#11 Capitolo

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Angolo scrittore IMPORTANTE!

Inizió a ridere e capii che mi stava prendendo in giro.

Presi il primo cuscino che mi capitò in mano e glielo tirai in faccia, ma non cambio molto perché si stese e continuo a ridere con il cuscino un faccia.

«Me li hai tolti te i vestiti?» chiesi improvvisamente abbassando la testa per non far vedere il rossore che mi aveva accolto.

«In verità hai fatto tutto da sola..» disse ascougandosi le lacrime agli angoli degli occhi «scusa!?» strabuzzai gli occhi «si.. Ti lamentavi di come lui fosse stato stronzo e mentre scleravi ti spogliavi, e come dire non potevo fermarti..» sorrise in modo malizioso. «Scemo..» gli tirai un pugno sul braccio sedendomi vicino a lui.

Stavo davvero bene con Ty, era l'amico che non avevo mai avuto, potevo raccontargli tutto senza la paura di venire giudicata anche se alla fine di lui non sapevo molto, ma d'altronde io facevo così, mi affezionavo a chi non conoscevo.

«Sam mi stai ascoltando?» mi chiese Tyler facendomi tornare la testa sul pianeta terra.
«Scusa, ero assorta nei miei pensieri, dicevi?» lo guardai e notai che era tornato a fissare fuori dalla finestra che precedentemente aveva aperto «Ho detto che fino a mezz'ora fa splendeva il sole e ora fuori c'è il finimondo.. Emily dovrà stare attenta a guidare» figuriamoci se Emi si metteva a guidare con la pioggia, odiava persino farlo quando inizia ad annuvolarsi.

«Che fine hanno fatto poi quelle due?» Erano ubriache quanto me? «Sono arrivate poco dopo noi e si sono chiuse in stanza entrambe - con una mano si grattò la nuca - hai fame? Colazione?» annui e lui mi porse la mano, con non troppa riluttanza l'accettai e uscimmo dalla stanza.

Io ero davanti e Tyler mi seguiva, appena sorpassai il primo scalino mi bloccai sentendo delle risate provenire da di sotto, risate femminili e maschili, MASCHILI?! «A quanto pare non sono tornate sole..» Bisbigliò Tyler per farsi sentire solo da me.

«Jamie! Che ci fai qui?»

Mio fratello, che inizialmente era seduto a tavola dandomi le spalle si girò all'improvviso e mi chiese «No, tu che ci fai qui!» mi fissò negli occhi poi cambio visuale fissandosi in quelli di Tyler, «Ci siamo persi qualcosa?» domandò Emily appoggiata alla spalla di Jam.

«No, sono arrivata qua e mi sono addormentata.. Piuttosto voi due?» Dissi indicando i due ragazzi davanti a me, non facendo caso agli altri due che erano accoccolati nella panca dietro la tavola.
Emily e Jamie si guardarono e diventarono rossi, quando se ne accorsero anche loro scoppiarono a ridere guardando i due dietro di loro che già stavano ridendo.
«Che c'è di divertente?» chiese Tyler con un mezzo sorriso sulla faccia, «Ohh Ty lascia perdere..» disse Sarah alzando gli occhi al cielo e sorridendo.

Passammo la giornata insieme, sopra il divano a scherzare, venne fuori che mio fratello e la mia migliore amica erano finiti a letto insieme e Sarah e l'amico di mio fratello erano anche loro finiti a letto assieme, «Beh se alla fine voi non avete fatto nulla vuol dire che Sam, tu sei anche fin troppo brava da ubriaca!» disse Emily tirandomi una pacca sulla spalla in modo giocoso, abbassai la testa «Non posso dire lo stesso di altri..» soffiai a bassa voce cercando di non farmi sentire, ma a quanto pare con scarsi risultati perché quando tornai con lo sguardo sui miei amici tutti mi stavano fissando a bocca aperta «Che significa?» chiese Jam mettendomi una mano sopra il ginocchio, avevo gli occhi pieni di lacrime, un'altra volta. Appoggiai la testa al petto di Tyler e iniziai a singhiozzare.

Non volevo ricordare, avevo male alla testa e tutto era confuso «Tesoro, se non ne vuoi parlare fa nulla.. Aspetteremo» disse Emily strofinandomi la spalla. Ty mi circondó con le sue braccia e mi strinse come per proteggermi, mi piaceva quel contatto, mi faceva sentire al sicuro. Annuii soltanto lasciandomi cullare dalle persone a cui volevo bene.

