Capitolo 114: seconda prova per Daichi (3)

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I due alleati temporanei erano partiti alle prime luci, come da piano.

Al contrario di quello che pensavano Altair e Daichi, più scendevano di quota, più le difficoltà aumentavano.

Il numero dei mosri aumentavano, di pari passo alla loro forza, e aggressività.

"C'è un branco di mostri che si sta dirigendo verso la nostra direzione."(Altair)

"Lo notato, non credo ci abbiano individuato, ma è meglio tenersi pronti ad un attacco."

I due si nascosero tra gli alberi, mentre un branco di [Yeti] passava accanto a loro.

I candidati a guardia reale notarono immediatamente il [Rango S], che guidava il gruppo. Era una variante con le corna, simile a quello che aveva [maledetto] Daichi, se non fosse per la sue differenze di dimensioni: era alto più di 5 metri, ma si muoveva con una velocità assurda, non lasciando nemmeno impronte sulla neve, come se fosse leggero come una piuma.

"L'hai visto? O meglio, l'hai sentito?"(Daichi)

"Si, non lasciava impronte, e la mia [percezione assoluta] non la nemmeno individuato, anche se eravamo così vicini............le sua capacità sono una minaccia che non possiamo trascurare. Sono tentata di provare ad ucciderlo, per dormire sogni più tranquilli."(altair)

"Pensi che potrebbe fiutare il nostro odore, e guidare il branco verso di noi? Non credo dovremmo preoccuparci degli [Yeti] se arriviamo in un territorio più caldo. Ma se vuoi provare usare una freccia, posso aiutarti a distrarlo."

"No, non perdiamo tempo ed energie. Hai ragione, andiamo, non importerà se...........!? Cavolo! Non ci voleva!!!"

"Si, il bastardo sta portando qui il suo branco! Scappiamo!"

L'arciere e il [Dio Demone] fuggirono, cercando di seminare il mostro alle loro calcagna.

La sua presenza era quasi impossibile da individuare. Se non fosse per gli altri mostri che correvano dietro al loro capo, non saprebbero nemmeno di essere inseguiti.

Ma gli istinti, estremamente affinati, dei due gli stava dicendo che c'era qualcosa che non quadrava, nella loro situazione.

Sembrava quasi che stessero cadere in una trappola di qualche tipo.

"C'è qualcosa che non quadra! Mi sento come..........."(Daichi)

"Si, lo sento anch'io! Meglio prendere il volo!"(Altair)

La coppia apri le proprie ali demoniache, dalla schiena, così da prendere il volo, e distanziarsi il più possibile dai loro inseguitori.

Finora avevano evitato di attirare l'attenzione di qualche mostro volante, entrando sfacciatamente nel loro territorio, ma ora era inevitabile.

*Tito*

Mentre stavano prendendo quota, Altair e Daichi finirono sotto il fuoco nemico.

Grossi punteruoli di ghiaccio volarono verso la loro direzione, con l'intento di colpire le loro ali, costringendoli a tornare a terra.

Ciò che gli sorprese, non fu l'attacco in sé, ma da dove proveniva.

"(Stavamo per cadere in un imboscata!)"(Altair)

"(C'è la siamo cavata per un soffio!)"(Daichi)

Se avessero continuato a correre in quella direzione, i due si sarebbero ritrovati davanti un simile, (sia in potere che in aspetto), dello [Yeti] che era alle loro spalle.

Mentre uno li inseguiva, l'altro li precedeva, con l'intento di bloccargli, con un attacco a sorpresa, così da dare il tempo a tutto il branco di circondarli.

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