Capitolo 14: messaggio dal maestro (2)

28 3 0
                                    

Yuuto non era l'unico allievo di Tristano. Il [True Hero] aveva avuto centinaia, forse migliaia di discepoli nei 6 millenni in cui era vissuto.

Ognuno di loro era stato scelto per un motivo diverso. Alcuni avevano scritto i loro nomi nella storia, altri invece avevano scelto di rimanere tra le ombre. Tra tutte le persone che aveva istruito Tristano, solo uno di loro lo aveva davvero deluso, al punto tale, da farlo svergognare di averlo addestrato.

"Devo considerare tutto "questo" un tuo modo per corteggiamenti, kohai?"

"Se ti dicessi di si, ti dispiacerebbe?"

"Se parliamo di una situazione ipotetica ti direi qualcosa tipo:"gioca bene le tue carte, sei sulla strada giusta, mio piccolo playboy", o qualcosa del genere."

"*Sbuffa*"playboy", davvero?"

"Neghi di non esserlo, di nuovo? Hai un harem con un elfa, un [artefatto divino], e une mezza-dea, e chi altro...........ah! C'è pure la ragazza che chiami Suzuki-senpai, per non parlare di tutte le cameriere di casa tua."

"*Risata secca* molto divertente. Sai bene che non toccherei nessuna delle ragazze che lavorano da me, e che non vedo la mia senpai da anni."

"Ma non puoi negare che se la situazione fosse diversa lo faresti, vero? Vero? Sai che so quando menti, perciò non provarci."

Le due persone che stavano parlando erano il [Signore del Caos] e la sua senpai, la ragazza che Tristano aveva scelto di prendere sotto la sua ala, qualche anno prima di incontrare Yuuto.

I due erano seduti in un luogo isolato, fuori dalla capitale di Lignum. Un posto dove potevano stare in pace senza preoccuparsi di essere ascoltati.

I due allievi del [True Hero] si erano messi comodi sotto un grosso albero, la luce pomeridiana filtrava dalle sue grandi foglie, permettendogli di godersi il sole ma anche l'ombra, in quella bella giornata.

"Prenderò il tuo silenzio come un si, piccolo pervertito."

"Prendilo come vuoi............tanto lo fai sempre, Mista-senpai."

Mista era una donna 25enne, con pelle molto chiara, occhi grigio chiaro, e capelli color grigio cenere. La senpai di Yuuto era una umana con un corpo snello e ben allenato, mancava di curve femminile come quelle che avevano Amelia e Shiro, ma era di qualche taglia superiore a Lifa.

Indossava una armatura simile a quella che usavano le serve/guerriere delle divinità nordiche, le leggendarie valchirie. Sul suo fianco cera una katana legata in vita.

Da quello che sapeva il giovane Misumi, Mista era davvero la figlia di una valchiria e di un mago umano, perciò il suo stile di abbigliamento era comprensibile considerando la sua eredità.

"Bravo che comprendi la tua situazione, dai beviamo un altra bottiglia."

I due erano seduti sull'erba, mentre mangiavano e bevevano insieme. Agli occhi di terzi sembrerebbero una coppia che fa un picnic romantico, ed in un certo senso non avrebbero sbagliato.

Il [Signore del Caos] e la sua senpai erano semplici amici, o almeno era quello che dicevamo ufficialmente. Ufficiosamente erano molto legati, al punto tale, che avevano entrambi sentimenti che sconfinavano dall'area dei "solo amici".

Ma niente si era sviluppato per ora tra di loro. Il perché? Era tutto dovuto a Mista, la donna teneva segreta il suo passato, e i palesi problemi che doveva ancora risolvere, solo Tristano e Lana conoscevano i dettagli. Yuuto, per rispetto verso di lei non aveva mai indagato, visto che aveva messo ben in chiaro che non voleva parlane.

Ma Come poteva l'erede di Eris amare qualcuno se sapeva che non si fida a abbastanza da confidarsi con lui? Non poteva. Perciò la loro relazione attuale era un po' ambigua, si stuzzicavano, e qualche volta facevano qualche discorso malizioso e facilmente fraintendibile, ma niente più di quello.

The Lord Of Chaos ll ~ l'Ascesa degli Eredi  ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora