Capitolo 41: il clan kuromori (2)

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3anni prima del presente. Una Emi 17enne, stava attraversando l'inferno, sotto forma di un allenamento, da parte della sua Shishou.

"Più veloce e precisa con quei pugni. E cerca di usare anche le tue gambe."

La zia di Misumi Yuuto, Ayame, non ci andava di certo piano con la sua apprendista. Anzi, tutto il contrario.

"Si! Ayame-shishou!"

"Forzati impegnati di più."

In questo momento le due donne stavano combattendo l'uno contro l'altra, in un campo di allenamento sotterraneo, sotto uno dei terreni di proprietà del clan.

La loro lotta era uno sparring senza armi, [magie] o [abilità]. La coppia si stava sfidando solo con le loro capacità fisiche di base, e le loro arti marziali.

*Colpo*

Un pugno più forte e veloce, di quelli che aveva subito precedentemente, fece volare la [mezzosangue] a molti metri di distanza, facendole sbattere la schiena contro il muro della stanza.

"(Ah! Che male!)"(Emi)

Nonostante avesse parato il pugno con i suoi avambracci, la forza cinetica, grazie ad una tecnica Misumi, aveva attraversato le difese della ragazza ferendo i suoi organi interni, facendole sputare un po' di sangue.

"Non abbassare la guardia."

Emi non ebbe il tempo di riprendersi o pensare. La sua maestra le fu subito a dosso.

Grazie hai suoi riflessi ben allenati, la [mezzosangue] evitò un pugno diretto alla sua testa, che deformò la parete su sui si stava appoggiando con la schiena.

"(Devo spostarmi!)"(Emi)

Con una bella testata, la 17enne colpi il naso della Misumi. Fu come colpire un muro fatto di diamanti.

"(Non male. Sta migliorando.)"(Ayame)

Nonostante si stesse ampiamente limitando la sua forza, Ayame era comunque una [Rango S]. Perciò non senti niente.

Ma, scacciare la sua apprendista solo con il suo potere superiore non sarebbe stato produttivo, perciò, la donna fece un passo indietro. Simulando un po' di stordimento, come se avesse una resistenza molto più bassa di quanto fosse in realtà.

"(Devo muovermi ora!)"(Emi)

Sfruttando l'occasione, la [mezzosangue] riuscì a togliersi da quella posizione pericolosa.

Non ebbe il tempo per riposare però. Un calcio alto quasi la colpi in testa, prima che potesse anche solo fare un respiro, che evitò abbassandosi di poco.

Da lì, comincio un altra serie di pugni, super veloci e forti. Era quasi impossibili parare o evitare quei attacchi. Ayame rendeva sempre le cose molto difficili per Emi.

"(Non posso rimanere sulla difensiva!)"(Emi)

La 17enne cerco di ritirarsi, ma questo diede un apertura alla sua maestra.

Un calcio al fianco fece volare la ragazza a molti metri di distanza. Questa volta la [mezzosangue] non riuscii a rimanere in piedi per il dolore.

"Non abbiamo ancora finito Emi!"

Con un balzo felino, che la porto a molte decine di metri in alto, la Misumi cerco di schiacciare la trachea a la sua apprendista con un ginocchio.

Prima di poter colpire, la 17enne rotolo su se stessa, evitando un colpo che creò un piccolo cratere sul pavimento.

"(Devo andare all'attacco!)"(Emi)

Emi parti in quarta questa volta, ignorando il dolore e la stanchezza che stava affliggendo il suo corpo.

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