La possibilità.
Quella che mydoriya voleva con todoroki.
Come poteva volerlo? E poi, perché?
Mydoriya fece sedere a tavola la coppia formata da un lato e lui e todoroki dall'altro. Aveva ancora il grembiule addosso di un blu chiaro con qualche stampa strana sopra.
Alla mano destra aveva un guanto, aveva preparato qualcosa nel forno.
«c'è un odore divino, mydoriya!» disse kirishima, posando i gomiti sul piano da lavoro in marmo che c'era in cucina.
«nel forno cosa c'è?»
«salsiccia e patate. Mi sono permesso anche di comprare un dolce...»
Lasciando perdere todoroki, tutto sembrava perfetto. Un uscita a quattro che non era un uscita a quattro.
Un uscita a coppie, probabilmente, se fossero stati assieme.
Come poteva ora guardarlo negli occhi senza provare nulla?
Non poteva.
«hai passato l'intera mattinata a cucinare?»
«si»
Rispondeva in modo piatto, senza alcuna emozione.
Pensava solo a quello che poteva succedere. Ora non sapeva che cosa fare o che cosa dirgli, ma era più che sicuro che todoroki si era già accorto che qualcosa in lui non andava. Sorrideva per conto suo e stava male per conto suo, il bicolore, ma quando stava con mydoriya spesso si apriva e raccontava. Diceva cosa sentiva e come stava, senza la voce tremolante o le lacrime agli occhi.
“dirglielo adesso sarebbe come ammetterlo” pensò il verde, obbedendo a quello che la sua mente pensò che fosse adatto.
Si fissò un attimo nel liquido della soba, come se stesse cercando di mettere a fuoco il suo stesso volto. In quel momento sembrava stanco, come se non avesse dormito. Lo percepiva anche a livello fisico, il caldo della soba e il vapore gli arrivó sulla faccia e lo spinse a spostare la testa.
«...certamente tu sei invitato, comunque» era kirishima, che stava ancora parlando. Mydoriya non aveva minimamente ascoltato, immerso nei suoi pensieri. Allora dovette fare mente locale.
«al matrimonio?» sperò di aver azzeccato
«si, te l'ho detto...»
“grazie a dio” pensò. Forse bisognava che smettesse di fissarsi così tanto su un solo argomento.
«stai bene?» chiese bakugou da dietro kirishima. Era seduto.
«si...»disse il verde, nel modo più sereno possibile.
«mh. come vuoi. hai una faccia...»
Mydoriya non poteva far nulla per la sua faccia. Vide di sfuggita todoroki con lo sguardo sul piatto vuoto.
Mydoriya prese la soba e la servì a tutti, a lui per ultimo. Sorrise per finta e dissero “buon appetito” tutti insieme. La soba fu molto apprezzata, specialmente da todoroki che ne volle due piatti in più, mentre la salsiccia venne letteralmente fatta fuori. Successivamente arrivò il momento del dolce e venne assaggiato da tutti quanti, bakugou fece il bis.
Un pranzo degno di natale.«grazie per essere venuti, davvero» disse todoroki
«grazie a voi per l'ospitalità» disse ovviamente il rosso dando una pacca sulla spalla al suo ragazzo.
«allora ci vediamo al matrimonio.» sorrise il biondo.
Sarebbe stato appena due settimane più tardi e non erano più nella pelle. Niente chiesa, ma una bella vacanza sulla neve.
«Anche mydoriya è invitato» bakugou parlò attirando l'attenzione di todoroki. Il bicolore non ne fu sorpreso. «spero dtarai bene. Saranno due giorni e dormirete in un hotel.» fece una pausa osservando lo sguardo distratto del verde. «spero risolviate.» disse poi riferito a todoroki.
Voleva parlare, ma le parole gli morirono in gola. Stavano pregando per uscire.
«certo» non era quello che voleva dire.
Bakugou sapeva tutta la situazione e gli aveva solo detto che sarebbe stato meglio parlare, dirgli cosa stava accadendo nella sua testa, ma todoroki sembrò non importarsene.
“tanto è solo un momento” pensò all'inizio,e non era cambiata tale opinione.
«arrivederci» dissero in coro la coppia.
Baci e abbracci delinearono la fine di quel pomeriggio, facendo sorgere la luna nel cielo.«Mydoriya, dobbiamo parlare.» Todoroki non sapeva davvero cosa dire, dato che non sapeva bene che cosa voleva.
«scusami, ma... ma non so se io ce la faccio» il verde sorrise fintamente.
«che vuoi dire?» todoroki non aveva davvero capito, nonostante fosse un tipo intuitivo.
Mydoriya era in conflitto con se stesso.
Che cosa doveva dire? Poteva anche fare finta di nulla?
Si guardarono per qualche secondo interminabile, lo sguardo del verde si perse in quegli occhi dai bei colori.
Si avvicinarono senza rendersene conto.
«continui a confondermi» disse mydoriya. Forse era la cosa più giusta e vera che poteva dirgli.
«tu mi rendi strano.» disse todoroki. Nel mentre la distranza sembrava sempre meno.
«continuerai sempre a sorprendermi» disse mydoriya. Sorrise leggermente, guardando il naso di todoroki che si avvicinava.
Forse era vero che aveva una possibilità.
Fu allora che mydoriya si allontanò di botto.
«oggi... oggi era una specie di appuntamento...?»
«assolutamente no.» sorrise in modo da tranquillizzare il ragazzo.
«oh, capisco»
«pensavi che lo fosse?»
«assolutamente no» anche lui sorrise.
Era uno sforzo da parte di entrambi: sorridere per capire che uno stava cercando di non arrossire e l'altro stava sperando in una risposta diversa o una proposta.
«vuoi un appuntamento?»
«no.» disse.
In realtà non ci voleva un genio per capire che stava mentendo.
«cosa credi che sia, quello di prima?»
«quello... di prima?» ora mydoriya era ancora più confuso.
Todoroki annulló la distanza tra i loro petti, lasciando un palmo di distanza dai loro volti.
I nasi si stavano quasi per toccare.
«cosa credi che sia, questo?» il respiro di todoroki non era mai stato così pesante.
«t-todoroki... che fai?!» alzò un po' la voce in segno di disapprovazione, per coprire l'imbarazzo.
«con tutto quello che posso fare, faccio la cosa meno sensata» si allontanò un po'.
«credimi, è così strano, così...nuovo per me. Forse non è quello che voglio, mi spaventa tutto, e faccio la cosa meno sensata.» se ne stava pentendo.
«Non arrivare a fare qualcosa di cui potresti pentirti.»
«Di questo non me ne pentirei. Né ora, né domani, né mai.»
Todoroki si avvicinò pericolosamente a mydoriya. Gli prese il mento, ora era tra le sue dita, sottile. Si sentiva il sapore del dolce che avevano mangiato poco prima nella sua bocca, quel buon sapore prese possesso della bocca di todoroki, che si beó della vista per qualche secondo. Mydoriya con le gote rosse come peperoni e gli occhi strizzati. Stava per piangere?
Non gli importava, ma sapeva che stava affrontando sia mydoriya, sia se stesso.
Cosa avrebbe fatto dopo? Anzi, cosa avrebbero fatto dopo?
STAI LEGGENDO
𝓟𝓱𝓮𝓻𝓸𝓶𝓸𝓷𝓮𝓼
FanfictionTodoroki è nato come maschio dominante alfa (una vera rarità) e si è sempre tenuto lontano dagli omega, non volendo una relazione e non volendo avere alcun Bonding, fino a quando non incontra mydoriya izuku, un tenero e dolce ragazzo di 23 anni che...