Ad un certo punto il telefono di Ty iniziò a squillare, lo prese e appena vide il numero si alzò e se ne andò in cucina, lasciando un vuoto accanto a me.

Dopo un paio di minuti tornò da noi affrettandosi a cercare le chiavi della macchina e il giubbotto «Io devo scappare... devo fare una cosa.. Se volete cenare con noi fermatevi pure, beh io vado.. Ciao!»

Passò a dare un bacio sulla guancia a sua sorella sussurrandogli qualcosa all'orecchio, poi mentre si stava avviando verso la porta tornò a dare un bacio sulla guancia anche a me «Ci vediamo dopo Bimba» mi disse in modo che potessi sentirlo solo io, ed come sempre non feci altro che sorridere e abbassare lo sguardo per le guance ormai rosse.

Dopo che Ty era corso fuori Emily si buttò affianco a me «Ci lasciate un momento sole?» disse rivolgendosi agli altri tre «Certo! Ragazzi venite vi do una birra!» incito Sarah i ragazzi che erano già corsi in cucina.

«Allora vuoi spiegarmi che è successo?» presi un respiro profondo e spiegai tutto alla mia migliore amica.

Probabilmente sapevo che da oggi in poi sarebbe stato tutto un casino, la scuola sarebbe affondata come in una guerra navale. Avrei dovuto andare da lui e chiedere spiegazioni, chiedere chi fosse quella donna con cui parlava mano nella mano, avrei dovuto essere matura e rendermi conto che una relazione come la nostra non poteva andare avanti.

«Quando vuoi andarci a parlare?» Emily aveva il fumo che gli usciva dalle orecchie, «Lunedì torno a scuola e penso che gliene parlerò li.. Non c'è fretta..» dissi quasi in modo impercettibile con le lacrime che mi morivano in gola, «Nono adesso prendiamo la macchina e andiamo sotto casa sua a chiedere spiegazioni!» scossai la testa ma Emily mi prese per un braccio strattonandomi e io non avevo ne la voglia ne le forze di litigare anche con lei.

Chiamò mio fratello e dopo varie spiegazioni ci dirigemmo verso la macchina lasciando Sarah e Max, avevo scoperto si chiamasse cosi, da soli a casa dicendogli che saremmo tornati presto.

Appena saliti in macchina mio fratello si girò verso di me «Dove abita lo stronzo? E non mi dire di stare calmo perché io quello lo prendo e non te lo faccio più riconoscere per quanto lo riduco male.» urlò freddo.
Peccato che io non sapessi dove abitava Ian «No-non lo so.. » «abita vicino alla sala bingo in centro, l'ho visto uscire più volte di li quando accompagnavo mia nonna..» sorrise Emily come se fosse appena stata beccata.

Jam ingranò la marcia a corse fino a destinazione.

«Aspettatemi qui.. É una cosa che devo fare da sola..» scesi dalla macchina e dopo aver percorso il vialetto guardai indietro e vidi Jam e Emily che mi sostenevano seduti dentro la Golf di mio fratello.

La villetta era piccolina, di un colore lilla con le vetrate bianche, molto bellina ma non da Ian.

Suonai un paio di volte poi la porta si aprì e una brunetta spuntò fuori.
Il mio cuore fece un tonfo e l'aria iniziò a mancarmi «Avevi bisogno?» chiese con voce dolce e preoccupata.

Poi qualcuno che scendeva le scale dietro di lei si fece strada «Piccola chi è?» e appena Ian si affiancò alla donna i suoi occhi caddero su di me, e un senso di paura e preoccupazione si dipinse nei suoi occhi.

Io non feci altro che girarmi e correre verso la macchina con le lacrime che già sgorgavano.

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Allora come dire, è tardissimo ma volevo pubblicare il prima possibile (?) questa parte.
La prossima settimana sarò a Monaco e quindi cercherò di farvi avere un'altro capito entro questa settimana per colmare il vuoto che ci sarà martedì.
Beh volevo ringraziarvi ancora perché grazie ad alcune persone vado ancora avanti con la storia, altrimenti ciaooo! (@rokheya.ka)
Nulla, vorrei vedervi un po più partecipi, scrivetemi che ne pensate, secondo voi perché Ian non ha detto nulla a Sam??
Si mette male!
-Sharon :*

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora