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«Todoroki-kun!»
«Mydoriya...»
I due si guardarono intensamente, prima che notassero bakugou e kirushima parlare sullo sfondo di quella scena.
Ora il bicolore entrava come l'attore principale e andava da Mydoriya.
«Non era un locale di soli omega?»
Chiese, conoscendo che kirishima era un beta
«Si, mi costringono a dire una cosa del genere a tutti. Vogliono fare in modo da avete clienti. Allora, che mi dici? Giornata di lavoro pesante?»
«Molto. La famiglia della ragazza che mio padre vuole darmi in sposa oggi mi ha offerto una cosa così stupida che mi è sembrato...un vero e proprio affronto»
Mydoriya sorrise «siediti, ti porto da bere, offre la casa»
«No, lo voglio pagare»
Mydoriya non lo contraddisse. Alla fine, anche un prezzo di una bibita avrebbe aiutato lo stipendio di quel ragazzo e Todoroki voleva aiutarlo.
«Che cosa voleva, quello?» chiese bakugou non appena si sedette di fianco a lui. Kirishima era andato al bancone per far pagare una donna che era lì.
«Lo conosco. Ci ho passato assieme la serata, ieri. È un bravo ragazzo»
«A fare sesso?» Bakugou guardò male Todoroki.
«Non mi sarei mai permesso di portarmelo a letto come se fosse un gigolò» Todoroki non ne parve sorpreso. Insomma, dava a bakugou ragione. Si sarebbe arrabbiato anche lui.
«Ah, quindi te lo sei portato via per passare una serata tranquilla assieme?»
«esattamente»
«ma così sembra che hai bisogno di amici»
E una risata usci dalla bocca di entrambi.
Kirishima si avvicinò mentre questi ridevano con un coktail in mano.
«Questo è per il signor Todoroki shoto, preparato dal migliore, Mydoriya Izuku.»
Il ragazzo dai capelli verdi non si avvicinò nemmeno al tavolo, rimase a sistemare le cose al bancone.
Un po' a todoroki dispiaceva, ma prima aveva da chiedere una cosa a kirishima.
«Kiri, quante volte... quante volte viene noleggiato Mydoriya?»
«È il migliore. Dicono che il suo modo di fare sesso sia molto erotico e soddisfacente. Ha chiesto al capo di farlo smettere varie volte, ma dato che il prezzo alto lo fa lui... beh, non vuole sollevarlo dal suo ruolo da gigolò.»
Todoroki non disse nulla. Piuttosto si mise a pensare a quante cose il ragazzo aveva subito, quante violenze, quanto dolore.
«vogliate scusarmi» si alzò e andò al bancone.

«Era molto buono» Mydoriya saltò dallo spavento, urtando il mobile con l'alcool. Stava per iprecare quando sentii il tintinnio delle bottiglie.
«C-che fai?! Mi vuoi far prendere u-un infarto?» lo guardò con un sorrisino.
«Allora...di sera quando sei libero?»
Todoroki conosceva già la risposta alla domanda, o almeno, pensava di conoscerla.
«Il mio capo, dopo il mio guadagno di ieri sera, mi ha detto di saceificare anche il mio giorno libero. Aumenta la paga, aumentano i clienti e...»
«...e i traumi?» chiese. Lo vide, in quel momento, quel lampo di paura attraversargli lo sguardo.
«No, alla fine è il mio lavoro» e forse poteva anche essere così, ma todoroki lo trovava...
«È ingiusto e spregevole. Non può obbligarti.»
«T-tu non lo conosci, lui può obbligare chiunque a fare qualsiasi cosa.»
“Trema dalla paura” pensò todoroki.
Lo guardava e nella sua testa si presentò un ipotetica conversazione tra Mydoriya e questo famigerato capo.
Imnaginava lui che lo corrompeva con il denaro, dato che ne aveva tanto bisogno, con le giuste parole, quelle che ti entrano dentro e ti convincono.
«Sei... sei un ragazzo davvero forte, e gentile e buono, benevolo. È ovvio che lui possa farti fare qualsiasi cosa.»
«T-tu... mi ha impedito di poter avere una vita sessuale normale, o anche avere...»
«... una relazione?» Mydoriya annuì.
«Come si può permettere?! È il tuo capo di lavoro!»
Ci fu un attimo di silenzio. Todoroki stava pensando a come risolvere.
«Quante persone ci lavorano, qui?»
«È piccolo, siamo io, kirishima e altre due ragazze.»
Todoroki stava ancora elaborando un piano. Non sapeva come, ma lui poteva farlo.
«Aspetta domani. Bakugou, andiamo.»
Bakugou si alzò salutando il suo ragazzo e si diressero verso l'ufficio.
Concordarono assieme un piano, da attuare la mattina dopo.

Il mattino seguente, Todoroki si diresse verso quel locale, dopo aver avuto un appuntamento col capo in questione, inventandosi di essere interessato a lavorare lì. Ci aveva creduto come se non gli importasse.
Entrò come aveva fatto il giorno prima e Mydoriya stava li, intento ad armeggiare con le mani nella preparazione di un tramezzino che probabilmente avrebbe servito a uno dei tanti alpha e beta che erano seduti al bancone.
Le sue mani andavano alla velocità della luce, uno si lamentava della sua lentezza. Ubriaco già in tarda mattinata.
Todoroki arrivò davanti al bancone ma non si fermò e scomparve nel buio di un corridoio stretto dietro i bagni.

«Ecco, lei sarebbe...?» chiese todoroki quando si sedette sulla sedia dentro quella stanza completamente nera.
«Io sono Shigaraki tomura. Il capo.»
“ora capisco perché aveva paura”
«per caso soffre di dermatite?»
«purtroppo si, ma siamo qui a parlare di lavoro. Lei vorrebbe fare...?»
«Cameriere» Disse.
Il ragazzo però non sembrava soddisfatto dalla richiesta.
«Qui abbiamo solo gigolò. E si, fanno anche i camerieri, ma non fanno solo quello. Si divertono dando piaceri ai miei migliori clienti.»
Todoroki si trattenne dal dargli un pugno.
«E se non volessi?»
«Può andarsene. Io qui non pago i camerieri» lo disse con tono così piatto da non capire se fosse arrabbiato.
«Quanto sarebbe la paga?»
«Ammonta più o meno a quanto basta per vivere in un monolocale.»
“faceva prima a dire da schifo”
«e quindi, per lavorare qui, dovrei per forza prostituirmi?»
«Si, a meno che non hai una relazione seria»
A quelle parole, todoroki ebbe un lampo di genio.

𝓟𝓱𝓮𝓻𝓸𝓶𝓸𝓷𝓮𝓼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora