Capitolo 46: il clan Kuromori (7)

10 1 0
                                    

Rokuro stava trascinando rudemente, un Akio dolorante, fuori dall'ospedale.
Ignorando beatamente gli sguardi delle persone che gli stavano in torno.

La folla, formata da medici, infermiere, e diversi pazienti, non lo guardavano positivamente, vendendolo maltrattare così una ragazza, ma nessuno intervené. C'era qualcosa in quel 20enne con i capelli marroni rossicci che faceva rabbrividire tutti quelli che erano lì vicino.

Comprensibile, la follia dopotutto era malsana come un gas letale.

Sembra che il giovane combattente si sentisse a suo agio in mezzo ad una tale folla, che lo giudicava con lo sguardo.

Il Kuromori gonfio il petto e cammino con lo sguardo alto, come un pavone vanitoso. Akio quasi vomito alla vista.

"(È peggiorato da quando è andato via..............cosa gli è successo in tutti questi anni?!)"(Akio)

La piccola Loli sentiva che invece di aiutarlo a controllarsi, al tempio, chiunque si fosse preso cura di lui, aveva semplicemente alimentato la sua follia distruttiva, la sua fame di violenza e sadismo, che avevano sempre caratterizzato il carattere suo cugino.

Akio non poté che rabbrividire, quello che aveva già subito era un assaggio del vero incubo che l'attendeva.

"(Non sembra spaventato! E pure ci sono altri membri del clan qui, che riferiranno tutto a mio padre! Non ha paura di essere giudicato di nuovo!?)"(Akio)

Probabilmente suo padre aveva pesantemente rimproverato e punito Rokuro, per quello che le aveva fatto.

Il suo "allenamento" insieme l'aveva ferita tanto da farla ricoverare ad un ospedale dopo tutto.

Non fú per amore per lei ovviamente, ma per semplice dovere. Dopotutto come capo clan doveva assicurarsi che i segreti di famiglia rimanessero tali.

Il [Nuovo Ordine] non avrebbe tollerato un clan come il loro. Se non avessero aiuto all'interno, sembra ombra di dubbio, le azioni di Rokuro avrebbero attirato attenzioni indesiderate.

"(Non posso scappare............che cosa dovrei fare?................ho paura di morire se rimango in quella casa................mi ucciderà di sicuro.............o peggio.)"(Akio)

La migliore amica di Emi aveva davvero il terrore ora. Era in una strada senza uscita. I suoi occhi iniziarono a lacrimare mentre pensava a quello che l'attendeva.

Il suo crudele accompagnatore sembro accorgersi delle sue lacrime silenziose. Non poté non lasciarsi uscire un sorriso soddisfatto per la situazione. Rokuro era davvero un sadico.

Mentre uscivano dalla porta principale dell'ospedale. Né Akio, suo cugino, o gli altri membri dei Kuromori, si accorsero di qualcuno che lo stava spiando da edificio.

"(Bastardi! Ve la farò pagare per quello che le avete fatto!)"

Emi, che stava monitorando la situazione, in attesa che uscissero, strinse con forza il suo pugno, al punto da sanguinare.

"(Posso colpirli da qui...........potrei mettere a terra tutti, e abbattere con un colpo alla testa quello che tiene Akio-chan, in meno di 10 secondi......... però..............)"

La [mezzosangue] era stata addestrata per il corpo a corpo, e l'uso di ogni arma conosciuta, ogni giorno, da quando era allieva di Ayame. Ma la sua vera specialità, era il combattimento a lunga distanza. La sua precisione era l'ideale in questa situazione.

Se non fosse per una grossa variabile che non poteva scartare.

"(..............questo è un ospedale, se sbaglio anche di poco, potrebbe scatenarsi un inferno.............i-io non posso..............)"

The Lord Of Chaos ll ~ l'Ascesa degli Eredi  ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora