sarebbe stata impegnata tutta la serata.
Alle 20 mia madre mi salutò per andare a fare il turno serale io intanto mi stavo mettendo il pigiama, 《Ti prego non ingozzarti di schifezze, ok tesoro?》 Mi diede un bacio sulla nuca e poi uscì, lasciandosi dietro la sua scia di lavanda.

Guardai un film in cui non ci capì nulla e quando mi alzai afflitta dalla mia ignoranza presi in mano il telefono.
Le 21:40, ormai i ragazzi erano alla festa, e io ero qua da sola.

Avevo appena finito di scrivere il numero della pizzeria quando ricevetti una chiamata da Emily.

《Pronto?》

"Sam, ho delle borse pesanti in mano, mi vieni ad aprire la porta?"

《Emily ma che stai dicendo?》

Poi sentì come se qualcosa fosse buttato a terra proprio dietro la mia porta.

"Fa nulla.. entro da sola"

Mi alzai dal divano e andai davanti la porta d'ingresso, Emily entro con un abito bellissimo, era un vestito lungo con un grande spacco su un lato che arrivava a metà coscia, uno scollo a cuore di colore oro scuro che andava a sfumare alla fine della gonna in un bianco brillantinato, davvero da togliere il fiato.

Si fermò e mi guardò 《Abbiamo poco tempo, Jamie è in macchina ed è già incazzato perché l'accompagnatore di Sarah è un idiota patentato! Ma per fortuna tu sei bella anche con poco trucco e quindi faremo molto in fretta, i capelli pensavo di lasciarli lisci oppure meglio ci facciamo una coda alta con i capelli un po' spettinati...》
come si spegne questa ragazza?

《Emily ma di che diavolo stai parlando? Io non verrò al ballo e voi sareste dovuti già essere lì!》
Mi guardò per un po' e poi si mise a ridere.

《Cioè tu pensavi davvero che sarei andata al ballo studentesco senza la mia migliore amica? Perfavore.. cavati quel pigiama con i fenicotteri altrimenti te lo taglio via》

Dopo una mia quasi fuga per casa cercando di scappare da una pazza Emily in tacco 12 è riuscita comunque a prendermi e dopo un'ora di tirate di capelli e ombretto negli occhi ero pronta.
Emily mi mise davanti allo specchio e rimasi stupefatto da come mi aveva trasformato. Il vestito era tutto in tulle nero con una cintura in pizzo oro, lo scollo mi arrivava sotto il seno. Era lungo e dopo suppliche ero riuscita a convincere la mia migliore amica a farmi indossare le mie All Star bianche, tanto non si sarebbero viste.

Una volta uscite da casa mia vidi Jamie appoggiato alla sua auto con una sigaretta tra le mani, quando alzò  lo sguardo allargò li occhi 《Sei bellissima!》 Mi disse aprendomi la portiera, come entrai vidi Sarah, bellissima anche lei in un tubino bianco e il suo accompagnatore che doveva chiamarsi Tom o Tim, qualcosa del genere.

Dopo poco arrivammo a scuola. Avevo il cuore che mi scoppiava, mi sentivo così sbagliata in quel posto.
La musica si sentiva fino al parcheggio e molti ragazzi e ragazze erano fuori a parlare.

Entrammo in palestra, le luci erano soffuse e la palla da discoteca al centro della pista faceva dei giochi di luce, la festa era in tema notte d'oro così capì il perché ognuno di noi avesse qualcosa di dorato.
Mi guardai intorno e molti dei miei compagni stavano ballando sulle note di una canzone che non conoscevo.

Il ragazzo di Sarah mi si avvicinò, mi toccò una spalla e poi mi parlo all'orecchio 《Se hai bisogno di qualcosa di forte.. Puoi chiedere con me》 e dalla tasca interna della giacca tirò fuori una fiaschetta di metallo facendola muovere, Jamie si avvicinò a noi e mi prese per un braccio facendomi finire dolcemente tra le sue braccia e guardò Tom in malo modo.

《Vuoi ballare?》 Mi disse indicando la pista con il braccio, sorrisi e feci un piccolo cenno con la testa.
Non mi ero accorta che la musica fosse cambiata e che al posto di una canzone movimentata ci fosse un lento. Mi appoggiai alla spalla di mio fratello e guardai i nostri amici, Emily ci stava guardando sorridendo e Sarah stava cercando di convincere Tom a ballare con lei, ma lui era piuttosto restio dall'alzarsi dalla sedia.

Chiusi gli occhi ed espirai il profumo di mio fratello, i suoi capelli lasciati sciolti mi toccavano il braccio facendomi il solletico, quando riaprì gli occhi per dirglielo lo vidi.

Davanti a me, bello come un Dio greco. I suoi occhi color ghiaccio mi stavano guardando, era a pochi passi da noi. La giacca nera e la camicia bianca leggermente aperta facevano vedere un po' di quel suo corpo perfetto.

Mi misi a pensare a quelli che sono stati gli ultimi mesi, a Ian, a Tyler, alla sua malattia e a tutti i giorni spesi insieme a lui in ospedale.
A cosa mi aveva dato Ian e a cosa mi aveva dato Tyler.
Persone completamente diverse tra  loro, ma così tanto importanti nella mia vita.

La musica finì e quando Jamie si allontanò di poco da me, io tolsi lo sguardo dagli occhi di Ian e guardai mio fratello 《Vado a prendere qualcosa da bere intanto che vai dagli altri ok?》 Annuì e intanto che raggiunsi gli altri mi sentì afferrare da un braccio e venire trascinata dietro le tribune. Ringraziai il mio odio per i tacchi. E quando finalmente ci fummo fermati guardai chi mi aveva "rapita" anche se sapevo già chi fosse.

Mi prese e mi abbracciò tenendomi così stretta che faceva quasi male, male al cuore.
Il suo profumo mi entrò sotto pelle e quando alzai la testa per guardarlo non potei fare a meno di baciarlo.

È così nascosti da tutti ci baciammo, anche se era sbagliato, anche se ci era vietato, noi ci baciammo come se in tutta la palestra ci fossimo solo noi.

Sentì le sue mani accarezzarmi i fianchi così avidamente da farmi bruciare la pelle. I respiri si facevano faticosi e ad un certo punto lui si staccò da me è stringendomi i fianchi mi guidò per tutta la tribuna, facendo attenzione che non inciampassi, fino alla porta che dava sul retro, una volta usciti prese le chiavi della macchina e mi aprìlo sportello.

Io salì senza preoccupazioni, con il cuore che batteva a mille, le mani che tremavano e la voglia di lui.
Dopo un po' che guidava ci ritrovammo a casa sua.
Persi un battito. La casa dove aveva abitato con la sua ragazza, quella casa ora era davanti a me. Lui mi guardò e capendo che ero in soggezione mi si fermò davanti 《L'ho cacciata quando ho capito chi amavo davvero, non aver timore》 mi disse, poi si chinò su di me e mi bacio, mi prese in braccio e aprendo la porta mi trasporto fino in camera sua.

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora