Capitolo 2: la missione di Emi in solitaria

31 5 0
                                    

Chi nasceva con una [abilità unica], era sempre una reincarnazione di qualcuno che in passato l'aveva manifestata.

Il processo con cui ne nasceva una era ancora sconosciuto, ma il mondo di risvegliarla, in una reincarnazione successiva, era quasi sempre lo stesso: forti emozioni.

Paura, rabbia, tristezza, o, in modo piu specifico, finire in una situazione di pericolo porta le persone ad attivare la propria [abilità unica]. Pultroppo, Suzuki Emi era un eccezione a questa regola.

Il suo potere non era predisposto per la lotta, in effetti neanche lei sapeva bene qual'era il vero fine ultimo di [Motus Vinculum].

Il possessore originale [dell'abilità unica] non aveva lasciato tracce significative nella storia, sia recente che antica.

Al contrario di altri, come Daichi e Alec, Emi non era riuscita neanche una volta a parlare con la sua reincarnazione, perciò il vero potere della sua [abilità unica] per lei era ancora sconosciuto.

Questo di certo non fermò la ragazza. Nei quattro anni che seguirono, dopo la partenza di suo fratello minore, la [mezzosangue] si alleno senza sosta, giorno e notte. Molte cose le erano accadute mentre era sotto l'affiliazione della sua nuova tutrice, Misumi Ayame.

I suoi sacrifici, e le sue prove l'avevano resa sempre più forte e determinata ad andare avanti.

"Onee-chan, gioca con noi!"

"Emi-nee-sama!"

"Ci hai portato dei regali onee-sama!?"

Emi ora aveva 20anni, il suo fisico era maturato abbastanza da darle un aspetto da giovane donna. I suoi capelli un tempo lunghi ora erano tagliati corti, li preferiva così, erano meno d'intralcio quando si allenava.

Il suo corpo tonico e ben allenato era coperto da un raffinato kimono giapponese, modificato, per dare maggior libertà di movimento.

La seta sottile poteva sembrare fragile, ma era solo una falsa impressione, la resistenza del materiale era superiore al titanio, rendendo il vestito protettivo come la migliore delle armature.

In questo momento, l'allieva di Ayame   era sotto l'assalto di molteplici bambini, di diverse razze e età. La [mezzosangue] stava visitando uno degli orfanotrofi gestiti dai Misumi, come suo solito.

I bambini le furono a dosso appena la ragazza varco l'ingresso, abbracciandola e investendola di domande.

Emi sorrise leggermente mentre coccolava i fanciulli, era un qualcosa a cui oramai era abituata a fare ogni volta che veniva all'orfanotrofio.

"Basta mocciosi! Non infastidite la [Colomba]!"(adulto)

"È arrivato il mostro!"

"Scappiamo!"

"Onee-chan salvaci!"

"Ma tua guarda questi piccoli.......!?(adulto)

La [mezzosangue] rise all'interazione che i bambini avevano con l'adulto.

L'uomo, da cui i piccoli non-umani scapparono era un 30enne, vestito con un kimono rosso fuoco. I suoi capelli erano corti, di colore blu, con un singolo ciuffo di colore nero che scendeva sulla fronte, e suoi occhi erano di colore verde.

"Allora [Colomba], che cosa vuoi?!"

"Rude come sempre, vero?"

"Spostiamoci prima che quelle piccole pesti provino ad "attaccarti", di nuovo!"

"*Risatina*, come vuoi Mao."

Kibutsuji Mao, proprio come Emi, era un affiliato dei Misumi, da quando era adolescente. Il 30enne, per i primi 15 anni della sua vita, visse felice insieme alla sua famiglia, fin al giorno in cui i suoi poteri non andarono fuori controllo.

The Lord Of Chaos ll ~ l'Ascesa degli Eredi  ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora