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CAPITOLO SMUT, PERFAVORE SE VI DA FASTIDIO NON LEGGETE QUESTA PRIMA PARTE. LEGGETE LA PARTE CHE INIZIA CON *** E ASPETTATE IL CAPITOLO 22.

Mydoriya era felice come non era mai stato, in quel momento.
La faccia di todoroki era appena a un palmo dalla sua, e il loro respiro era uno solo, sincronizzato
«Te ne sei reso contro, non è così?» Disse todoroki, ripensando a quante volte aveva pensato a un possibile bonding con qualcuno e quante volte aveva sperato non accadesse.
«Si, me ne sono reso conto.» mydoriya sorrise in prenda all'eccitazione. Non era mai successo prima, e sapere che l'anima gemella era proprio quella di todoroki gli dava una spinta in più per andare avanti. Ricongiunse le labbra con quelle del più grande, che approvó quel contatto prolungato. Le lingua stavano giocando tra di loro, la loro saliva iniziava a formarsi nella loro gola, ma la ingoiavano e facevano in modo da non staccarsi mai.
«Mydoriya, non facciamo nulla se tu... insomma se non vuoi» ma il verde dissentì. Scuoté la testa cosi forte da far pensare all'altro di aver detto una stupidaggine.
«Lo voglio fare, se è con te» gli disse. Todoroki non poté evitate di sorridere. Non aveva mai fatto niente del genere, addirittura non voleva nemmeno avere qualcuno al suo fianco, e invece mydoriya gli aveva letteralmente sconvolto la vita, cambiato le carte in tavola.
Lo prese in braccio e lo sollevó con poca forza, perché mydoriya era leggero come una piuma. Era un omega in tutto e per tutto. Il suo fisico era bello, minuto, delicato. Il carattere caratteristico, dolce, disponibile, gentile, amorevole, compassionevole.
Aveva tutto in regola, e todoroki lo aveva notato.
Lo adagió sul letto facendo attenzione a dove poggiava la testa, todoroki gli si mise sopra. Possente e dal fisico muscoloso, in quella posizione sembrava volesse schiacciare l'altro.
Riunì le loro labbra in un bacio che venne accompagnato dal rumore dei bottoni che venivano sbottonati. La camicia di todoroki presto si ritrovó a terra, come poi i pantaloni del bicolore e il completo del verde. Non era la prima volta che mydoriya veniva denudato, ma in quel momento sembrò come se fosse la prima volta. Non aveva mai capito perché, ma in quel momento, quando todoroki mise le mani sopra i suoi slip, ebbe un sussulto.
«Stai bene?» chiese il bicolore, si avvicinò al volto di mydoriya e gli diede un bacio in fronte.
«Si, sto bene» disse con voce rassicurante e calma.
Todoroki strusciava la mano sul tessuto dello slip, volendo andare piano. Mydoriya iniziò a sospirare ben presto, mettendo le mani sulla schiena dell'altro.
Allora todoroki prese coraggio, infilando la mano nelle mutande di mydoriya. Stavolta non sussultó, ma divenne rosso.
Todoroki prese a guardarlo, l'espressione di mydoriya lo rapì all'istante. Come se avesse preso dell'eroina, la pupilla di todoroki prese a dilatarsi.
Muoveva veloce la mano e nel tempo aumentava sempre gradualmente la velocità. Mydoriya spingeva su col bacino, implorando qualcosa di più.
Todoroki non sapeva come comportarsi, ma sapeva e voleva che mydoriya facesse qualcosa a lui, ma per il momento non accadde e iniziò allora a toccarsi da solo.
Mydoriya lo notó poco dopo.
Lo aveva visto già in passato, lo aveva assaporato e aveva assaggiato quello che todoroki aveva da offrirgli, eppure in quel momento sembrava ancora più grande.
Gli occhi di mydoriya a quella visione sembrarono diventare a cuoricino, ammaliati forse da quello che avrebbe potuto fare.
Così prese coraggio e fece in modo da far sedere todoroki.
«Tocca a me» disse, come un bambino quando vuole far qualcosa.
Todoroki non seppe dirgli di no, così vide solo mydoriya distendersi sulle sue ginocchia per poi assaggiare di nuovo il membro di todoroki. Lo infiló in bocca nella sua interezza, facendo avere una sensazione di piacevole formicolio al basso ventre del maschio alpha, che osservava la situazione con interesse da un altra prospettiva.
Mydoriya non si staccó fino a quando, per l'eccitazione, non venne.
Todoroki guardò la pancia di mydoriya sporcarsi del suo stesso seme, e questo lo fece impazzire.
Todoroki mise mydoriya steso su di lui e con un movimento, gli infiló il membro dietro.
Mydoriya ebbe un orgasmo, tant'è che tirò la testa indietro aggrappandosi a todoroki.
Non pensava che sarebbero arrivati fino a quel punto.
«Scusami mydoriya...» disse il bicolore «... ma non ce la faccio più»
Mydoriya non ebbe la forza di rispondere, era troppo occupato a capire come mai non si fosse mai sentito così pieno. Lo aveva fatto anche con tanti altri maschi, per la maggior parte beta, e con un paio di alpha, ma non si era mai sentito così bene.
Pensò che fosse per il bonding, e forse era la spiegazione più logica.
Todoroki iniziò a muovere i fianchi di mydoriya e come se sapesse dove fosse il punto G del verde, todoroki toccava proprio lì. Era tutto così eccitante che mydoriya era già bagnato, todoroki non aveva nemmeno avuto il bisogno di fare pratica o preparare prima mydoriya. Scivolava dentro le viscere dell'altro tranquillamente.
Gli omega maschi hanno entrambi gli apparati, quello maschile e quello femminile. Mydoriya quindi aveva due punti G e todoroki si divertì a stimolarli enttambi.
Gli piaceva vedere mydoriya con la bava al lato della bocca, la lingua leggermente fuori, gli occhi a cuoricino e la sua voce gentile urlare il nome di todoroki, chiedendo di non fermare quella giostra alquanto pazza, chiedendo di non badare a niente e di pensare solo a venire.
Todoroki perse il controllo molto presto, aumentando le spinte e la forza, guardava la faccia di mydoriya, che aveva iniziato a muovere da solo i fianchi per venire prima. Todoroki lo guardava, sentiva i suoi feromoni ovunque in quella stanza, il profumo di mydoriya solleticava ogni suo nervo, e così, mentre pensava a quanto lo amasse e quanto fosse fortunato ad avere affianco una persona del genere, venne dentro mydoriya.

***
Dopo aver concluso, mydoriya si rifiló sotto le coperte dopo essersi fatto una doccia. Todoroki fece lo stesso, e dormirono accoccolati, toccandosi i capelli e scambiando calore.
Fu mydoriya a svegliarsi la mattina dopo, arrivando a riprensare a quello che avevano fatto la sera prima. Non poteva credere di aver fatto una cosa del genere. Insomma, si erano toccati altre volte in passato, sia da amici sia i primi tempi della relazione, ma non erano mai arrivati così in fondo. Mydoriya però ne era contento,perché era todoroki.
Voleva davvero avere il coraggio di svegliare il bicolore, ma dormiva beato e quel giorno era domenica, così semplicemente si diresse in bagno lasciando il bicolore dormire.
Fu un attimo, gli girò la testa e cadde a terra con un tonfo sordo. Todoroki non si svegliò.
Mydoriya si massaggió la fronte. Che cosa era appena successo? Non lo sapeva, e non gli interessava più di tanto.
«mi sarò alzato dal water troppo velocemente...» si disse, tornando nel letto. Voleva dormire ancora un po.
Coricandosi di nuovo e con la poca luce del giorno che c'era alle 8 del mattino di quella domenica invernale, notó qualcosa sul comodino di todoroki. Non era il suo telefono sotto carica o i suoi slip - che erano a terra - ma un qualcosa che lì non doveva esserci, o almeno doveva essere aperto.
Era di un blu sgargiante e mydoriya lo riconobbe immediatamente,ma la cosa che lo fece spaventare di più è che era ancora chiuso e sigillato.
Quella confezione blu doveva essere strappata e il preservativo dentro doveva essere nella spazzatura, pieno dello sperma del bicolore e non sul comodino come se stesse ancora aspettando di essere aperto.

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